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Club degli Eventi e della Live Communication, ecco perché partecipare ai tavoli di lavoro. Parola alle aziende

Le aziende big spender in eventi e live communication, rappresentative di tutti i settori, sono invitate a partecipare ai tavoli di lavoro del Club, per un confronto continuo e aperto con le agenzie. Un must per il Club stesso, che tra gli obiettivi annovera quello di rendere il confronto tra domanda e offerta sempre più collaborativo e trasparente. Cosa ne pensano le aziende? Abbiamo raccolto qualche dichiarazione.

In occasione della festa di e20, svoltasi martedì 28 marzo alle Officine del Volo di Milano (LEGGI LA NEWS A QUESTO LINK), ADC Group ha ufficialmente annunciato al nascita del Club degli Eventi e della Live Communication, il nuovo progetto associativo finalizzato a dare rappresentatività e legittimità al settore degli eventi e che vede già, a solo un mese dalla sua nascita, l'adesione di 39 agenzie di eventi.

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Le attività del Club degli Eventi si svolgeranno intorno a cinque tavoli di lavoro, dedicati alle tematiche più 'calde' per il settore: trasparenza, valore e trustability; ricerche di settore; gare; Festival degli Eventi e della Live Communication (italiano ed europeo); confronto con le amministrazioni locali; diffusione della cultura degli eventi; incontri con le aziende.

Proprio quest'ultimo punto è di importanza fondamentale. Uno dei maggiori obiettivi del Club, infatti, è quello di lanciare un ponte con le aziende che operano nel settore per rendere il dialogo tra domanda e offerta sempre più produttivo.

Il Club diventa così, a tutti gli effetti, il contesto per avviare un confronto tra gli attori del sistema, in un'ottica di collaborazione e, soprattutto, di trasparenza. Il Club degli Eventi e della Live Communication, insomma, non può essere soltanto un 'affare' che riguarda le agenzie: è anche, e soprattutto, una piattaforma aperta al mondo corporate e alle istituzioni. Diversamente, l'autoreferenzialità ne vanificherebbe ogni azione, rendendone l'attività inefficiace.

Ecco perché le maggiori aziende big spender negli eventi e nella live communication e rappresentative di tutti i settori merceologici sono state già invitate a partecipare ai tavoli di lavoro, per un primo confronto con le agenzie. Il primo di una lunga serie, che il Club degli Eventi si auspica porti a una maggiore fluidità nei rapporti tra le parti.

"Partiamo da un dato fondamentale - dichiara Salvatore Sagone, presidente di ADC Group -: il 50% delle aziende, secondo il nostro Monitor (realizzato da AstraRicerche, ndr) - ammette di avere una scarsa cultura sugli eventi, e ben il 51% lamenta la presenza di troppi improvvisati. È necessario più che mai creare awareness sulle agenzie di eventi in Italia, avviando il dialogo. Per questo, le aziende sono invitate a partecipare ai tavoli di lavoro del Club".

Il tavolo di lavoro dedicato agli incontri con le aziende sarà guidato dagli ambassador Giacomo Carissimi, socio fondatore Ground Control e Cristina Manfredini, presidente e direttore creativo Mediagroup98.

Ma cosa pensano le aziende del neonato Club degli Eventi e della Live Communication?
Abbiamo raccolto alcuni pareri.

Cristiano Fiorio, responsabile Brand Marketing and Communication di Alfa Romeo: "Credo che il Club degli Eventi sia un'ottima iniziativa. Prima di essere un manager d'azienda, ho lavorato dall'altra parte della 'barricata', ovvero in agenzia (fondatore di Fiorio Management e successivamente presidente e ceo di A World of Events, ndr), e, a maggior ragione, posso affermare che si sentiva il bisogno di una realtà come questa. Il Club potrà funzionare se gli obiettivi saranno di qualità e di sostanza, se servirà a fare networking e, soprattutto, se sarà un'occasione di aperto scambio tra le agenzie e le aziende, senza posizioni di chiusura o logiche da 'cartello'. Tante agenzie come quelle riunite nel Club potranno trovare delle linee comuni, ad esempio sull'approccio al pricing o sul valore della consulenza. Come azienda, dal Club mi aspetto chiarezza sulle diverse expertise delle agenzie, poiché spesso, se non si è profondi conoscitori del mercato, si fatica a capire le diverse specializzazioni. Il generalismo non paga e mi auguro si faccia una maggiore chiarezza su questo punto".

Luca Corsi, responsabile comunicazione & eventi Vorwerk Folletto: "Il Club degli Eventi è senza dubbio una lodevole iniziativa. In Italia si sentiva la necessità, per il settore, di un punto di riferimento unico, di una realtà che aiutasse a fare sistema e a riaffermare l'importanza dell'Evento come strumento di comunicazione. Negli ultimi anni sono cambiate molte cose, il mercato ha subito degli stravolgimenti e la comunicazione è entrata in un'ottica di integrazione. In questo scenario, anche l'evento ha subito dei cambiamenti: oggi esso non è più solo sinonimo di convention o incentive, ma rientra in un discorso più ampio, ed è un vero e proprio processo di comunicazione. Non a caso, infatti, oggi si parla sempre più spesso di Live Communication. Dal Club mi aspetto, quindi, che si dia valore aggiunto all'evento, ancora oggi considerato di serie B, e che il Club stesso si affermi come luogo di incontro tra agenzie e aziende, un contesto in cui crescere insieme e in cui aggregare tutti i player della filiera, compresi i fornitori di servizi, le location... affinché davvero si faccia sistema. Da event manager lancio un appello alle altre aziende: ritroviamoci! E partecipiamo numerosi alle attività del Club degli Eventi e ai tavoli di lavoro!".

Barbara Montepilli, Responsabile Eventi e Comunicazione Interna Poste Italiane: "Molto interessante l’iniziativa del Club degli Eventi. Dal dialogo tra agenzie e aziende mi aspetto valore per entrambi e crescita per il mercato. Ritengo particolarmente utili alcune riflessioni sulle metriche con le quali si valutano le proposte delle agenzie in fase di gara, e sui KPI con i quali se ne valuta l’efficacia ex post. A mio avviso, c’è ancora molto da fare in termini di cultura degli eventi e auspico che il Club porti spunti interessanti ai due lati del tavolo”.

Paolo Meretti, corporate image & local trade communication Wind Tre: "Il Club degli Eventi e della Live Communication rappresenta un’ottima iniziativa, grazie alla quale è possibile realizzare una mappatura del mercato. Attraverso il Club si possono incontrare agenzie con cui magari non si avevano avuto rapporti in precedenza, e conoscere meglio i servizi e le soluzioni che esse mettono a disposizione. Tenendo conto che, spesso, non si ha il tempo di fare scouting di nuove strutture, grazie al Club può diventare più facile sapere a chi rivolgersi quando si verifica un’esigenza concreta di business".

Sarah Gorla, responsabile organizzazione eventi della struttura marketing, comunicazione e innovazione di Banca Mediolanum: "Il Club crea le condizioni per un’apertura del settore degli eventi e un aumento del livello di confronto tra i soggetti coinvolti. Si tratta, ancora, di un mondo troppo chiuso, e grazie al Club degli Eventi e della Live Communication aumenteranno il confronto e gli stimoli che possono arrivare da aziende e agenzie. E non mi riferisco solo al conoscere ciò che stanno facendo i competitor, ma all’impegno per favorire una crescita complessiva del mercato degli eventi, spesso indietro su alcuni ambiti concreti come le tecnologie e l’innovazione. Il mondo evolve, e c’è bisogno di un maggiore confronto tra i soggetti coinvolti. Grazie al Club questo sarà attuabile".

Riccardo Belli, advertising events &sponsorship manager Eni: "Partecipare al Club degli Eventi e della Live Communication è utile per avere un'idea chiara delle macro tendenze evolutive che caratterizzano il settore. Grazie al Club sarà possibile realizzare una mappatura delle principali realtà del comparto, dei loro servizi e delle soluzioni offerte. Inoltre, si potranno comprendere meglio le linee evolutive del mercato, anche rispetto a temi delicati come le gare".

Laura Iascone, Emea Commercial Services-Communication & Events Director CNH Industrial: "Credo che per le aziende la partecipazione al Club degli Eventi sia un’ottima opportunità di confronto diretto su tematiche comuni nell’organizzazione degli eventi, e dia la possibilità alle agenzie di mettere in luce, al di fuori dei contesti di gara, gli spunti essenziali per la realizzazione di eventi di successo. Mi auguro che il Club possa offrire alle aziende partecipanti una visibilità su case histories di rilievo, promuovendo la condivisione di nuovi strumenti di comunicazione/entertainment e di nuove location, e creando maggiori opportunità di dialogo con le agenzie più innovative e dinamiche".