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Tagliavia (Rai Pubblicità): "Nei primi sei mesi dell’anno crescita record della raccolta oltre il +13%. A giugno tv a +69,5%. Dalle Olimpiadi atteso un fatturato doppio rispetto a Tokyo 2021. Per fine anno previsto incremento oltre la media di mercato"

Alla presentazione dei palinsesti Rai per la stagione 2024-2025 avvenuta a Napoli, Gian Paolo Tagliavia, AD della Concessionaria (nella foto), ha parlato dell'ottimo andamento della raccolta, anche grazie a Europei e Olimpiadi e all'offerta multipiattaforma e crossmediale, potenziata da tecnologia e dati. La politica commerciale di settembre e ottobre conferma il posizionamento che la company ha proposto al mercato per il 2024 e che punta ad un adeguamento del cpg al +3,5% rispetto allo scorso anno.

In occasione della presentazione dei palinsesti televisivi per la stagione 2024-2025 avvenuta  presso l’Auditorium Domenico Scarlatti del Centro di Produzione Rai di Napoli, Gian Paolo Tagliavia (nella foto), Amministratore Delegato di Rai Pubblicità, ha tracciato un bilancio molto positivo per la raccolta pubblicitaria della concessionaria e per il mercato in generale. 

“Chiudiamo i primi sei mesi dell’anno con una crescita record di oltre il 13%” ha dichiarato Tagliavia, complici gli Europei di Calcio che "crescono a doppia cifra" nonostante la performance poco brillante dell'Italia perchè, ha spiegato il manager "è l'evento in sè che piace".   

Brillante il mese di giugno "con la tv che ha registrato un +69,5% e anche luglio sarà tonico grazie non ad Europei e Olimpiadi". A riguardo, anche se la vendita degli spazi non è ancora conclusa, "Rai Pubblicità si attende un fatturato doppio rispetto a Tokyo 2021, soprattutto grazie all'acquisto dei diritti digitali dei Giochi Olimpici con un grande investimento, L'offerta su Raiplay sarà all'altezza e questo ha avuto un impatto commerciale immediato".

Tagliavia ha manifestato ottimismo anche per il prossimo futuro  "in virtù del gran lavoro sull’offerta Rai con 308 titoli già programmati", e sul fronte della raccolta ipotizza una chiusura d'anno superiore al mercato adv (che le stime UPA indicano a +4,2%) anche se "molto dipenderà dagli ultimi quattro mesi".

In generale, ha commentato l'AD, "il trend positivo riguarda tutto il mercato, che sta andando bene dallo scorso settembre e l’intera industry, premiata per i grandi sforzi effettuati per allinearsi alle nuove modalità di fruizione legate dal digitale".

Un tendenza  generale con alcuni settori più floridi di altri come l'automotive e soprattutto il largo consumo e l'industria di marca che "è tornata centrale nel mercato, al centro di un nuovo rinascimento premiato dal mercato". Crescono il volume dei clienti e l’investimento medio, soprattutto sul non lineare. La connected tv cresce addirittura "a doppia cifra intorno al +65 - +66%."

Riguardo invece ai mezzi "la radio segna un double digit e anche la televisione corre a +13%". Tagliavia, soffermandosi sul mezzo radiofonico, ha espresso soddisfazione per il processo di rinnovamento che ha portato "alla creazione di un JIC trasparente, sotto l'egida dell'AgCOM". 

Tornando alla concessionaria, l'AD ha sottolineato: "Gli investitori scelgono il servizio pubblico per la qualità dell’offerta editoriale e per le opportunità commerciali che offriamo. I progetti che proponiamo ai brand sono cuciti sulle nuove modalità di fruizione dei contenuti su una varietà di schermi e piattaforme, in ottica di convergenza sempre maggiore. A questo si aggiungono tecnologie e dati di prima parte attivabili sull’intera total audience”.

L’offerta total video permette infatti di intercettare target specifici in maniera sempre più profilata e dettagliata, garantendo una reach incrementale e una copertura totale. La posizione di leader è confermata da almeno 5 punti di share di vantaggio dei canali generalisti del servizio pubblico su tutti i competitor e un dominio in prime time con 7 serate vinte su 10. 

Rai Pubblicità offre infatti ai suoi partner una targetizzazione sempre più efficace capace di superare il classico approccio socio-demo, grazie a un patrimonio di oltre 20 milioni di contatti profilati, attivabili su tutte le piattaforme per genere, reach e frequenza incrementali. Alla base di questi KPI c’è una strategia fondata sul dato che permette di ideare pianificazioni cross-platform, partendo dalle più avanzate tecnologie e dai dati di prima parte. 

La politica commerciale di settembre e ottobre conferma il posizionamento che Rai Pubblicità ha proposto al mercato per il 2024 e che punta ad un adeguamento del cpg al +3,5% rispetto allo scorso anno.

L'offerta commerciale si conferma crossmediale e multipiattaforma, ricca di opportunità di comunicazione e visibilità.

In stretta sinergia con l’editore, Rai Pubblicità porta sul mercato progetti innovativi di comunicazione integrata nei contesti editoriali più affini ai brand partner: branded content, product placement, attività di experience sul territorio e grandi eventi unici nel panorama nazionale e internazionale.

Rai apre la stagione televisiva autunnale con numeri da leader: 38% di share sulla tv, primo editore del mercato per tempo speso in total video con 49 milioni di contatti netti al mese, 20.900.000.000 di ore spese complessivamente da tutte le piattaforme nell’ultima stagione televisiva, 90% della popolazione raggiunta sul target centrale 25-54 e una copertura trasversale su tutti gli altri target, grazie alla combinazione vincente tra i canali tv e la piattaforma RaiPlay.

Rai
 (Nella foto, da sinistra, Roberto Sergio, AD Rai; Roberta Lucca, Direttore Marketing Rai e Gian Paolo Tagliavia, AD Rai Pubblicità)

 

Roberta Lucca sulla misurazione degli ascolti: "Servono confronti omogenei. La lotta con Mediaset diventata un po' vintage"

Riguardo ai dati d'ascolto,  citando la storica sfida per gli ascolti tra Rai e Mediaset,  Roberta Lucca, Direttore Marketing di Rai è intervenuta dichiarato che "servono confronti omoegeni". "Le Tv generaliste sono confrontabili, le reti tematiche no. Innanzitutto perchè Mediaset ne ha 13 e noi 10,  e poi perchè sono differenti i modelli di business. Il nostro, da Servizio Pubblico, è misto, con alcune reti senza pubblicità, come  Rai 5, Rai Storia, Rai Yoyo e Rai Scuola, mentre Mediaset si sostanzia solo di advertising.  Diverse anche le audience, sia per aree geografiche che per struzione."
Rai ascolti

Ecco perchè Roberta Lucca ha dichiarato "noi giochiamo un altro campionato" e definito la lotta per gli ascolti "un po' vintage", sottolineando l'esigenza di kpi di misurazione corretti e trasparenti e di un sistema comprensivo della fruizione digitale e delle piattaforme terze "opache, che non forniscono numeri se non quelli proprietari, rendendo la competizione iniqua". 

Grande crescita per gli ascolti Rai tra gli under 55, sia nel daytime che nel primetime, anche grazie a grandi eventi come Il Festival di Sanremo, che con la sua formula rinnovata ha coinvolto anche i giovani, gli Europei di calcio, che hanno portato una platea aggiuntiva in tv, e grazie all'offerta multipiattaforma Rai con RaiPlay e il digitale. 
Grafica

Il palinsesto autunnale delle reti generaliste vedrà un crescendo di contenuti che, partendo da settembre, interesserà tutto il periodo tra ottobre e dicembre, accompagnando il pubblico con un’ampia offerta che spazia dalla fiction alla musica, dall’intrattenimento allo sport, senza dimenticare l’approfondimento giornalistico targato Rai. (Leggi la news dedicata)