Mercato

Trattativa Rai/Sky per i diritti di Europei e Mondiali

Sky e la Rai hanno aperto una trattativa per gli Europei di Calcio del 2008 e i Mondiali del 2010 e del 2014. Ne parla Marco Mele nell'articolo 'La Rai tratta con Sky sui diritti fino al 2014' pubblicato oggi, giovedì 16 febbraio, su 'Il Sole 24 ORE'.

La Rai, che ha comprato a 450 milioni i diritti di trasmissione dei tre eventi per tutte le piattaforme tecnologiche, data l'onerosità dell'investimento, si troverà nella situaizone di dovere cederne una parte.

Nei rapporti fra rai e Sky sul fronte dei diritti televisivi, Il Sole 24 Ore ricorda che la tv pubblica, come è noto, ha acquisito la trasmissione di 25 partite dei mondiali di calcio che si terranno in Germania per 90 milioni di euro, rinunciando a comprare invece tutto il pacchetto restante. Mentre Sky si è aggiudicata tutti gli incontri dello stesso mondiale pagandoli circa 40/50 milioni di euro: una cifra dunque molto inferiore rispetto a quella pagata dalla Rai per molto meno.

Il confronto costi-ricavi. per la Rai, risulta negativo, in quanto i guadagni pubblicitari saranno, secondo il quotidiano, molto inferiori alla cifra spesa. In pubblicità aggiuntiva, la tv pubblica guadagnerebbe al massimo 30 milioni di euro.

Discorso opposto invece quello che riguarda Sky, che ai ricavi derivanti dai nuovi abbonamenti che verranno acquistati in vista dei Mondiali (250.000 è la stima), deve aggiungere gli introiti pubblicitari (valutabili intorno ai 20-25 milioni di euro).

La Rai dunque, in svantaggio rispetto a Sky, si troverebbe nella condizione di dovere vendere i diritti alla società controllata da Rupert Murdoch, che a sua volta le avrebbe fatto una proposta di accordo, in base alla quale Sky avrebbe pagato alla Rai il 44% del costo dei campionati europei, in cambio della trasmissione di una parte dei continentali. La Rai però ha respinto la proposta.

Infine, da non dimenticare che, secondo la lista dell'Autorità per le Comunicazioni dedicata agli eventi di interesse genarale, gli incontri dell'Italia, degli europei e dei mondiali di calcio, devono essere mandati in onda da una tv generalista.