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Expo 2015: The End. Alfredo Accatino firma la cerimonia di chiusura

Si spengono i riflettori sull'Esposizione Universale di Milano: un evento lungo sei mesi che, con soddisfazione, ha totalizzato 21,5 milioni di visitatori, 5 solo nel mese di ottobre. La cerimonia ha segnato definitivamente il passaggio a Dubai 2020. Per il direttore creativo e partner di Filmmaster Events, un incarico di prestigio, che conclude un percorso di collaborazione con Expo che aveva già visto Filmmaster Events realizzare tutti gli eventi di avvicinamento e la Cerimonia di Apertura del 1° maggio.
“La sfida rivolta a noi stessi è stata vinta. Ora siamo pronti a un salto in avanti”. Con queste parole il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha annunciato la chiusura di Expo Milano 2015. “Comincia per noi una nuova prova, l’utilizzo del Sito. Confido in una scelta saggia che coinvolga anche i giovani. Nessuno deve deludere ciò che Expo ha creato".

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L’Esposizione Universale di Milano ha ufficialmente chiuso i battenti. Insieme al presidente Mattarella, alla cerimonia di chiusura hanno partecipato il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, la commissaria del Padiglione Italia, Diana Bracco, il segretario del Bureau International des Expositions, Vicente Gonzales Loscertales, il ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, e il Commissario unico del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala che ha annunciato che "nel semestre milanese 21,5 milioni di persone hanno visitato l’Esposizione Universale".

Alfredo Accatino (FOTO) ha firmato la creatività della cerimonia di chiusura di ExpoMilano 2015. 

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La Cerimonia, prodotta dalla Rai, si è svolta sabato 31 ottobre dalle 18.00 alle 19.00 ed è stata trasmessa in onda su 'La vita in diretta' dall’Open Air Theater, alla presenza di 5.000 persone tra ospiti internazionali, commissari di tutte le nazioni partecipanti, ma anche capi di stato, a partire dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Una cerimonia di taglio protocollare e sobrio all’inizio - come ha voluto la gestione dell’Expo -, ma con un finale a sorpresa, fortemente spettacolare, destinato a rimanere nelle memoria di tutti.

Le autorità si sono susseguite sul palco dell’Open Air Theater San Carlo sottolineando il valore di questa Esposizione Universale e dell’eredità che lascerà non solo alle prossime manifestazioni ma nelle coscienze di tutti i cittadini.

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I numeri dei visitatori li lascia Giuseppe Sala affermando che “5 milioni di visitatori hanno passato i tornelli di Expo solo nel mese di ottobre. Oggi possiamo dire che nel semestre milanese 21,5 milioni di persone hanno visitato l’Esposizione di Milano. Questo non può che confermare che insieme abbiamo fatto un ottimo lavoro, lasciando una traccia profonda nelle coscienze dei cittadini”.

Ogni Cerimonia di chiusura ha una valenza particolare: vuole infatti celebrare i partecipanti (in questo caso le nazioni) e ricordare i momenti più esaltanti. Per la chiusura di Expo, l’approccio di stampo pop e visionario ha caratterizzato il passaggio della bandiera del BIE tra Milano e Dubai.

Nel gran finale, un omaggio all’Italia, protagonista nel mondo di questi lunghi mesi.
Molta attenzione è stata dedicata al trattamento musicale: dopo l’Inno d’Italia trasformato nell’Inno alla vita, brano che aveva colpito l’opinione pubblica, è stato costruito un coro di quasi 1.000 elementi per reinterpretare due celebri brani della tradizione italiana, in un modo totalmente innovativo, con l’intervento di una delle più belle voci italiane. 

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L’intonazione del Nabucco da parte dei cori di S.Ilario di Rovereto, Brianza di Missaglia, Rifugio Città di Seregno, Coro Femminile Incanto di Corsico, Coro dei Piccoli Cantori di Milano e I ragazzi della Scuola Rinnovata ha emozionato la platea. 

Insieme all’inno ufficiale del BIE ha preceduto il discorso conclusivo del Presidente Mattarella. “Con una venatura di malinconia per la conclusione di questa importante manifestazione posso affermare che questo non sarà un addio ma un passaggio di consegna. La Carta di Milano ha un importante compito: portare in tutto il mondo il messaggio di questa Esposizione rivolto alla vita e ai diritti umani. Attraverso il cibo si possono esaltare le tradizioni di ogni singolo Paese, ovvero legare alla storia lo spirito dell’innovazione e dello sviluppo per il futuro.”

Con le parole del Presidente si è conclusa la cerimonia ufficiale di chiusura dell’Esposizione Universale di Milano. Fuochi d'artificio e giochi pirotecnici lungo il perimetro dell’Open Air Theater hanno emozionato una platea di spettatori commossi e meravigliati.

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Afferma Alfredo Accatino: “È stato un onore e un piacere poter mettere al servizio tanti anni di esperienza nel settore delle Cerimonie e dei grandi eventi per un progetto italiano che ha conquistato il mondo. Pochi ci credevano all’inizio, quando ancora, con un cantiere in corso, abbiamo messo in piedi, in pochi giorni, una cerimonia semplice, ma intensa, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti. 

Il linguaggio delle cerimonie è una grammatica che conosco bene. Filmmaster è stata coinvolta in quattro cerimonie olimpiche e paralimpiche. Questa estate produrrà con un partner brasiliano tutti gli eventi olimpici di Rio. Produrremo per tre anni le cerimonie di apertura della Finale della Champions League. 

C'era anche una vena di malinconia per un sogno giunto al termine. Una nostalgia subito stemperata dal desiderio di dare vita a una festa condivisa. Perché un’altra nazione è pronta a ricevere questa eredità. Perché occorre dire 'grazie' ai volontari e alle migliaia di persone che, per mesi, hanno lavorato giorno e notte, instancabilmente”.