Industry
Basta tornei, sì gare
Giovedì 3 aprile 2008 a Milano si è tenuta l’assemblea della Consulta degli Eventi, che ha raccolto in sede di confronto le 10 agenzie affiliate: Alphaomega, Ambrosini&Associati, Come, Durat Prina Rossi & Associati, Fonema, Input, It’s Cool, K-Events, People and Partners e Piano B.
In occasione dell’incontro, e20express ha contattato Stefano Coffa (nella foto a sinistra), presidente della Consulta degli Eventi. “Giovedì abbiamo preso decisioni molto importanti - ha detto Coffa -. In particolare, abbiamo stabilito di introdurre anche nell'ambito degli eventi una scheda, mutuata da quella già in uso nel settore della pubblicità, che verrà diffusa ai responsabili marketing delle aziende e che dovrà essere sottoscritta dai soggetti coinvolti nelle gare”.
“La Consulta, infatti, di comune accordo, ha sentito l’esigenza di stilare alcune regole che le aziende e le agenzie dovranno rispettare in sede di gare - ha aggiunto il presidente -, con l'obiettivo di porre fine all’era dei tornei”.
Con l’introduzione della scheda, le gare dovranno essere disputate da un minimo di 2 fino a un massimo di 3 agenzie. Il budget messo a disposizione dall’azienda dovrà essere noto, così come dovranno essere resi pubblici i nomi dei concorrenti e il loro numero. Le agenzie, poi, si dovranno impegnare a tutelare la privacy dei clienti, mentre le aziende dovranno assicurare di non appropriarsi, in tutto o in parte, delle idee proposte dai concorrenti che non sono stati scelti in sede di gara.
“La necessità del nostro settore - ha continuato Stefano Coffa - è quella di formare e strutturare il mercato e di comunicare ai clienti la nostra serietà, svolgendo anche una funzione ‘educativa’ nei loro confronti. La Consulta, dunque, si impegna secondo questo obiettivo e cerca di presentarsi come interlocutore autorevole sia per le aziende, sia per le agenzie”.
“Infine - ha concluso Coffa - abbiamo deciso di invitare alcune Consulte degli Eventi estere per creare un momento di confronto e di arricchimento, sulla base della loro già matura esperienza. In questo modo, ci proponiamo di apprendere da loro ciò che hanno fatto, quali problemi hanno dovuto affrontare e quali soluzioni hanno trovato, per poter fare dei passi avanti anche noi, riuscendo a rispondere sempre meglio alle esigenze del mercato”.
Alice Dutto