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Alla Scala apre il nuovo ristorante di Gualtiero Marchesi
La cucina perseguita da Gualtiero Marchesi, fatta di grandi materie prime, precisione, essenzialità e gesto ha, ora, un nuovo luogo: il Ristorante Teatro Alla Scala Il Marchesino, con una cucina anche in sala dove esprimersi nell’arco della giornata, dalla prima colazione al dopo Scala. Il ristorante, disegnato dall’architetto Ettore Mocchetti, diventa il quadrante su cui scandire le ore della giornata, legando il tempo ai piaceri del palato e alla musica.
Si inizia alle 7.30, con una colazione veloce o completa come in un grande albergo.
Alle 12 apre il ristorante con una carta composta da 26 piatti, un menu milanese e un menu degustazione.
Nel frattempo il caffè propone dai primi di pasta ai grandi salumi, da una selezione di piatti salutistici al 'sushi all’italiana', mentre verso sera 'alla prima fame' - come la definisce Gualtiero Marchesi - trionfano la pasticceria, i gelati, i sorbetti e si serve il tè. Saranno in vendita dolci, cioccolatini e alcune torte dedicate da Marchesi a Milano.
All’ora di cena, il ristorante ritrova la gestualità in sala con una grosse piéce da trinciare sotto gli occhi dei clienti. La carta dei vini conterà circa 250 etichette di produttori italiani insieme a una piccola selezione internazionale.
Il Ristorante Teatro Alla Scala il Marchesino punta, quindi, a farsi parterre, teatro addizionale, dove il mondo della musica e Milano possano convergere, incrociarsi e darsi appuntamento.
Ettore Mocchetti, architetto e direttore della rivista AD, ha accordato gli interni del ristorante ai colori di Milano. Toni sinceramente e fieramente grigi, quindi, su cui spiccano le poltroncine rosso Scala, disegnate apposta per Marchesi come i tavoli, i divani, il banco con la cucina a vista. Nel ristorante le poltroncine hanno i braccioli e i tavoli sono quadrati o tondi. Il pavimento è di rovere nero.
Nel caffè, con alle pareti una boiserie laccata in grigio, la base dei tavoli riprende il motivo a diamante del banco. Il banco del sushi-bar all’italiana è di legno nero laccato con un piano di marmo dello stesso colore.
Dietro, la cucina a vista è stata realizzata su misura da De Manincor. Alle vetrate sono sistemati dei divani neri e il pavimento è lo stesso seminato del foyer della Scala.
Ristorante e caffé sono illuminati da una fitta rete di faretti, orientabili e regolabili a distanza in modo da modulare l’atmosfera sopra e intorno ad ogni tavolo.
Dirige la cucina Domenico Deraco, con il suo assistente Daniel Canzian. La pasticceria è guidata da Galileo Reposo, mentre la sala è diretta dal maitre-sommelier Ivan Famanni. In tutto sono circa 26 gli operatori dei ristorante, tra cuochi, pasticceri e camerieri, per un totale di 86 posti dislocati nei vari punti del locale.