Mercato
Il Consorzio del Parmigiano Reggiano porta a 25 milioni gli investimenti in comunicazione 2019 (+1,5 mln) e avvia un confronto creativo tra diverse agenzie
Si è tenuta ieri, 16 aprile, presso la Borsa, la presentazione dei dati economici del comparto Parmigiano Reggiano. Hanno partecipato il Presidente del Consorzio Nicola Bertinelli, il vice Presidente Guglielmo Garagnani e il direttore della Fondazione Qualitiva, Mauro Rosati (foto sotto).
Il 2018 è stato un anno record per la produzione della DOP che cresce complessivamente dell'1,35% rispetto all’anno precedente. I 3,7 milioni di forme (circa 148 mila tonnellate) prodotte nel 2018 rappresentano il livello più elevato nella storia del Parmigiano Reggiano. Il Parmigiano Reggiano rappresenta, non solo il primo marchio Dop al mondo per influenza (classifica “The Most Influential Brands 2018” curata da IPSOS), ma anche il primo prodotto food DOP/IGP per valore alla produzione (rapporto Qualivita-Ismea). Un giro d’affari al consumo pari a 2,4 miliardi di euro per la denominazione di origine protetta che si proietta sempre più verso l’estero: una valvola di sfogo per una produzione in continua espansione che ha bisogno di nuovi spazi di mercato. Negli ultimi due anni, la produzione è infatti aumentata da 3,47 milioni di forme a 3,7 milioni di forme, registrando una crescita pari al 6,6%.
La conferenza stampa è stata l’occasione per presentare i dati di mercato, ma anche per una riflessione sulle azioni che il Consorzio intraprenderà per guidarne la crescita. La sfida è quella di collocare il prodotto a un prezzo remunerativo: nel 2019 si prevede infatti un ulteriore incremento della produzione che porterà il numero delle forme a superare quota 3,75 milioni.
Per fare crescere la domanda, il bilancio preventivo del Consorzio ha previsto un investimento in comunicazione pari a quasi 25 milioni di euro destinati a sviluppare le vendite in Italia e all’estero: 1,5 milioni in più rispetto all’anno precedente.
“Il Parmigiano Reggiano continua a crescere e ad allargare il proprio mercato. Anche il 2018 è stato un anno positivo: abbiamo registrato un incremento in termini di produzione (+1,35), quotazioni (+2%) ed export (+5,5%). In particolare, nonostante ci sia stato un aumento di offerta di prodotto sul mercato, il prezzo ha tenuto e si è attestato intorno ai 10 euro al kg (Parmigiano Reggiano 12 mesi da caseificio produttore, prezzo medio alla produzione)” ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano.
“Il mercato estero diventa sempre più importante –ha proseguito Bertinelli – nel 2018 abbiamo infatti superato la quota record del 40%, uno sviluppo incredibile se pensiamo che solo cinque anni la quota era pari al 34%. I mercati più importanti sono Francia, Stati Uniti, Germania, Regno Unito e Canada. Il Consorzio sta investendo un budget significativo (oltre 24 milioni di euro) per promuovere la Dop in Italia e all’estero, con alcuni focus specifici su nuove aree vocate al consumo del nostro formaggio, ad esempio gli Emirati Arabi, nei quali abbiamo lanciato una campagna di comunicazione per raccontare al consumatore quali sono le differenze tra il ‘vero’ Parmigiano Reggiano e il fake Parmesan”.
Secondo il bilancio previsionale 2019, gli investimenti promozionali in Italia arriveranno a 15,8 milioni di euro, in crescita dai 12,3 milioni di euro del 2018, comprendendo diverse iniziative come campagne pubblicitarie, sponsorizzazioni, attività instore, fiere ed eventi. 8,6 milioni verranno investiti per lo sviluppo dei mercati esteri, come il progetto di promozione nell’area del Golfo con una campagna partita a inizio anno in Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti e Kuwait.
Nell'ambito della comunicazione, che vede in carica Grey per creatività e Address per il media, il Consorzio, come ha spiegato ad ADVexpress Carlo Mangini (nella foto in alto), il nuovo direttore marketing, trade mktg e sviluppo commerciale, proveniente dal marketing Noberasco, il Consorzio ha avviato una confronto tra diverse agenzie creative, compresa Grey, per la realizzazione di un piano che dovrà tracciare la strategia di comunicazione. L'obiettivo è di "promuovere la partecipazione di menti creative che condividano il nostro percorso, elaborando assieme i brief" spiega il manager. "Siamo consapevoli di poter condividere i tanti valori che sono patrimonio della nostra comunità di produzione, caratterizzata da una meravigliosa ma complessa filiera, con quelli che vengono oggi ricercati da un consumatore sempre più disposto ad avviare una relazione con chi gli offre garanzie. Su queste basi abbiamo avviato un percorso di confronto".
Puntando anche a fare in modo che "i consumatori possano diventare i primi ambasciatori dei valori condivisi, non “ influencer “ ma 'brand advocator' solo allora potremo dire di aver fatto un buon lavoro" conclude Mangini.
“I dati economici presentati oggi – ha commentato in conferenza Mauro Rosati, direttore generale della Fondazione Qualivita – sono il frutto anche delle azioni di marketing intraprese negli ultimi anni dal Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano e dimostrano come in un mercato globale, sempre più aperto, non sia più sufficiente produrre ottimo cibo, ma è anche necessario comunicare in modo efficace soprattutto nei nuovi canali digitali dove il valore della denominazione associato ai brand aziendali rappresenta il vero valore aggiunto”
La conferenza stampa odierna ha rappresentato anche l’occasione per comunicare la nuova policy del Consorzio sul Parmigiano Reggiano come ingrediente caratterizzante in prodotti alimentari composti, elaborati o trasformati. Il numero delle aziende agroalimentari che chiede di utilizzare il Parmigiano Reggiano come ingrediente sta crescendo velocemente ad indicare il fatto che l’uso del nome della Dop nell’etichettatura di prodotti trasformati fornisce un valore aggiunto al prodotto.
Per questo motivo, il Consorzio ha aggiornato la gestione di questo settore, da un lato prevedendo criteri precisi per assicurare la distintività delle ricette, controlli puntuali sulle lavorazioni, e dall’altro introducendo la possibilità di utilizzare nei pack il nuovo marchio Parmigiano Reggiano. Anche in questo caso una nuova importante opportunità per il trade, il foodservice, l’industria alimentare oltre che per la filiera di produzione del formaggio Dop che avrà a disposizione nuovi spazi di mercato.
Il Parmigiano Reggiano sta vivendo un momento felice anche per quanto riguarda le quotazioni. Se nel 2016 il costo al kg era pari a 8,60 euro, nel 2018 la quotazione media annua si è attestata ai 10 euro con un incremento del 16,3% (prezzo medio alla produzione Parmigiano Reggiano 12 mesi da caseificio produttore, fonte: bollettini Borsa Comprensoriale Parma). L’Italia rappresenta oggi il 60% del mercato, contro una quota export del 40% (+5,5% di crescita a volume rispetto all’anno precedente). La Francia è il primo mercato (11.333 tonnellate), seguito da USA (10.439 tonnellate), Germania (9.471 tonnellate), Regno Unito (6.940 tonnellate) e Canada (3.030 tonnellate). Se Francia e Regno Unito crescono (rispettivamente +12,6% , +2,2%) la Germania frena (-4,4%) a causa della concorrenza dei prodotti similari. Al contrario, cresce il Canada (+17,7%) che, grazie agli accordi CETA, conferma le previste opportunità di sviluppo.