
Mercato
Parmigiano Reggiano: al via gara per la campagna internazionale. Nel nostro paese proseguono 'Gli Amigos'. Mangini: "Vogliamo comunicare la nostra distintività. Budget 2023 di 10 mln in Italia. Cresce a 5,3 mln quello per l'Europa. 2 mln agli eventi"
In un anno in cui in Italia i consumi alimentari hanno segnato un calo del -4,2% e quelli di formaggi del -3% a volumi, il Parmigiano Reggiano ha chiuso il 2022 con dati positivi per quanto riguarda vendite e prezzi: il giro d’affari al consumo tocca il massimo storico di 2,9 miliardi di euro contro i 2,7 miliardi del 2021, con un aumento del +6,9% (156.620 tonnellate vs 152.690 tonnellate nel 2021, +2,6%). La quota Italia si attesta al 53%. Al massimo anche i volumi nei mercati internazionali, che crescono del +3% (64.202 tonnellate vs 62.351) e il valore generato alla produzione con 1,8 miliardi di euro contro gli 1,71 miliardi del 2021.
Le aziende del Consorzio hanno quindi reagito bene alla pandemia, alle incognite legate alle incertezze della crisi geopolitica accesasi con l’invasione russa del 24 febbraio 2022, al caro energia e alla riduzione del potere di acquisto delle famiglie in alcuni mercati.
Un giro d'affari che va a sostenere rilevanti investimenti in comunicazione per quest'anno.
Lo ha spiegato ad ADVexpress Carlo Mangini, direttore marketing, comunicazione e sviluppo commerciale del Consorzio in occasione della presentazione dei dati di bilancio, ieri, a Palazzo Giureconsulti a Milano (a destra nella foto con Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio e Tarsia Trevisan, giornalista e moderatrice dell’evento.
"In Italia, dove l'investimento in comunicazione ammonta a 10 milioni di euro, in linea con l'anno scorso, proseguiremo con il piano a supporto del corto di Paolo Genovese Gli Amigos lanciato due anni e pianificato sulle principali reti televisive da Atelier. La principale novità riguarda i mercati internazionali, dove tra poco lanceremo una gara per identificare un'agenzia che firmerà la nuova campagna per i principali mercati europei come Francia, Germania, Svizzera e Spagna, mentre in UK saremo on air con lo spot del 2022 con lo chef italiano Gennaro Contaldo. Siamo alla ricerca di una sigla in grado di sviluppare un format che sia adattabile al diverso grado di awareness e perception della nostra DOP nei vari Paesi internazionali e che racconti i valori e le caratteristiche alla base della distintività e dell'unicità del Parmigiano Reggiano" ha dichiarato Mangini. "Per supportare la visibilità del marchio all'estero il budget cresce quest'anno toccando i 5,3 milioni di euro. La nuova campagna è prevista a partire da settembre - ottobre".
Con un investimento totale di 18,6 milioni di euro stanziato per lo sviluppo dei mercati nel 2023, Parmigiano Reggiano si avvia a diventare sempre più un vero brand globale, pronto ad affrontare gli ostacoli posti da mercati estremamente vasti, ricchi di prodotti d’imitazione e caratterizzati da una marcata confusione al momento dell’acquisto. Proprio per questo, il Consorzio sta lavorando per valorizzare la distintività della Dop, fornendo al consumatore più informazioni sulle sue caratteristiche: la stagionatura, la provenienza, il processo produttivo e il gusto, tutti particolari che offrono l’opportunità di differenziarsi dai concorrenti.
Grande spazio anche agli eventi, che assorbono un investimento di 2 milioni di euro. Quest'anno intensificheremo le attività di comunicazione della DOP sul territorio rafforzando gli eventi proprietari oltre alla partecipazione a manifestazioni nazionali - ha spiegato Mangini - . Raddoppia l'appuntamento con Caseifici Aperti, in programma a metà aprile e a ottobre, anticipato da una novità, il Festival dei Caseifici in Tour che vedrà protagonista il brand in giro per l'Italia con un truck che toccherà Milano, Verona, Bologna e Roma raccontando le produzioni e la ricchezza del nostro Comprensorio".
Commentando i risultati di vendita del 2022 e anticipando le strategie di investimento per il 2023, Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio, ha commentato: "Il 2022 è stato un anno senza precedenti per il Parmigiano Reggiano: tanto per i risultati conseguiti, con +2,6% di vendite e un +3% di esportazioni, quanto per le sfide che ha posto per il nostro futuro". "Siamo riusciti ad affrontarlo grazie alla nostra capacità di essere una squadra, e così dobbiamo continuare a fare nel 2023. I dati di inizio anno sono estremamente incoraggianti: nei due mesi di gennaio-febbraio, le vendite nel canale GDA in Italia hanno segnato un +15,1% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il Consorzio deve dunque assumersi sempre più la responsabilità di diventare la cabina di regia dell’intera filiera, lavorando con gli operatori e le catene distributive per sostenere i consumi nel corso di un anno in cui viene commercializzato il picco di produzione più alto nella storia della Dop, quello del 2021, con un piano articolato di investimenti in comunicazione e sviluppo domanda sia in Italia, sia soprattutto sui mercati esteri. Dobbiamo continuare a mantenere il Parmigiano Reggiano a un prezzo concorrenziale, in modo che sia accessibile alle famiglie, e a difendere la redditività delle aziende, che hanno già subito l’aumento dei costi di produzione. Questa incertezza economica va governata insieme, passando dalla logica del singolo caseificio a quella del “noi” del Consorzio, per creare nuovi sbocchi di mercato e garantire il futuro della Dop".