Mercato

The Bunch chiude il 2024 con +67% e amplia il reparto social e content creation con la nomina di Francesca De Tomaso come head of social

Francesco De Guido, ceo della sigla, spiega in una nota: "A maggio The Bunch compie 4 anni; sono stati anni molto intensi e tutta l’agenzia si è mossa con la consapevolezza che fare un buon lavoro è la carta vincente. Essere indipendenti ed attenti alle esigenze dei client, insieme a un team senior, ci permette di prendere decisioni veloci e soprattutto essere attenti al cambiamento di tutto ciò che si muove nel mondo della comunicazione".

Tempo di bilanc per The Bunch  e il 2024 si è chiuso con un incremento del 67% rispetto al 2023 grazie al consolidamento di importanti clienti e a nuove acquisizioni.

“A maggio The Bunch compie 4 anni; sono stati anni molto intensi e tutta l’agenzia si è mossa con la consapevolezza che fare un buon lavoro è la carta vincente. Essere indipendenti ed attenti alle esigenze dei clienti, insieme a un team senior in grado
di dare valore ai singoli clienti, ci permette di prendere decisioni veloci e soprattutto essere attenti al cambiamento di tutto ciò che si muove nel mondo della comunicazione. I primi 5 mesi del 2025 sono stati molto importanti e ci hanno visto impegnati sulla crescita dell’organico dell’agenzia. Oltre a puntare sulla creatività, valore assoluto per noi, stiamo investendo molto sul
reparto social. Questo grazie all’ingresso di nuovi clienti che ci hanno visto competere a livello internazionale. Come ho sempre affermato le sigle sono fatte di persone ed è imperativo puntare sempre al meglio che il mercato offre”, commenta Francesco De Guido (nella foto), CEO di The Bunch.  "Siamo molto contenti di annunciare la nuova nomina di Francesca De Tomaso (nella foto) come nuova head of social di The Bunch. Grazie alla sua esperienza potremo ancora di più consolidare la nostra verticalità social inmodo più incisivo".

“L’intelligenza artificiale non è una minaccia creativa, ma un acceleratore strategico. Ci consente di ridurre il time-to-market delle idee, ottimizzare le performance tramite analisi predittiva e liberare spazio per ciò che conta davvero: pensiero creativo e rilevanza culturale. Oggi i brand non devono per forza investire milioni per generare valore. Serve un contenuto rilevante, in tempo reale, che cavalchi i codici culturali giusti. Quando l’organico funziona, è perché c’è un pensiero strategico dietro ogni idea, non solo un budget media. Guardiamo ogni giorno cosa dall'altra parte del mondo viene fatto, non per replicare, ma
per anticipare. Alcuni trend – come i filtri AR o app effimere tipo BeReal – stanno e hanno già perso trazione. Altri segnali invece sono chiari: contenuti search-driven e video informativi nativi stanno ridefinendo l’algoritmo e le abitudini. Lavoriamo oggi su ciò che i brand useranno domani. Essere sui social oggi non basta. Bisogna essere rilevanti. Un brand deve avere un punto di vista, offrire contenuti che valgano il tempo delle persone. Se vendi un prodotto, devi renderlo desiderabile. Se rappresenti un’identità, devi renderla interessante. Senza valore, nessun contenuto è abbastanza forte da costruire una community — e senza community, un brand non ha voce nel digitale”, afferma Francesca De Tomaso.