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NC n.92. FOCUS. Balich Wonder Studio, diversificazione e consulenza

Fin dalla sua fondazione, Feelrouge, ora Business Unit Events & Brand Experiences di Balich Wonder Studio, esplora nuovi linguaggi dando vita a progetti che rispondono alle più diversificate richieste del mercato. Il costante impegno nella ricerca e sviluppo, l’approccio consulenziale e una rete di professionisti altamente specializzati, lo confermano un partner di comunicazione affidabile e strategico.

Feelrouge Saluzzi WebI caratteri che da sempre hanno distinto FeelRouge sono creatività e produzione di altissima qualità, elementi che hanno permesso un posizionamento unico nel panorama nazionale e internazionale. Dal 2016, insieme a Balich Wonder Studio, ha progettato e realizzato eventi iconici, installazioni ed exhibition per brand e istituzioni internazionali e nazionali, dando vita a esperienze memorabili in luoghi unici al mondo. Il 2020 è stato un’opportunità per l’azienda di porre le basi di una nuova fase di sviluppo strategico che ha visto la fusione e il rafforzamento delle due realtà e la nascita della Business Unit Events & Brand Experiences, business unit che si rivolge ai brand, in Italia e nel mondo. Chiediamo a Valentina Saluzzi, director of Events and Brand Experiences Balich Wonder Studio, di raccontarci con quale approccio la unit di Balich Wonder Studio ha affrontato la crisi che ha colpito il settore e quali sono i focus presenti e futuri.

Con quale approccio avete affrontato la crisi legata alla pandemia?
Approfittando del periodo di semi-fermo imposto dal Covid-19, ci siamo concentrati sul piano industriale della business unit, sulle sue traiettorie e le tempistiche delle stesse, accelerando implementazioni già in corso. Si potrebbe riassumere il piano strategico in: estensione della selling proposition con nuovi servizi, penetrazione di nuovi mercati ed entrata e sviluppo in nuove geografie.

Come state riuscendo a cavalcare la digital transformation?
Fin da prima dell’arrivo del Covid, il team esplora e sperimenta sempre nuove tecnologie e linguaggi, dando vita a eventi ibridi tra reale e virtuale, dove l’esperienza è pensata fin dall’inizio per essere vissuta anche in chiave digitale. Questo permette ai brand di moltiplicare i target raggiunti. Il costante impegno nella ricerca e sviluppo e un approccio consulenziale per i clienti, possibili grazie a una vasta rete di professionisti altamente specializzati, permettono alla business unit di avere una visione chiara delle necessità dei brand.

In questo contesto in profondo mutamento, come è cambiato il rapporto con i clienti?
La business unit events & brand experiences porta avanti il dialogo con il mondo corporate già avviato da anni, rafforzando il posizionamento come partner di valore e di lungo periodo, distintivo per la visione della comunicazione di brand e per l’impeccabile esecuzione delle produzioni. Affiancando il cliente con un approccio di consulenza strategica e di co-creazione, non si limita a creatività e produzione del singolo evento, ma sviluppa con il cliente una strategia di comunicazione più ampia, sinergica e coerente con i suoi obiettivi.

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Il progetto ‘Hegra Candlelit Classics’, ideato per la Season di AlUla ha previsto concerti a lume di candela realizzati nel deserto interno al sito archeologico di Hegra, patrimonio mondiale dell’Unesco

È possibile affermare che siamo passati dallo storytelling al technology and data-driven marketing?
Più che un passaggio, percepiamo un’evoluzione del mercato che ha imparato a integrare entrambi gli elementi: storytelling e technology/data driven marketing devono dialogare perché solo una sinergia perfetta tra questi può garantire che gli eventi dal vivo continuino a rimanere un’importante leva di comunicazione. I numeri del data driven marketing sono il ritorno che i brand hanno dall’evento, i dati che servono alle aziende per quantificare l’impatto di un’attività o progetto. Si tratta di un nuovo contesto che non mette in discussione i business model delle aziende, ma richiede un adattamento alle nuove esigenze dei nostri clienti per rispondere in maniera completa alle loro necessità.

Qual è la vostra posizione rispetto a temi quali ‘sostenibilità’ e ‘inclusione’?
Siamo da sempre sensibili e attive sul tema sostenibilità e riteniamo fondamentale continuare a investire in eventi con un sempre più ridotto impatto ambientale. Il Gruppo ha avviato il processo per ottenere la certificazione Iso 20121 per gli eventi sostenibili e il nostro team è continuamente impegnato a studiare e implementare nuove soluzioni sempre più efficienti ed efficaci. Sul tema dell’inclusione, i dati rispecchiano i nostri valori: un team da sempre internazionale che vede nelle diversità infinite opportunità di crescita e creazione di valore; abbiamo colleghi che provengono da tutte le parti del mondo con background ed esperienze diverse che si traducono in un continuo stimolo verso una sempre maggiore open mind e open culture.

Guardiamo all’anno che si è appena concluso: quali sono i risultati della sua agenzia? Quali previsioni per il futuro?
Il 2021 è stato uno anno positivo. Siamo riusciti a raggiungere degli ottimi risultati tornando ad un fatturato pre-pandemia. Guardiamo con ottimismo al 2022, anno nel corso del quale la nostra Business Unit sarà principalmente focalizzata su due obiettivi: la realizzazione di sempre più progetti all’estero, e uno sviluppo di business orientato al mondo del New Luxury.

HIGHLIGHTS
HEGRA CANDLELIT CLASSICS_
Il 2021 si chiude con la produzione del primo di sette progetti che la Business Unit ha ideato per la Season di AlUla, in Arabia Saudita: ‘Hegra Candlelit Classics’, concerti a lume di candela realizzati nel deserto. Un’esperienza magica che ha permesso al pubblico di vivere un’emozione unica partecipando a suggestive performance musicali ambientate nel sito archeologico di Hegra, patrimonio mondiale dell’Unesco. Nelle speciali serate del 24 dicembre e del 31 dicembre, andate velocemente sold out, gli spettatori hanno potuto ascoltare il suggestivo repertorio eseguito dal vivo dall’ensemble di Stefan Lombard (piano, violino, violoncello e oud). Il famoso direttore musicale sudafricano ha creato una raccolta di brani musicali da composizioni classiche a contemporanee, arabe, colonne sonore di film e una rivisitazione della musica pop. Centinaia di candele high tech hanno fatto da magico contorno a queste performance musicali: scolpite a mano, hanno consentito spettacolari motivi grafici che hanno esaltato i momenti più emozionanti delle serate unendosi armoniosamente con le forme del sito archeologico, creando un landmark dove le suggestioni del passato e la dinamica del contemporaneo si fondevano.

 

di Marina Bellantoni

Rivista NC n. 92 Dic-Gen 2022
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