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La Sicilia è la prima regione in Italia a fare ripartire i congressi. La data fissata dall'Ordinanza è quella dell’8 giugno

Federcongressi&eventi in un tweet si augura che "tutte le altre Regioni seguano il suo esempio virtuoso e lungimirante”. Dalle schede tecniche allegate all'Ordinanza contenti le linee guida che assimilano l’attività convegnistica alle norme che regolano la formazione professionale, si può dedurre il numero di partecipanti consentiti: tra i 30 e i 50, mai più di 100.

“Le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli, con la presenza di pubblico - ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico e fieristico - nonché ogni attività convegnistica o congressuale, in luogo pubblico o aperto al pubblico, sono autorizzate a partire dall'8 giugno 2020, fermo il monitoraggio delle attuali condizioni epidemiologiche dell’Isola”. Questo quanto si legge nell'articolo 9 dell’ordinanza del 2 giugno con cui la Sicilia fa ripartire i congressi dopo l'emergenza sanitaria da Coronavirus, prima regione d'Italia a farlo.

Federcongressi&eventi in un tweet si augura che "tutte le altre Regioni seguano il suo esempio virtuoso e lungimirante”.

Nell’Ordinanza del 2 giugno si legge anche che: “Sono autorizzate dalla data di entrata in vigore della presente Ordinanza le manifestazioni che possano svolgersi con il pubblico distanziato e “in forma statica”, così come espressamente disposto dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020. In ogni caso, l’autorità di Pubblica sicurezza, ove necessaria la relativa autorizzazione, deve indicare il numero dei partecipanti autorizzati a intervenire alla pubblica manifestazione, in rapporto proporzionale con gli spazi dedicati, tenuto conto della distanza interpersonale non inferiore ad un metro tra ogni soggetto e dell’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale”. 

Leggendo il testo dell'Ordinanza non è chiaro invece il numero massimo di partecipanti consentiti.

L’ordinanza rimanda alle schede tecniche allegate contenti le linee guida che, per quanto riguarda l’attività convegnistica possono essere assimilate alle misure descritte in riferimento alla formazione professionale. Da ciò si può dedurre che il numero dei partecipanti sia tra i 30 e i 50, mai più di 100.