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Riapertura anticipata al 15 giugno per le fiere. Convegni e congressi dovranno attendere il 1°luglio

Queste le regole del nuovo decreto Draghi approvato dal governo e in vigore da lunedì 26 aprile. Una disparità di trattamento per i diversi ambiti della event indutry che investe anche gli eventi aziendali e privati (matrimoni), nuovamente dimenticati dalle istituzioni.

Il governo ha approvato il nuovo decreto, in vigore fino al 31 luglio, che stabilisce le date delle riaperture da lunedì 26 aprile.

Buona notizia per le fiere, la cui data di ripartenza è stata anticipata al 15 giugno, in zona gialla, con organizzazione consentita nei giorni precedenti purché non ci sia il pubblico. Chi arriva dall’estero deve rispettare gli obblighi della quarantena: 5 giorni se si proviene da un Paese dell’Ue, 14 giorni da un Paese extra Ue.

Un provvedimento questo che, con grande disappunto della filiera della event industry, non riguarda il comparto dei convegni e dei congressi, per i quali bisognerà attendere il 1° luglio, sempre in zona gialla, applicando le linee guida approvate dal Comitato tecnico scientifico. 

Una disparità di trattamento che investe anche gli eventi aziendali e privati (matrimoni), nuovamente dimenticati dalle istituzioni.

Dal 1° luglio sono aperti anche i parchi tematici e di divertimento 

Dal 26 aprile, in zona gialla, riaprono anche teatri, sale da concerto, cinema, live-club e altri locali o spazi anche all’aperto. Si potrà stare soltanto seduti e i posti devono essere prenotati. È obbligatoria la distanza di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale. 

La capienza non può essere superiore al 50 % di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 1.000 per gli spettacoli all’aperto e a 500 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala.

Dal 26 aprileri aprono anche i musei, le mostre e i parchi archeologici ma nel fine settimana si può andare solo su prenotazione.