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Le regioni italiane uniscono le forze per una strategia di promozione turistica comune in collaborazione con Enit. Nasce viaggio.italia.it

Frutto di un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la Commissione Politiche per il Turismo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con ENIT, prende vita il progetto “Scopri l’Italia che non sapevi”

“Scopri l’Italia che non sapevi” è il nuovo progetto di promozione turistica facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2020 del Ministero del Turismo e che ha come tematiche centrali i borghi e i paesaggi italiani, il turismo lento e quello attivo

Dopo il lancio ora il progetto entra nel vivo con la nascita del portale viaggio.italia.it , il punto di partenza per scoprire un’Italia inaspettata, che si compone di diverse sezioni quali “i borghi”, “i paesaggi”, “i cammini” e “i sapori”.         

Materiale testuale, fotografico e video si trova in ogni sezione per catturare l’attenzione dell’utente, colui potrà programmare ancor meglio il proprio itinerario attraverso “la mappa interattiva”, quello strumento che si appresta a essere di facile fruibilità anche da mobile. Ma all’interno del sito - online dal 24 giugno - presto ci sarà spazio anche per il “turismo attivo” e per numerose “esperienze” vissute e realizzate in prima persona da digital creator internazionali.          

Anche i canali social daranno il proprio contributo per la promozione dei territori. #viaggioitaliano è l’hasthag e @viaggio.italia.it è invece il nome scelto per le pagine facebook e instagram. Tanti contenuti, alcuni inediti, gestiti da una vera e propria redazione creata appositamente. E infine una playlist con 7 video creati ad hoc, con il materiale fornito da ciascuna regione che ha scelto una delle tre area tematiche come rappresentativa e che si possono ammirare sul canale youtube di Enit. Ogni video racchiude il racconto di 3 regioni, attraverso esempi, luoghi e peculiarità specifici, con l’obiettivo di generare awareness sulla “meta Italia”. sui borghi, sul turismo lento e su quello attivo, in tutte le regioni italiane.

Per far conoscere “Scopri l’Italia che non sapevi” è stata realizzata una campagna adv coordinata dalle Regioni insieme alle Agenzie di riferimento – APT Servizi Emilia-Romagna, Sviluppumbria S.p.A., Fondazione Marche Cultura - ideata da Dilemma con la strategia media di The Gate Communication che si sviluppa su mix articolato di mezzi tra web, stampa e radio, on air dal 27 giugno.  

La campagna nasce da un insight molto semplice: l’Italia è un paese così ricco di cose eccezionali, che è impossibile conoscerle tutte. Non per uno straniero e nemmeno per noi italiani. Che si tratti di luoghi, di enogastronomia o di attività, il nostro Paese è infatti tutto da scoprire. Anche per i più esperti. Non solo i monumenti, le città d’arte e le mete turistiche più famose. Questa campagna vuole promuovere le piccole meraviglie che rendono l’Italia un posto unico.

Da qui il concept “Scopri l’Italia che non sapevi”.Una Call-To-Action con una piccola “licenza poetica” per catturare l’attenzione e sottolineare quanto ogni regione italiana abbia ancora meraviglie sconosciute. Lo storytelling della campagna è altrettanto immediato: un gancio iniziale con una domanda diretta (“Lo sapevi che…?") e diversi esempi dell’incredibile offerta turistica italiana. “Se l’obiettivo era quello di creare awareness sull’Italia dei borghi, del turismo lento e di quello attivo, quale miglior scelta che rendere l’offerta stessa protagonista.” dichiara Alberto Pascazio, direttore creativo di Dilemma. “L’idea, alla fine, è quella di trasformare la poca notorietà di alcune proposte del turismo italiano da punto di debolezza a punto di forza”.

“Scopri l’Italia che non sapevi” è una strategia di promozione comune delle Regioni Italiane frutto di un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la Commissione Politiche per il Turismo della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con ENIT. Un progetto che vede il coinvolgimento in qualità di capofila delle Regioni Emilia-Romagna, Umbria e Marche ognuna per la valorizzazione di una tematica specifica, con l’Abruzzo responsabile degli aspetti legati all’interoperabilità e poi la stretta sinergia di tutte quante le altre regioni.