Mercato

Presentato a Roma il Libro Verde sulle gare pubbliche. 27 mila pitch in Italia nel biennio 2022 - 2024, per un valore complessivo di 11 mld. Pignatti: "Da UNA l'appello per affidamenti diretti. Tavolo di lavoro con Assorup, Anci, Upi e Istituzioni"

Come spiegato ad ADVexpress da Omer Pignatti, AD e fondatore di Homina, considerando l'eccessiva frammentazione dello scenario e la tendenza al ribasso del valore delle gare (il 51% di quelle monitorate ha budget inferiori a 100mila euro, il 27% sotto i 50mila), l'Associazione prepara un tavolo di confronto coinvolgendo anche la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Conferenza Stato - Regioni per migliorare la comunicazione pubblica nel nostro Paese e definire un quadro complessivo che metta a regime le gare attraverso nuovi criteri nella stesura dei bandi, nella definizione dei tempi di svolgimento dei procedimenti e del valore economico.

Nell'ambito dell'evento dal titolo 'Dare valore alla comuniacazione pubblica', UNA ha presentato ieri al Museo dell’Ara Pacis di Roma il Libro Verde
sulle gare pubbliche in Italia,
  realizzato dal Gruppo di lavoro dedicato creato all'interno dell'Associazione, coordinato da Omer Pignatti, Ad e fondatore dell'agenzia Homina. Il Libro  si propone di stimolare un confronto concreto e costruttivo tra Pubblica Amministrazione e operatori del settore, con l’obiettivo di promuovere trasparenza, qualità e sostenibilità nei processi di acquisto di servizi di comunicazione.

Attraverso l’analisi dei dati relativi al biennio 2022–2024, il documento restituisce una fotografia dettagliata delle dinamiche delle gare pubbliche nel nostro settore, evidenziando le principali criticità e formulando proposte operative per migliorarne l’efficacia.

pignatti

 Come spiega ad ADVexpress Omer Pignatti (nella foto), anticipando alcuni dati che veranno ulteriormente approfonditi da una nota stampa che sarà inviata domani: "Nel biennio 2022 - 2024 si sono contati 27 mila gare pubbliche in Italia, per un valore complessivo di 11 miliardi di euro. Il 51% di quelle monitorate ha budget inferiori a 100mila euro, il 27% sotto i 50mila. C'è un'eccessiva frammentazione e una tendenza al ribasso nel valore degli incarichi. L'Associazione lancia al mercato un appello rivolto ad abbandonare la pratica delle gare pubbliche per prediligere assegnamenti diretti sotto soglia, come previsto dal nuovo Codice degli Appalti (fino a 140.000 euro) e suggerisce un serie di buone norme in termini di tempi di gara, procedure e definizione dei budget".

L'altra novità comunicata oggi da UNA, aggiunge Pignatti,  è la volontà di istituire "un tavolo di lavoro con Assorup, Anci, Upi, la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Conferenza Stato - Regioni per mettere a regime le gare pubbliche definendo nuovi criteri nella stesura dei bandi, nella definizione dei tempi di svolgimento dei procedimenti e del valore economico dei pitch".

Il manager conclude con i ringraziamenti a tutto il team di lavoro sulle gare pubbliche all'interno di UNA.