Industry

Coronavirus. Bassetto (Fma Hub): "Alla event industry servono aiuti concreti. Facciamo sentire la nostra voce attraverso il Club degli eventi"

Nel suo intervento il Ceo della sigla propone la creazione di un fondo, gestito dal Club degli eventi, che dovrà essere dedicato a dare visibilità e voce alle richieste dell'industry, per portare la discussione sui tavoli giusti.

Sul caso Coronavirus e impatto sulla event industry italiana a seguito delle ristrettive misure messe in campo dalle autorità per limitare la diffusione del contagio, e20express continua a raccogliere testimonianze e preziose opinioni da parte dei big player del settore (leggi news).

Nel frattempo è sceso in campo anche il Club degli Eventi e della live communication che mercoledì 4 marzo si è riunito per creare un tavolo di lavoro permanente e stabilire le linee guida da seguire per proteggere un comparto tanto rilevante per l’economia italiana.

Pubblichiamo oggi l'intervento di Luca Bassetto, Ceo Fma Hub.

"Nel giro di una settimana la situazione è profondamente mutata. Dai primi casi sporadici si è passati a situazioni numericamente più rilevanti e decisioni delle autorità particolarmente restrittive. La comunicazione, diciamo la voglia di fare notizia di alcuni giornalisti più intraprendenti, ha spinto alcune parti della popolazione ad atteggiamenti di paura e in alcuni casi ad un crescente stato di panico

In questo scenario, il nostro settore, come di consueto in periodi di crisi, è stato il primo a subire gli effetti negativi. Noi, come anche i nostri colleghi, abbiamo avuto i primi segnali negativi con eventi che sono stati posticipati se non addirittura cancellati. E' inutile nascondersi, la situazione è grave.  Ha già procurato sensibili perdite di fatturato e altre ne genererà nel prossimo futuro. Fino a quando la situazione non si sarà normalizzata,  e tutti speriamo che questo accada nel più breve tempo possibile, saremo costretti ad un forzato, nostro malgrado, congelamento dell'intero settore.

Per questo ho visto, da subito e di buon grado il movimento genrato dal Club degli Eventi e della Live Communication (leggi news). Attivamente guidato da Salvatore Sagone, il Club ha saputo dar voce alle nostre incertezze e alle nostre paure. E' stato da subito una ottima piattaforma di condivisione di quello che stava accadendo e un valido strumento  di confronto fra noi professionisti. La speranza è che, oltre alle nostre paure e incertezze, sia in grado di convogliare i nostri sforzi verso l'unico possibile obbiettivo del momento: gli Aiuti. 

Il settore tutto della "Live comunication " ha bisogno di aiuti che ci devono giungere dalle istituzioni. Posticipo dei pagamenti; aiuti concreti con accesso facilitato alla CIGD potrebbero essere manovre utili a facilitare la gestione di questo periodo contingente, in attesa che il mercato riparta e possa riavviare l'intero settore. Per questo nel mio ultimo intervento nel Club,  avevo richiesto di elevare anche il nostro modo di comunicare. Mi è piaciuto l'articolo uscito sul Sole 24 ore lo scorso venerdì (leggi news).

Questa la starda da percorrere per dare voce alle nostre problematiche. Se non riusciamo attraverso queste lodevoli ma sporadiche iniziative, dovremmo coordinare i nostri sforzi e fare sistema. La mia ipotesi è quella di creare un fondo, gestito dal Club degli eventi, che dovrà essere dedicato a dare visibilità e voce al nostro settore, parlando delle nostre problematiche per portare la discussione sui tavoli giusti. Compito del Club quello di raccogliere alcuni selezionati professionisti che siano in grado di gestire al meglio le disponibilità del fondo al fine di massimizzarne gli effetti".