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Con Cibus 2021 via alla stagione fieristica in Italia con 335 appuntamenti da qui a fine anno, di cui 172 internazionali. Danese (Aefi): "La deroga agli aiuti di Stato ridà serenità al settore"

Le oltre 2mila le aziende presenti a Parma per il salone internazionale dell'alimentazione, in corso fino al 3 settembre, sono un forte segnale della ripartenza del settore fieristico italiano che ha già calendarizzato numerosi appuntamenti. Tra le fiere internazionali, il tessile/abbigliamento/moda è il settore più rappresentato con 28 manifestazioni. L'evento, in programma dal 31 agosto al 3 settembre, sarà un banco di prova per il comparto agroalimentare e per l’economia nazionale. La sicurezza sarà garantita dall’obbligo di Green Pass, tamponi e misure anti-covid adottate dall’ente fieristico, mentre grazie alla ritrovata mobilità arriveranno buyer dall’Europa e dai Paesi d’oltremare. Presenti anche tre ministri e i leader dell’agroindustria e della distribuzione

Cibus 2021 è la prima grande fiera internazionale italiana B2B a riaprire in presenza, a Parma dal 31 agosto al 3 settembre. Una presenza garantita da Green Pass, tamponi e misure anti Covid che assicurano la sicurezza dell’evento.

“Con Cibus ritornano i grandi eventi made in Italy, in un tour de force fieristico che da qui a fine anno conterà 335 manifestazioni, di cui 172 internazionali. Un impegno che il settore affronta con maggior serenità dopo il superamento del vincolo sugli aiuti di Stato ufficializzato ieri dalla Commissione Ue. Il via libera agli aiuti senza il tetto del ‘de minimis’ vale complessivamente circa 200 milioni di euro di ristori per il settore. Una cifra, frutto dell’azione del Governo italiano e del ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che vogliamo ricambiare con gli interessi, se si considera la funzione socioeconomica di un sistema fieristico che prima del Covid generava affari in favore delle imprese italiane per 60 miliardi di euro l’anno”. Lo ha detto il presidente di Aefi – Associazione esposizioni e fiere italiane, Maurizio Danese (in foto), in occasione della prima giornata della manifestazione di Fiere di Parma, Cibus, e della nota della Commissione europea che ha sbloccato gli aiuti all’Italia.

Secondo Aefi, delle 172 fiere internazionali previste da qui a fine anno, è quello del tessile/abbigliamento/moda il settore più rappresentato con 28 manifestazioni, seguito da sport/hobby/intrattenimento/arte (26 manifestazioni) e food/bevande e ospitalità con 23 eventi. La Lombardia si conferma la prima regione per numero di fiere internazionali (50), seguita da Emilia-Romagna (42) e Veneto (23). Il settore primario domina tra gli eventi nazionali (49), seguito da sport e intrattenimento (40) e food/bevande e ospitalità (34).

Tornando all'edizione 2021 di Cibus, attualmen te in corso, sono oltre 2.000 le aziende presenti con i loro prodotti, tra cui 500 novità, da proporre ai circa 40.000 operatori internazionali attesi. 

I visitatori di Cibus 2021 saranno accolti dalla città di Parma, che quest’anno è Capitale della Cultura e Capitale Unesco per la Gastronomia: nelle vie cittadine si terrà “Cibus Off”, il Fuorisalone che unisce cultura e scoperta gastronomica.

"I numeri Cibus 2021, in termini di espositori è uguale a quello degli altri anni, ma gli spazi sono ridotti del 25%. I visitatori saranno di meno ma più qualificati. A  questa edizione di Cibus però mancano i buyer dall'Asia: Giappone e Cina e anche dall'Australia. Abbiamo invece Corea e Usa che hanno  mandato i broker. Inoltre abbiamo un'ottima presenza  dalla Germania e dei ritorni dalla Francia e sono presenti anche molti buyer dal nord Europa. Avevamo una gran voglia di partire in presenza perché alcuni, temi,  prodotti e proposte non sono virtualizzabili e durante la pandemia le aziende alimentari hanno continuato a lavorare servendo quei pochi ristoranti aperti in tutto il mondo. La pandemia ha dimostrato che l'industria alimentare italiana reagisce molto meglio di tante altre alle crisi" ha  sottolineato Antonio Cellie ad Fiere di Parma.

"Cibus, che oggi riapre per la prima volta dal 2018, lancia dall'Italia un segnale di ripartenza forte e chiaro a livello internazionale". È  quanto ha affermato il ministro  degli Esteri Luigi Di Maio intervenendo al convegno di apertura di Cibus. "Sono certo che il settore agroalimentare, grazie anche al  contributo di questa fiera - ha aggiunto - continuerà a mantenere una posizione di leadership a livello mondiale, valorizzando il connubio tra territorio e stile di vita che contraddistingue il Made in Italy. Cibus, è la fiera emblema del Made in Italy e del settore agroalimentare italiano nel mondo. Quest'anno, il  consueto appuntamento a Parma è ancora più cruciale per l'intero comparto. Parliamo della prima fiera di rilevanza internazionale a svolgersi in presenza dopo la riapertura delle manifestazioni  fieristiche".

In esposizione a Cibus 2021 tutte le merceologie: dai salumi ai formaggi, dalla pasta al pomodoro, dall’olio ai prodotti da forno, dal beverage al grocery, dai surgelati ai prodotti locali, e altro. Si aggiungerà anche una nuova area dedicata al canale dell’Horeca (ristoranti, bar e affini), chiamata “Ho.Re.Ca.The HUB”, in collaborazione con Dolcitalia. Tra le altre aree dedicate, quella del nuovo spazio di Unionbirrai e Birra Nostra dedicato alle birre artigianali e quella di Bellavita Expo, la manifestazione B2B che da anni organizza nelle capitali estere eventi promozionali del Food & Beverage italiano.

A Cibus 2021 saranno presenti i buyer italiani ed europei del retail, e folte rappresentanze degli operatori commerciali dagli Usa, America Latina, Asia, grazie anche al programma di incoming di ICE Agenzia. Ai buyer viene offerta un’esperienza unica sul territorio con “factory tours” e “retail tours”, per visitare gli stabilimenti produttivi della food valley e i punti vendita distributivi, e “tour on-site” con percorsi tematici dedicati a produzioni tipiche, alla scoperta dei nuovi trend dell’Authentic Italian.