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Club degli Eventi, il punto sull'andamento dell'industry. Grande dinamismo nel settore, ma la visibilità è ancora poca e i player lavorano con tempistiche troppo brevi
Hangar21, sede di TMP Group, tech-media company che di recente ha raggiunto la quotazione su Euronext Growth Milan (leggi news), ha ospitato la consueta riunione del Club degli Eventi e della Live Communication moderata dal presidente di ADC Group, Salvatore Sagone.
A fare gli onori di casa l'AD di TMP Group, recentemente diventata socia del Club lato partner, Roberto Rosati:"Ringrazio il Club degli Eventi per averci accolti. Il 2 di febbraio ci siamo quotati in borsa, ma è dal 2012 che lavoriamo per inserire la tecnologia all'interno delle esperienze, sia live sia digitali e/o virtuali. Abbiamo una verticale aziendale dedicata alla tecnologia che in questo momento si sta concentrando su vari aspetti che vanno dalla realtà virtuale, al gaming, fino alle applicazioni di intelligenza artificiale rivolta anche agli eventi. Qui qualcuno sa bene quanto sia difficile il percorso da fare per quotarsi in borsa, e questo traguardo ci permette di crescere, di lavorare bene e di svilupparci. Non pensavo che gli investitori fossero così propositivi. Stanno uscendo opportunità davvero interessanti".
A Salvatore Sagone poi il compito di coordinare il confronto e dare il via alla riunione: "Siamo partiti con il nuovo anno e io continuo ad avvertire un grande dinamismo nel settore. Sono reduce ad esempio della convention di Federcongressi&eventi da cui sono emersi segnali incoraggianti".
È opinione condivisa quella del presidente di ADC Group, e lo attesta il giro di microfono che ha inaugurato Andrea De Micheli, Presidente e AD di Casta Diva Group: "Il nostro anno è partito bene, anche se spesso ai progress sento lamentele riguardo alla mancanza di personale e soprattutto di location perché sono tutte occupate. In generale mi è sembrato che il flusso non sia rallentato. Per quanto riguarda la nostra, oramai non più troppo recente, acquisizione Genius devo dire che dispone di una programmazione molto più lontana nel tempo rispetto alla nostra. Nel ramo delle agenzie c'è poco di tutto ciò, diciamo che io lavoro da 45 anni e non ho mai avuto prospettive che andassero oltre i tre mesi".
Ed è proprio sulle tempistiche che si è alzato un coro unanime di voci che hanno evidenziato un modus operandi delle aziende impostato sul brevissimo periodo, che costringe le agenzie di eventi a portare a termine le commesse in maniera eccessivamente accelerata. "L'anno è partito con un trend positivo, ci sono diversi eventi e opportunità. Rispetto a qualche tempo fa è molto più complicato organizzare perché i tempi si sono accorciati - dichiara Giorgio Dall'Armi, Business development manager di Next Group - Le aziende hanno molta fretta, vogliono tutto subito e anche con un po' di indecisione, quindi riscontriamo le stesse complicazioni nel trovare personale nuovo, anche perché o non si trova o non è formato, e le location sono spesso occupate".
Gli fa eco Stefano Losco, di Piano B, che aggiunge: "Siamo nella situazione in cui viene indetta ad aprile la gara per una convention di 2000 persone che si terrà a giugno. Prima c'era maggiore pianificazione da parte delle aziende".
Stesso scenario anche per Triumph Group, e lo ribadisce Simone Coggi dicendo: "Effettivamente stiamo facendo una gara adesso, consegnata oggi, e l'evento si terrà ad aprile con 500 persone. Sono cose a cui non eravamo abituati e che non hanno alcun senso logico, ma con le aziende penso sia inutile lamentarsi. Dal punto di vista della programmazione le cose sono peggiorate, anche se noi in particolare abbiamo una serie di contratti quadro che aiutano perché ci si aspetta che arrivi qualcosa periodicamente. Comunque anche all'interno di questi contratti ci sono ritardi".
Trend confermato da Antonio Ferrara, che condivide anche una novità per Just People: "Abbiamo costruito un tavolo di lavoro assieme a una società molto forte nel mondo delle stratup innovative e diamo la possibilità ai nostri partner e clienti di andare a scoprire le migliori realtà per quanto riguarda il processo di innovazione digitale. Si tratta di un osservatorio costantemente aggiornato dai professionisti del settore".
Parlando di startup, in collegamento è intervenuta anche Isabella Vallini di Out of The Blue, parte del gruppo Bluvacanze: "Non abbiamo ancora compiuto un anno dalla nascita, però siamo partiti bene anche perché siamo all'interno di una grande casa che ci rassicura. Gennaio e febbraio sono stati due mesi principalmente dedicati alla programmazione, ora invece stiamo lavorando a tre gare. L'entusiasmo c'è così come c'è anche una scarsa programmazione, anche per eventi molto importanti e complessi dal punto di vista organizzativo. Oggi per esempio abbiamo una gara per un grande evento di luglio, c'è poco tempo e tanto lavoro da fare".
Mario Liguori di Ega Worldwide solleva un altro problema del settore congressuale: "Ci sono anche elementi di complessità legati al tema del payback di aziende farmaceutiche con le regioni e lo stato che stanno determinando un po' di criticità o di difficoltà nei budget dei congressi medico-scientifici. Di gare ce ne sono tante, sia nel publico sia nel privato, con programmazione molto a breve termine".
Nonostante la problematica legata alle tempistiche, il trend risulta comunque positivo. Lo ribadisce Luca Crescenti di Crescenzi&Co che dichiara: "Il 2022 è stato un anno molto positivo, meglio anche del 2019. È normale riscontrare un po' di rallentamento, anzi credo che tutti siano un po' più guardinghi. Ci sono maggiori prospettive da aprile in poi".
Dal punto di vista dei partner l'andamento non si discosta molto da quanto detto finora, e a prender parola per primo è Luca Legnani di Papillon che dichiara: "La fotografia del mercato è quella che hanno descritto prima i colleghi. Chiedo alle agenzie di mettersi nei nostri panni e credo di poter parlare anche per gli altri partner, nel dire dire che ci arrivano delle richieste di eventi anche molto importanti dieci giorni prima della loro messa in scena. Poi per i numeri siamo tutti abbastanza felici. Il convegno di Federcongressi&eventi ha evidenziato un mercato che probabilmente ha visto il 2022 per alcuni performare a +130/140% rispetto al 2019 e chi non li ha raggiunti ha comunque ottenuto il 90/95%".
Paola Morello, di STS Communication, conferma e aggiunge: "Ci sono grandi bei progetti su cui ci si sta attivando ma tutti hanno tempistiche non chiare. Con JustPeople stiamo cercando di fare un'avventura insieme, ma partendo anche solo dall'occupazione del suolo pubblico si parla di tempi tecnici lunghi e le cui risposte arriveranno solo un mese prima dell'evento".
"Stiamo lavorando bene nel nostro core business, che rimane sempre quello delle risorse umane per gli eventi. Stiamo seguendo il Salone del Mobile, ci stiamo lavorando già da novembre - così Cristina Viganotti, NextEvents - È un momento molto positivo anche lato segreterie organizzative, anche se vengono attivate a due o addirittura un mese dall'evento. Tutto ciò comporta problemi organizzativi, ma in generale stiamo cercando di accontentare un po' tutti. C'è un po' di incertezza ma il trend è positivo fino ad aprile e maggio. Riguardo settembre e ottobre non c'è ancora assolutamente niente".
Per Modo Srl il primo trimestre 2023 si è concluso nell'ambito fieristico con un +60% rispetto al 2022 e lato allestimenti eventi in linea con lo scorso anno. A comunicarlo Giovanni Conrotto che aggiunge, in merito alle scarse tempistiche con cui si lavoro oggi: "Ci hanno insegnato che la sostenibilità è anche sociale, e arrivare all'ultimo vuol dire dimenticarsi dell'aspetto sociale di migliaia di persone. Ovviamente non me la prendo con le agenzie, è tutta una catena che nasce dall'alto".
A concludere il giro di microfono è Roberto Sorace di ArteEvento: "Il 2022 è ripartito a maggio e abbiamo realizzato l'80% rispetto al 2019. Nel 2023 siamo partiti un po' a rilento, ma su marzo stiamo recuperando. Il primo trimestre lo chiudiamo in linea con il 2019, abbiamo avuto un colpo di coda proprio in questi ultimi giorni. In prospettiva si arriva sempre sotto data, sempre con un mese o tre settimane per programmare un evento e a volte si parla di manifestazioni molto importanti. Lavorare di notte è la tendenza e la costante".
Durante la riunione sono saliti sul palco anche Barbara Bonori di Eventosostenibile.com e Paolo Vigano di Rete Clima, partner tecnico scientifico, per parlare della Certificazione ISO 120121 e in generale del tema della sostenibilità, parola chiave identificata dalle aziende per il 2023.
Sulla sostenibilità interviene Giovanni Conrotto di Modo Srl dichiarando che: "non è tanto nel materiale che si va a scegliere, ma quanto l'utilizzo che si fa di quel materiale. Tanti produttori si stanno muovendo nell'ambito degli eventi per far tornare in vita i materiali attraverso il riutilizzo. Per esempio noi da un paio di anni abbiamo un accordo con l'Associazione di Torino chiamata Sermig, alla quale doniamo oggetti che a noi non servono più e che poi riempiono le case di persone in difficoltà".
A concludere il discorso è Isabella Maggi, di Gattinoni Group, che aggiunge: "Anche noi stiamo seguendo il percorso da ottobre per la certificazione e noto che ci sono molti clienti interessati alla parte della sostenibilità. Nonostante ciò ritengo che non sia un tema semplice perché non siamo in grado di controllare tutti gli step della filiera, a partire dal catering, dalla location, anche dai gadget che sembrano una banalità, ma bisogna sapere dove vengono prodotti. Noi oggi non diciamo di essere sostenibili e di fare eventi sostenibili, ma stiamo parlando di carbon neutrality, quindi cerchiamo di dare qualcosa all'ambiente in cambio di ciò che produciamo come CO2".
Prima dei saluti Salvatore Sagone ha raccolto i suggerimenti dei partecipanti riguardo la scelta delle categorie per le premiazioni del Bea Italia e del Bea World durante la Live Communication Week 2023.
Lorenzo Rocca