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Milano Design Week, una grande opportunità per le aziende. Dai soci del Club degli Eventi i suggerimenti per una presenza strategicamente rilevante ed efficace

Agenzie e partner impegnate con diversi clienti nella realizzazione di eventi per l'edizione della kermesse appena iniziata, protagoniste del giro di microfono in cui hanno fornito spunti interessanti su come massimizzare i ritorni degli investimenti necessari alla partecipazione all'evento di punta della programmazione milanese

Con 182 iniziative (+3,4% rispetto all’edizione del 2023) per un totale di 1.326 appuntamenti in città (10,5% in più dello scorso anno) dal 15 al 21 aprile in scena la Milano Design Week (leggi news), l'evento di punta della programmazione milanese con il Salone del Mobile (leggi news) a Rho-Fiera e il Fuorisalone (leggi news) in città.

Mostre, esposizioni, eventi e installazioni aperti al pubblico animeranno 18 diversi quartieri della città, ognuno contraddistinto da una propria identità e una diversa offerta. Addetti ai lavori, ma anche turisti e cittadini, potranno esplorare Milano muovendosi fra le zone protagoniste della settimana del design.

Una manifestazione in grado nel complesso di generare un indotto per Milano di 260 milioni 800 mila euro secondo la stima dell'Ufficio Studi di Confcommercio.

Un giro d'affari in crescita del +13,7% rispetto al 2023, grazie soprattutto ai visitatori stranieri, che da soli spenderanno circa 191 milioni di euro.

Tantissime le aziende, non necessariamente legate al tema dell'arredo e dell'architettura, che non perdono l'occasione di essere presenti a vario titolo con eventi ed iniziative studiate ad hoc dalle agenzie per massimizzarne il ritorno sull'investimento.

Quale occasione migliore per dunque per chiedere alle agenzie e ai partner soci del Club degli Eventi, suggerimenti per una presenza strategica ottimale dei brand.

Maria Criscuolo, Chairwoman Triumph Group International

Partecipare alla Milano Design Week rappresenta un'occasione unica per le aziende, a condizione che questa sia concepita e finalizzata all'esserci, non semplicemente all'apparire: è quindi fondamentale avere obiettivi chiari e misurabili, siano essi di posizionamento, reputazionali o economici. Il consiglio, frutto dell'impegno che ci vede presenti da anni al Fuori Salone, è di considerare il cliente come una persona: in un contesto caotico, iper-stimolante e ricco di contenuti, bisogna toccare le corde emotive con l'obiettivo di trasformarci in un ricordo. Desideriamo che le persone ricordino ciò che hanno visto e vissuto.

Allo stesso tempo, è necessario che l'esperienza creata sia immediata: le persone devono potersi stupire sul momento, tramite un effetto 'wow', o riconoscersi in un racconto estremamente semplice. In entrambi i casi, è imprescindibile ideare, progettare e produrre un'esperienza che renda il messaggio universale, accessibile a tutti, facilmente comprensibile e assimilabile da ogni cultura e linguaggio.

Triumph Group International è presente quest'anno al Fuorisalone con Eni (leggi news), sia all’Orto Botanico sia con due mini installazioni una a Brera e una in via Tortona. L'agenzia ha realizzato l’installazione e si è occupata della gestione del progetto e di tutti gli eventi connessi. Il senior project manager è Bianca Molinas. 

Poi la sigla di cui è Chairwoman Maria Criscuolo è partner di DI OGNUNO, il progetto dedicato all’ospitalità accessibile ideato da Hospitality-Il Salone dell’Accoglienza (leggi news).

In entrambi i progetti la sostenibilità è presente sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista sociale e culturale.

 

Antonio Ferrara, Ceo Just People

Si tratta di una manifestazione molto importante. E lo testimoniano i numeri degli eventi che coinvolge e dell'indotto economico che crea non solo per la città, ma per l'intera Regione Lombardia, interessando persone che arrivano da tutte le parti del mondo. Un'eccellenza italiana, di cui andare fieri e a cui prendere parte considerandola nei propri budget di marketing e comunicazione.

Alle aziende è importante dare un messaggio, che è quello della programmazione da tenere ben presente per quanto riguarda un evento di questa portata, perché si fa veramente fatica a trovare le location e ancor di più a trovare le giuste professionalità (allestitori, carpentieri e tutti quelli che devono fare gli allestimenti). Per l'eccessiva richiesta si rischia di trovare personale non preparato per garantire standard qualitativi elevati.

Quindi chiediamo alle aziende di pianificare per tempo con le agenzie per poter realizzare attività di una certa caratura, visto che si sta parlando della manifestazione più importante del mondo per quanto riguarda il Mobile e più in generale il design. 

Quest’anno noi abbiamo vinto la gara per l’installazione di Grand Seiko (leggi news), che è l’official time keeper sponsor del Fuorisalone e di Brera Design District. Abbiamo organizzando il progetto in una location molto bella, che è Casa Brera in via Formentini, in linea con il tema del Fuorisalone che è "Dalla materia alla natura.

 

Marco Jannarelli, presidente Next Group

La Milano Design Week è forse il più importante evento italiano sotto tutti i punti di vista, come numero di partecipanti, eventi organizzati e visibilità internazionale.

Per un gruppo importante come il nostro, è imprescindibile essere protagonisti del Fuorisalone con grandi eventi dal design spettacolare in location iconiche, eventi in grado di lasciare memoria di sé di anno in anno.

Facendo tesoro dalla nostra esperienza, la riflessione che vogliamo condividere con i brand che valutano di affacciarsi a questa manifestazione è di duplice natura. In primo luogo, c’è un tema di consistency: in un contesto sovraffollato di iniziative e installazioni, lavorare all’individuazione di un insight, e dunque alla costruzione di un concept forte, è la chiave per dare vita ad esperienze memorabili.

In secondo luogo, programmare d’anticipo diventa fondamentale dal punto di vista produttivo per poter beneficiare di un ventaglio ampio di scelta location ma anche per lavorare in ottica sostenibile

Il gruppo ha accompagnato Geberit alla Milano Design Week di quest'anno con un’immersive exhibition a celebrazione dei suoi 150 anni di attività 

 

Mario Viscardi, partner e direttore artistico Piano B

Per quanto riguarda la Design Week penso che le agenzie di eventi che propongono alle aziende attività durante la manifestazione per emergere dalla moltitudine di eventi che la città propone, debbano progettare qualcosa che abbia contenuti utili ed empatici per la comunità e per il loro target di riferimento.

Servono contenuti che entrino in relazione con il target e non una semplice attività di marketing, quindi le strade sono due a mio parere, o creare dei contenuti di approfondimento su questioni sociali che diano uno strumento al pubblico che possa migliorare l’ambiente in cui vivono. Possono quindi parlare di ambiente, di socialità, di problematiche a cui dare delle risposte alle persone.

Oppure, cosa forse più divertente ed empatica, creare un servizio utile per il loro target di riferimento. Per esempio noi per molti anni abbiamo fornito un servizio insieme a Stokke in cui davamo la possibilità a tutte le famiglie che avevano dei bambini di portare i figli in una sorta di asilo per permettere ai genitori di farsi dei giri per via Tortona.

Quest’anno abbiamo affrontato la problematica legata all’ospitalità di Milano. Come sappiamo tutti la città è carissima durante la Design Week ed è praticamente impossibile prenotare un B&B o una stanza d’albergo senza spendere tanti soldi. Per i ragazzi stranieri, o non di Milano, venire a vedere la Design Week è praticamente impossibile. Noi allora abbiamo contattato lo IED che ha patrocinato l’evento e ci ha aiutato a comunicarlo, poi abbiamo chiesto al comune di darci uno spazio, e ci ha dato un campo da calcio vicino alla Bocconi molto grande e anche centrale, e abbiamo progettato all’interno del campo, munito di servizi e attività connesse, abbiamo progettato un campeggio completamente gratuito per gli studenti under 30 (leggi news) che, compilando un format comunicato dallo IED, potevano mandare un video nel quale specificavano i motivi che li spingevano a partecipare alla Design Week.

Noi da questi video abbiamo selezionato 240 studenti che avevano la possibilità di venire in questo campeggio e di dormire gratuitamente durante tutta la Design Week. Per progettare questa cosa, oltre allo IED e al comune, abbiamo contattato Ferrino che ha fornito tutte le tende e Ikea che le ha arredate. Questo è un progetto che è già notiziabile di per sé e aiuterà 240 studenti per la Design Week.

Penso che la cosa essenziale su cui dobbiamo concentrarci è creare degli strumenti che agevolino la comunità a vivere questo evento.

Il cliente è un cliente di design e quindi ci si può concentrare sul suo prodotto perché attinente ai contenuti della settimana, se invece il cliente non è prettamente di design ma vuole fare un'attività durante questa settimana quello che consigliamo è creare un progetto che abbia senso e utilità, che abbia contenuti utili, divertenti e simpatici ed empatici.

 

Antonio Magaraci, Managing Director TRO

La Design Week trasforma Milano nella capitale del design ma non solo. Per quella settimana Milano si può definire il centro della comunicazione, ma di una comunicazione differente, ovvero durante questo evento i brand tendono a comunicare in maniera diversa, cercando di sorprendere e interessare il pubblico migliorando i propri tratti d’immagine. Quindi nasce dal design ma poi diventa un ambito in cui cambiano i canoni, la grammatica con cui i brand comunicano.

La parte che può migliorare, è relativa all'attività da far seguire in termini di follow-up dei progetti meravigliosi, molto impattanti che i visitatori vivono durante la manifestazione. Alcuni brand già lo fanno, anche con noi, di andare un pochino oltre e far seguire queste esperienze da altre attività un po’ più concrete, commerciali e di business.

Quest'anno siamo presenti con tre progetti. Il primo è un'attività per i soci Ikea Family e Ikea Business.

Il secondo cliente con cui lavoriamo è Ploom, parte di JTI (Japan Tobacco International), che è il dispositivo a tabacco riscaldato. Ploom presenterà una special edition red del Device Ploom X, realizzata dal designer francese Ora Ito, e per l’occasione il Flagship Store di Corso Como 8, che è stato pensato, realizzato e gestito da TRO, si tingerà di rosso e ospiterà diversi eventi tra cui un evento con dj set il 20 aprile.

La terza attività la facciamo per Isolspace, sono pannelli per l’isolamento acustico, e in questo caso siamo proprio al Salone del Mobile in fiera. Per loro abbiamo realizzato tutta la parte di comunicazione del loro stand espositivo.

 

Cristina Viganotti, Ceo Viganotti Events.

Il Salone del Mobile e il Fuorisalone sono gli eventi dell’anno più importanti per noi. Siamo coinvolti su più fronti, dalla fornitura di personale per eventi per le più prestigiose aziende di arredamento e design, sia italiane che straniere, alla presa in carico dell’organizzazione della logistica in tantissime attività di guerrilla marketing.

A ciò si aggiungono le segreterie organizzative attivate per la gestione degli ospiti stranieri agli eventi. Ma anche l’organizzazione di piccoli eventi.

La Milano Design Week supera oramai di gran lunga la Milano Fashion Week. Ha un impatto sulla città meneghina davvero imponente. Tutte le aziende, a prescindere dalla categoria merceologica di appartenenza vogliono esserci, e parlano di Design attraverso le iniziative organizzate dalle agenzie di eventi. I grandi budget spesso necessari alle aziende per essere presenti, garantiscono un importante ritorno sull'investimento stesso. Inoltre, il Salone Internazionale del Mobile si è certificato ISO 20121, e quindi ci aspettiamo di vedere una manifestazione ricca di novità anche in termini organizzativi.

 

Maurizio Murciato ceo Plesh

Come Plesh ci occupiamo di tecnologie interattive per eventi, noi siamo la prima software house specializzata in eventi in Italia. 

Il valore aggiunto di pensare agli eventi temporanei, alle installazioni, alle attivazioni, al Fuorisalone sta nel fatto che le marche si trasformano e prendono una dimensione fisica di ingaggio relazionale ed esperienziale all’interno del contesto editoriale della Milano Design Week, dove anche senza vendere oggetti di design possono prendervi parte attraverso un’esecuzione della loro proposta di marca.

In linea con questo contesto editoriale l’importanza di ingaggiare e quindi di sfruttare gli smartphone che ogni utente ha in mano e di creare modalità di ingaggio prima dell'interazione per attirare e incuriosire, durante l’interazione per stimolare curiosità e renderli parte attiva della stessa e dopo l’attività facendo follow up e continuando a parlare con il consumatore che, oltre ad essersi registrato, ha anche lasciato delle informazioni sulla tipologia della sua interazione. 

Lato nostro, operiamo in ambito di segreteria organizzativa in un evento come la Milano Design Week dove potenzialmente ci sono flussi enormi, dove l’obiettivo è massimizzare quei flussi, erogare il maggior numero possibile di interazioni in un contesto affollato. Si tratta quindi di aumentare quello che è il potenziale di coinvolgimento grazie a una gestione semplificata e automatizzata delle registrazioni. Noi lo facciamo con il nostro software Winston

Altra soluzione che stiamo utilizzando con l’utente finale è 2ndStage, la nostra mobile platform in IA pensata per attivare le audience e misurare i risultati, quindi lo smartphone di ogni partecipante diventa sia un telecomando, un remote control, sia un second screen, e grazie a tutta una serie di funzioni che massimizzano l'interazione fisica.

Un ultimo strumento che utilizziamo in questo contesto è un software che l'utente non vede ma che vedono l’agenzia e l’azienda organizzatrice, in alcuni casi. Si chiama Sticket e permette la gestione di staff e crew a tutto tondo con badge univoco e qr code per tutta la filiera: quindi l’azienda organizzatrice, i fornitori e l’agenzia riescono a gestire il proprio staff,  turni, logistica, casting e anche l’erogazione di pasti e pause.

 

Isabella Maggi, direttore marketing e comunicazione Gruppo Gattinoni

Consiglio alle aziende di muoversi un po’ per tempo perché il Fuorisalone è diventato un momento importante per la città perché si lavora anno su anno. Chiusa questa edizione ci sono già aziende che ci chiedono la location per l’anno prossimo o comunque aziende che stanno già pensando a cosa fare l’anno prossimo, quindi diventa difficile poi trovare spazi e anche spazi alberghieri dove stare, quindi sicuramente le aziende devono anticipare molto perché la città già un anno prima è full. 

Con il Fuorisalone lavoriamo sia come Gattinoni azienda sia come Gattinoni eventi. Come Gattinoni azienda abbiamo un nostro hub nella sede di via Statuto che, come tutti gli anni, diventa una location e dopo aver avuto Montblanc, Land Rover e l’anno scorso Le Fablier. Quest’anno avremo Glo che utilizzerà l’ingresso, il cortile e la veranda trasformandoci in una vera e propria location con installazioni, eventi e una parte artistica che si mixerà poi alla parte di presentazione del prodotto.

Lato agenzia abbiamo dei clienti che ci fanno organizzare degli eventi per questa manifestazione e avremo in zona Tortona una delle cose più belle di quest’anno: una sorta di presentazione prodotto di un materiale che serve per l’arredamento e abbiamo creato una vera e propria installazione dove ci saranno delle opere che sono state plasmate con questo materiale e un vero percorso emozionale.

Per noi il Fuorisalone è sicuramente un momento importante per la città perché  oltre a portare traffico, lato nostro anche business travel quindi aziende che vengono, prenotano, trasferimenti, voli, hotel, quindi anche la parte della biglietteria. Ma soprattutto la parte eventi perché abbiamo clienti importanti che ci fanno appunto realizzare eventi anche molto creativi che ci permettono di avere anche budget importanti e attività interessanti un po’ alternative da realizzare.

 

Fabrizio Rametto, Chairman di Ninetynine

Siamo al lavoro su una "red experience". Non possiamo svelare nulla, ma se avete più di 18 anni venite a scoprirla in via Tortona al 32 dal 17 al 21 aprile.

Per quanto riguarda l'importanza del Salone del Mobile e del Fuorisalone per l'industria degli eventi in Italia, non credo di esagerare nel dire che si tratta di uno dei motori più potenti per l'innovazione e il networking nel settore.

Questa manifestazione non solo propone l'Italia come epicentro del design globale, ma offre anche alle aziende l'opportunità di mostrare al mondo la loro capacità di innovare e ispirare.

Il mio consiglio per le aziende che vogliono lasciare un'impronta significativa è questo: osate! Investite in proposte che rompano gli schemi e che parlino direttamente al cuore e all'anima del pubblico internazionale. Utilizzate la Design Week per esplorare nuovi materiali, tecnologie e metodi narrativi, e fate in modo che ogni elemento dello spazio espositivo racconti una storia affascinante e memorabile.

La Milano Design Week non è solo una mostra, è un palcoscenico su cui ogni brand può brillare, mostrando al mondo intero la propria unicità e visione futuristica. Noi siamo qui per cogliere questa sfida, trasformando ogni idea in un'esperienza indimenticabile.

 

Luca Colombi, Chief Client Officer di Uniting Group
 
Il Fuorisalone è diventato oramai non solo un evento "must have" ma uno dei momenti più importanti dell'anno, dove il rischio è "l'esserci per esserci" e non per creare valore al proprio brand. Noi di Uniting, in qualità di consulenti, il consiglio che diamo sempre ai nostri clienti - che ci piace definire Partner - è di presidiarlo coerentemente con un posizionamento che deve vivere non solo quei giorni, ma tutto l'anno!
 
Abbiamo anche noi diverse attività ideate per la partecipazione dei nostri clienti alla settimana del Fuorisalone. Saremo presenti con un evento per un'Azienda del mondo beverage (una birra), che lancerà una nuova referenza con un'esperienza immersiva di arte e musica, e per un brand di food per il quale abbiamo creato un hub dove il gusto incontrerà il mondo del design con una serie di contenuti che vedranno protagonisti artisti e giovani designer.
 

Isabella Vallini, Head of Project Management & Executive Committee Member Out of the Blu

La design week porta Milano ad un livello superiore, rendendola una metropoli internazionale da vivere fino in fondo e non solo durante il salone.

Ogni espositore, ogni brand dà la sua interpretazione più attuale e visionaria del tema dell’anno – quest’anno “materia natura” - dove non possono mancare tecnologia, AI e sostenibilità.

L’impatto è quasi sempre garantito dalla spettacolarità degli allestimenti, delle installazioni e dall’experience del pubblico.

Per evitare che sia fugace, sarebbe interessante prolungarne gli effetti anche grazie all’online. Ad esempio, con la costruzione di uno storytelling che guidi la realizzazione e condivisione di contenuti anticipati, dietro le quinte, interviste agli addetti ai lavori o al pubblico partecipante. Contenuti che possono continuare a vivere ad esempio sui social anche al termine della settimana del salone.

Inoltre, ricordarsi di pianificare un investimento adeguato anche nel supporto logistico-organizzativo, necessario per garantire un presidio outstanding del brand durante tutto il periodo.

Noi non saremo nella programmazione di quest'anno perché impegnati il 19 con un evento B2B e il 24 aprile con un evento B2C presso il building MR91.