Mercato

Tutti i punti della sfida Grosser - Masi alla presidenza di AssoComunicazione

6 punti per Diego Masi e 10 per Peter Grosser, che hanno depositato ieri i loro propositi programmatici inviati agli associati. I due candidati si sfidano su un terreno difficile, la situazione economica chiamerà AssoComunicazione a un ruolo ancor più definito in difesa degli interessi degli associati su tutti i fronti: gare, remunerazioni, maggiore peso politico di Asso, dialogo con altre associazioni e le PA. Proprio questi sono alcuni dei punti comuni ai loro programmi elettorali.

E' ufficiale: Diego Masi e Peter Grosser sono i due candidati ufficiali alla presidenza di AssoComunicazione che hanno depositato ieri sera i loro propositi programmatici inviati agli associati. Ieri, 20 novembre, ultimo giorno per l'invio, nessuna ulteriore candidatura è pervenuta in Associazione. Il papabile terzo sfidante, Willy Proto, ha deciso di non partecipare alla sfida elettorale per la carica attualmente detenuta da Marco Testa . La motivazione principale addotta dal direttore generale McCann Worldwide riguarda la volontà di mantenere la maggior coesione interna in Associazione durante le elezioni e in un contesto di mercato in cui l'industria della comunicazione necessita di un riferimento associativo forte e ben strutturato.

Masi e Grosser si sfidano per guidare l'Associazione che riunisce 185 imprese di comunicazione attive in Italia (che rappresentano circa il 75% del mercato nazionale) su un terreno difficile, la situazione economica chiamerà AssoComunicazione a un ruolo ancor più definito in difesa degli interessi degli associati su tutti i fronti: gare, remunerazioni, maggiore peso politico di AssoComunicazione, dialogo con altre associazioni e con le PA. Proprio questi sono alcuni dei punti comuni ai propositi programmatici dei due candidati, come gli stessi hanno dichiarato i giorni scorsi ad ADVexpress. Vediamo nel dettaglio i programmi dei due sfidanti alla poltrona di AssoComunicazione:  6 punti per il programma di Diego Masi e 10 per quello di Peter Grosser.

Diego Masi: 'Uniti per superare la crisi'

'Uniti per superare la crisi', è questo lo slogan elettorale di Diego Masi, come anticipa lo stesso candidato ad ADVexpress, spiegando il significato di questa espressione che accomuna tutti i 6 punti del suo programma. "Uniti e forti all'interno, con i clienti, nella rappresentanza politica, nel servizio verso i consumatori, con le altre associazioni".

Il progetto presidenziale di Masi ha come obiettivo principale quello di raggiungere un importante obiettivo: costruire nel triennio 2009 - 2011 una strategia volta a rafforzare l'Associazione, dall'esterno e dall'interno, e tutelare le imprese di comunicazione nella difficile sfida posta dalla recessione.

1. Fronteggiare la crisi recessiva. Come primo punto del programma Masi pone la necessità di un maggiore peso politico per l'Associazione, che le consenta di acquisire gli strumenti e la forza per offrire alle imprese associate le garanzie per vincere la sfida posta dal mercato e dall'economia. "L'associazione è lo strumento idoneo e proprio per aiutare il settore e lo può fare con l'allargamento nazionale del nostro contratto di lavoro, con un dialogo serio e attento con i sindacati, con un confronto continuativo con l'UPA sulle nostre remunerazioni e infine con una pressione sul governo per un allineamento all'industria per gli aiuti ai settori in difficoltà, se la crisi dovesse essere più forte di quella che ci aspettiamo".

2. Rifondare l'Associazione. In secondo luogo, un'azione dall'interno, per uniformare l'associazione ai confini sempre più integrati 'di arti e mestieri della comunicazione. "La nostra associazione dovrà rivedere e mettere in discussione il modello delle Consulte e conseguentemente riscrivere l'organizzazione della Governance dell'associazione, lavorando anche sul principio di delega e sulle rappresentanze territoriali. Dati i tempi, dovrà essere ridotto in modo consistente l'onere finanziario per le quote associative e i canoni dei servizi. Inoltre dovranno essere analizzati i diversi servizi erogati per verificare la loro effettiva validità e decidere poi quali mantenere e quali eliminare."

3. Recuperare un rapporto di qualità con i clienti. Terza questione da affrontare, quella di recuperare un rapproto di qualità con i clienti facendo leva sulla comunicazione. "Se molti prodotti prosperano e continuano a vendere bene è spesso perché la nostra comunicazione ne ha fatto prodotti vincenti. In tempi difficili questo è ancora più necessario e vero. La comunicazione è una grande arma al servizio della marca e del consumatore. Il valore deve essere riconosciuto nella dignità e nella remunerazione". In questo capitolo si inserisce il tema delle gare, settore nel quale Masi intende continuare a perseguire l'ottimo lavoro fatto da Grosser ed aprire un nuovo capitolo sulle gare pubbliche con la presentazione di un disegno di legge ad hoc.

4. Utilizzare le grandi opportunità.  Masi intende cavalcare l'onda dell'Expo in preparazione a Milano. "La comunicazione è ormai diffusa in tutta Italia. E la diffusione va sostenuta Ma oggi a Milano parte il treno dell'Expo. Sarà una vetrina della comunicazione e degli eventi italiani. Dobbiamo esserne protagonisti con un accordo serio e programmatico con il Comune di Milano".

5. Aprire e continuare il dialogo con le altre associazioni. Il candidato non tralascia il dialogo con le altre associazioni. "Le difficoltà del momento ci obbligano a fare fronte comune con le altre associazioni del settore (Unicom, Assorel , il comparto comunicazione di Assolombarda, Iab e molte altre) ma soprattutto intensificare la nostra collaborazione con Fita e con Confindustria nella richiesta di difesa dei nostri legittimi interessi".

6. Rafforzare le iniziative del precedente triennio. Il fondatore di Promotions Italia allarga lo sguardo anche a numerose altre questioni interne all'Associazione relative alle consulte e ai singoli settori: "dal progetto gare, alle problematiche dei mezzi che la Consulta Media sta trattando con autorevolezza con l'UPA, alla legge sulla privacy , al regolamento delle promozioni, alla necessità di una maggiore qualificazione professionale nel mondo degli eventi, alla presenza nelle diverse Audi e soprattutto in Audiweb dove e da sempre siamo motori e protagonisti, al convegno annuale, a quello che stiamo organizzando con Upa, a Comunicare Domani egregiamente organizzato dal Centro Studi: tutte cose importanti da continuare a fare bene e con nuova capacità di iniziativa".

Masi conclude il proprio piano d'azione con una rassicurazione agli associati: "L'altro punto da aggiungere a garanzia è la certezza del mio impegno, dimostrato dalla mia lunga storia associativa in AssoComunicazione e nelle precedenti associazioni professionali che ho servito".

Peter Grosser: "Un presidente portavoce di Asso

Riqualificare le agenzie di comunicazione come consulenti e non semplici fornitori. Incrementare il peso della comunicazione nell'economia italiana. Questi gli obiettivi generali a fondamento del programma elettorale di Peter Grosser, il secondo candidato alla presidenza di AssoComunicazione. Come perseguire queste difficili sfide? "Per raggiungere questi due obiettivi, AssoComunicazione dovrà rinnovarsi per diventare più influente, rispettata, forte e coesa" evidenzia Grosser. Il percorso da seguire si snoda in 10 tappe.

1. Creatività. Serve una nuova interpretazione della creatività secondo Grosser, tuttora il motore di una comunicazione efficace, che deve essere intesa come il risultato di un approfondito percorso strategico ed applicata a tutti i settori della comunicazione. L'"idea creativa" fine a se stessa, precisa Grosser, non è più sufficiente e sempre meno remunerata. Creatività significa soprattutto innovazione.

2. Remunerazione. "L'ottenimento di una giusta remunerazione passa attraverso una rivalutazione della nostra professionalità ma anche una minore competizione al ribasso e la maggiore capacità delle agenzie di valutare i costi". Da queste considerazioni Grosser prende il via per un progetto concreto: "AssoComunicazione dovrà dare indicazioni precise in tal senso e promuovere azioni coordinate tra gli associati".

3. Contratto di lavoro. "Il nostro settore necessita di un contratto specifico. Le agenzie hanno bisogno di maggiore flessibilità per poter sopravvivere ed incidere sulla qualità . Non è più sostenibile che a fronte di contratti, nel miglior dei casi, a scadenza annuale con i nostri clienti, le agenzie siano costrette ad assumere personale a tempo indeterminato che poi diventa inamovibile".

4. Gare private. Grosser ricorda come, negli ultimi 2 anni, siano stati raggiunti significativi risultati sul fronte gare, ma sa anche che molto è ancora da fare. "Dovremo perseverare con il nostro impegno in modo che sempre più aziende prendano coscienza della scheda gare rendendo così più facile la sua accettazione. AssoComunicazione dovrà continuare a monitorare tutte le gare, sollecitare gli associati meno propositivi e denunciare le gare condotte male"

5. Gare pubbliche. Regole chiare, semplificazione e lotta agli eccessi di ribasso dei prezzi. Questi i criteri su cui Grosser imposta il futuro lavoro dell'Associazione sulle gare pubbliche, già al centro di un'apposita commissione di studio. La linea da seguire sarà questa. "Procedere con il buon lavoro svolto dalla commissione presieduta da Gianna Terzani che ha individuato alcune modifiche al DPR 403/01 da sottoporre alle autorità competenti (come è avvenuto in Spagna). Definire regole interne tra gli associati per evitare gli eccessi di ribasso constatati in alcune recenti gare".

6. Peso Politico. Il Presidente ad Cayenne sostiene che in un contesto economico difficile per aziende e agenzie, l'Associazione debba esercitare una maggiore influenza sulla pubblica amministrazione. "E' vero che siamo un'associazione tutto sommato piccola, ergo di scarso rilievo economico, ma è altresì vero che rappresentiamo l'eccellenza della comunicazione in Italia e quindi abbiamo modo di fare sentire la nostra voce"

7. Settimana della comunicazione. Grosser lancia la proposta di un Evento annuale promosso da AssoComunicazione sulla scia dell'assegnazione, a Milano, dell'Expo 2015. "Organizzato come il "Fuori salone" del mobile sarà una grande vetrina sulla comunicazione e servirà a sviluppare stretti legami con le autorità pubbliche. Il Comune di Milano aveva già manifestato interesse per questo progetto che ora, dopo l'assegnazione del Expo 2015, può acquisire ancora più rilevanza".

8. Servizi. Al centro del programma presidenziale di Grosser anche il rinnovo dei servizi offerti dall'Associazione: " Due importanti questioni saranno la revisione dei servizi attuali per valutare se sono ancora utili ed economicamente vantaggiosi rispetto ai prezzi di mercato. Rafforzare i legami con le associazioni dei maggiori paesi europei per confrontarsi su tematiche di interesse comune e favorire contatti per gli associati che non dispongono di network internazionali".

9. Organizzazione e partecipazione. "Le Consulte organizzate a compartimenti stagni non hanno più senso – fa notare Grosser - . Molti associati svolgono funzioni trasversali e pertanto le riunioni vanno organizzate per temi d'interesse a cui ciascuno può partecipare se lo ritiene opportuno. Bisognerà inoltre risolvere il grave problema della cronica scarsa partecipazione degli Associati alle assemblee: unico modo per creare coesione e comunione di intenti".

10. Allargamento e selezione. Grosser  immagina un'associazione più aperta. AssoComunicazione deve puntare ad accogliere tutte la agenzie di qualità,e di tutti i settori, presenti sul territorio italiano. Tanto più forte sarà AssoComunicazione e tanto più sarà capace di attrarre agenzie di altre associazioni (Assorel, Unicom, ecc.) Parallelamente, proprio per preservare la qualità, è necessario rivedere i criteri di ammissione".

A corollario di questo lungo piano operativo, il presidente e ad Cayenne dichiara" AssoComunicazione deve avere il coraggio di innovarsi e di farsi sentire, anziché subire decisione altrui, per la tutela della nostra categoria. Il Presidente dovrà essere al servizio degli Associati. Non viceversa".

"Se fossi eletto Presidente - precisa il candidato ad ADVexpress - il primo passo sarebbe aprire un confronto interno per accordarci sulle linee guida da seguire per vincere le importanti sfide provenienti dal mercato. Qualsasi programma avrà successo solo se rappresentativo delle voci di tutta l'Associazione".

Nei prossimi giorni i due candidati sottoporranno i propri programmi alle Consulte e il 18 dicembre si voterà per eleggere il nuovo presidente. Alla mezzanotte del 5 dicembre scadranno, invece, i termini per la presentazione delle candidature per l'elezione al consiglio direttivo di AssoComunicazione, alla presidenza delle sette consulte (pubblicità, media, promozioni, digitale, direct marketing, eventi, relazioni pubbliche), al collegio dei probiviri e dei revisori dei conti.

Elena Colombo