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Sabato 20 giugno riaprono i Parchi Divertimento. Ira (Leolandia): "Daremo il nostro contributo alla ripresa dell'Italia, anche in termini di occupazione e di indotto”

Il comparto raggruppa oltre 230 realtà in Italia tra parchi a tema (come Leolandia e Mirabilandia), parchi faunistici (come l’Acquario di Genova e Zoom Torino), parchi acquatici (come Aquafan Riccione e Caribe Bay) e parchi avventura per un totale di 25.000 posti di lavoro e ricavi per 450 milioni di euro nel 2019, cifre che salgono rispettivamente a 60.000 occupati e 2 miliardi di euro di ricavi considerando l’indotto composto da hotel, ristorazione, merchandising, manutenzione e simili.

Non sarà un’estate senza parchi divertimento. Sabato 20 giugno è la data in cui apriranno molti parchi a tema in Italia, tra cui GardalandLeolandiaUna riapertura quella dei parchi divertimento, che nonostante gli enormi flussi di persone che vi transitano (20 milioni di italiani nel 2019) desta inspiegabilmente meno preoccupazione sul fronte della diffusione del contagio rispetto agli eventi per i quali le riaperture risultano più complicate (leggi news). 

Il via libera ufficiale era arrivato insieme alle “Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive” pubblicate il 22/05/2020 dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. Nel documento è inserito un capitolo espressamente dedicato ai “Parchi Tematici e di Divertimento”, nel quale vengono recepiti alcuni dei protocolli presentati nelle ultime settimane dall’Associazione Parchi Permanenti Italiani, elaborati sulla base delle indicazioni emanate da IAAPA, organizzazione internazionale che rappresenta il comparto a livello mondiale. 

“La nostra riapertura – dichiara Giuseppe Ira (in foto), presidente di Leolandia e dell'Associazione Parchi Permanenti Italiani – è un importante passo verso il ritorno alla normalità: giovani e bambini sono stati tra le fasce più penalizzate e oggi hanno il diritto di divertirsi in totale sicurezza. Insieme all’Associazione Parchi Permanenti Italiani e a IAAPA, organizzazione che rappresenta il nostro comparto a livello mondiale, abbiamo sviluppato delle regole molto precise, che rispetteremo scrupolosamente a tutela degli ospiti e del personale. Ringrazio le istituzioni che ci hanno supportato a livello nazionale e locale, con particolare riferimento alle iniziative intraprese dal Consiglio Comunale di Capriate San Gervasio, appoggiate da tutte le forze politiche. Un ringraziamento particolare va anche ad alcuni istituti di credito territoriali, le BCC di Bergamo, di Milano e l’Orobica, che ci sono vicine in questo momento complesso. Non sarà una stagione facile, ma siamo pronti a dare il nostro contributo alla ripresa, anche in termini di occupazione e di indotto”.

Tante le misure di sicurezza adottate. Per Leolandia ad esempio per evitare ogni possibile forma di assembramento e garantire il rispetto delle distanze di sicurezza, l’ingresso sarà contingentato, anche attraverso l’adozione di sistemi di prenotazione online, che permetteranno di individuare i giorni e gli orari con minore affluenza. In questo modo sarà lasciato ampio spazio ad ogni nucleo famigliare e si limiteranno le code, per una visita ancora più appagante. Distanziamento garantito, ma senza separare mai i piccoli da mamma e papà, anche sulle attrazioni che, come tutti gli altri luoghi del parco, saranno igienizzate su base regolare. Una squadra di steward dagli occhi sempre sorridenti sarà a disposizione dei visitatori per spiegare le nuove “regole del gioco” e garantire la massima tranquillità, anche per l’accesso ai negozi e ai ristoranti, nei quali saranno allestiti ampi dehor.

"Le decisioni in merito alle date spettano alle regioni e, in subordine, ai singoli parchi, per questo le strutture non riapriranno tutte alla stessa data: alcuni parchi faunistici, ad esempio, sono già aperti. In generale, però, è prevedibile che entro la seconda metà di giugno buona parte dei parchi sarà operativa. Certo non sarà una stagione facile  molte aziende del comparto sono in crisi di liquidità a causa del mancato rientro degli investimenti sostenuti nel corso dell’inverno per aggiornare l’offerta con nuove attrazioni e aree tematiche. Investimenti a cui ha immediatamente fatto seguito il lockdown. E’ molto delicata anche la situazione dei parchi acquatici, che, oltre allo scarso preavviso per i lavori propedeutici alla riapertura, subiscono lo svantaggio di poter contare su una stagione di durata limitata. Per noi non è prevista nessuna forma di finanziamento di quelle riservate al turismo e allo spettacolo, inoltre la perdurante assenza di tutela civile e penale per le banche che erogano prestiti superiori a 25.000 euro rallenta il processo di valutazione del merito di credito, specie nei confronti di aziende capital intensive come le nostre” conclude Ira .

Il comparto raggruppa oltre 230 realtà in Italia tra parchi a tema (come Leolandia e Mirabilandia), parchi faunistici (come l’Acquario di Genova e Zoom Torino), parchi acquatici (come Aquafan Riccione e Caribe Bay) e parchi avventura per un totale di 25.000 posti di lavoro (10.000 fissi e 15.000 stagionali) e ricavi per 450 milioni di euro nel 2019, cifre che salgono rispettivamente a 60.000 occupati e 2 miliardi di euro di ricavi considerando l’indotto composto da hotel, ristorazione, merchandising, manutenzione e simili.

Nel 2019 i parchi della Penisola hanno totalizzato oltre 20 milioni di visitatori provenienti dall’Italia, a cui si sommano 1,5 milioni di stranieri, per un totale di 1,1 milioni di pernottamenti in hotel, segno che il comparto sta assumendo un ruolo sempre più rilevante nella composizione dell’offerta turistica del nostro Paese.