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La parità di genere è indispensabile in un’era di cambiamento: per far crescere la leadership femminile, anche nella live communication, servono formazione, supporto e condivisione

Un panel di esperte professioniste della event industry ha animato il secondo Bea World Experience Webinar, dedicato alla leadership femminile in un mondo in evoluzione come quello della live communication. Angeles Moreno (the Creative dots), Tata Burduli (Georgian Football Federation), Stephanie Dubois (SAP), Stefanie Winter (Siemens), Ulrike Tondorf (Bayer), hanno discusso le difficoltà e gli ostacoli che ancora frenano la piena parità di genere nel mondo del lavoro a causa dei pregiudizi, consci o inconsci, che spesso impediscono alle donne di accedere a posizioni di top management.

Esiste o meno di un modello di 'leadership femminile' nella società contemporanea? Quanto dipende dalla cultura e dalla storia di ogni singolo paese? E quanto conta invece la cultura interna di ogni azienda nel dare alle donne reali e concrete possibilità di crescita professionale e personale?

A parlare di questi temi in live streaming è stato un prestigioso panel di esperte mondiali di Live Communication che si è confrontato nel Bea World Experience webinar dal titolo "Female leadership in an evolving world". Protagoniste dell'incontro, moderato da Hans Etman, proprietario / moderatore / trainer, Master in Moderation: Tata Burduli (Georgian Football Federation), Stephanie Dubois (SAP), Angeles Moreno (the Creative dots), Ulrike Tondorf (Bayer), Stefanie Winter (Siemens).

Il primo segnale importante, è stato ricordato, è che nel settore del marketing la rappresentanza femminile sta lentamente ma inesorabilmente aumentando, in particolare in quello della Live Communication, dove molte donne hanno già assunto posizioni di vertice. Ma nonostante ciò, le partecipanti al webinar hanno concordato che in questo particolare momento è necessario spingere sull'acceleratore per un riconoscimento ancora maggiore del ruolo femminile, lavorando prima di tutto sul piano della formazione.

Si dice che anche quando assumono ruoli dirigenziali le donne restino comunque frenate e difficilmente riescano a superare il livello del cosiddetto 'middle management': quanto è vero e quali sono le soluzioni per rompere questa barriera 'invisibile'?

“È una questione di percezione – ha risposto Stephanie Dubois, Event Director, SAP – che vede nelle qualità femminili l’ideale per queste posizioni ‘di mezzo’ anziché per il top. Ma il problema è forse proprio nel concetto stesso di 'leadership femminile': perché le caratteristiche e le qualità di un potenziale leader non vanno necessariamente attribuite al genere maschile o femminile e non sono mutualmente esclusive”.

Secondo Tata Burduli, Brand Director della Georgian Football Federation, la cui esperienza è in un mondo prettamente maschile come quello del calcio, nel quale deve confermare di anno in anno il proprio talento e la propria capacità di leadership, un altro problema è lo scarso supporto che le donne in carriera mostrano verso le altre donne: “Dovremmo noi per prime aiutare la formazione delle nostre colleghe, sostenerle e promuoverle quando lo meritano. Ma questo oggi non sempre accade”.

“Il talento non ha genere – ribadisce Angeles Moreno, Founder, the Creative dots –, e sono d’accordo che le donne sono spesso molto critiche dell’ambizione delle altre donne, mentre dovremmo piuttosto nutrirla e farla crescere”.

Secondo le panelist, l’introduzione di ‘quote’ obbligatorie potrebbe aiutare la crescita della leadership femminile non dovrebbe essere considerata come la via più corretta – perché l’equilibrio andrebbe ricercato in primis nella propria vita quotidiana e anche nel privato – ma potrebbe rivelarsi indispensabile per accelerare il processo di cambiamento sociale necessario.

Formazione, supporto, condivisione, fiducia ed ‘empowerment’, hanno concordato le paneliste, sono le sfide che le attuali donne manager devono affrontare, nella massima trasparenza, per far crescere la prossima generazione e dar loro il background e gli strumenti necessari per essere prese in maggior considerazione e diventare più forti.

Come testimonia Stefanie Winter, Event Director, Siemens, “All’interno delle grandi aziende esistono già numerose iniziative per modificare i comportamenti e gli atteggiamenti frutto di pregiudizi consci o inconsci. Ciò che vorrei vedere di più sono donne leader capaci di trasformarsi in veri modelli di comportamento per tutte le altre donne. Solo così arriveremo ad avere una vera e propria uguaglianza di genere”.

Fondamentale anche il tema della remunerazione: “Nella mia società – dichiara Angeles Moreno – remuneriamo il talento, il lavoro che le persone fanno, la qualità e il valore che aggiungono, indipendentemente dal genere. Per questo posso dire che da noi non esiste alcun ‘salary gap’ fra uomini e donne”.

“La qualità del lavoro – concorda Ulrike Tondorf, Head of Live & Experience Branding, Bayer – è ciò che conta. Il mio consiglio è quello di cercare di essere più ‘diversi’ possibile in tutto ciò che facciamo, non solo perché uomini o donne, identificando quali sono i nostri pregiudizi, prendendone coscienza e superandoli distribuendo equamente responsabilità e ricompense”.

In conclusione, dopo aver ascoltato le voci di 5 indiscutibili leader femminili, non si può che essere d’accordo con Sjoerd Weikamp, fondatore del sito EventBranche.nl e speaker internazionale in tema di Live Communication, che sulla pagina Facebook del webinar ha commentato: “La industry degli eventi è, sarà ed è sempre stata guidata dalle donne, anche se gli uomini continuano a essere leader sulla carta come Ceo o Direttori. Forse è perché in geneale le donne riescono da anni a mantenere un migliore equilibrio fra vita lavorativa e familiare… mentre gli uomini farebbero qualsiasi cosa per una carica. Ma oggi i leader non sono quelli che lavorano per più ore o che urlano più forte. I ‘nuovi’ leader sono motivatori, team builder e visionari. Caratteristiche che di per sé non appartengono a un genere… anche se ad avere quel tipo di qualità personali le donne vinceranno sempre sugli uomini”.

La registrazione integrale del webinar è disponibile a questo link

Tommaso Ridolfi