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Parchi Permanenti Italiani: nel 2023 più visitatori, stimati in 22 milioni italiani e 1,7 stranieri. Il giro d'affari si avvicina ai 2 miliardi di euro e per il 2024 è prevista una nuova crescita

Il 2023 è stato un anno positivo per il settore, tornato a performare. Il comparto registra circa 30mila occupati diretti tra dipendenti a tempo indeterminato e stagionali e attrae ogni anno tantissime persone

Il 2023 e la stagione appena iniziata premiano i 200 parchi tematici, acquatici e faunistici e gli oltre 250 parchi avventura italiani che vantano un giro d’affari a nove zeri. "Dalla sola biglietteria, nel loro complesso, i parchi tematici, acquatici, avventura, zoo e acquari, ricavano circa 300 milioni di euro, a cui si somma la spesa realizzata dai clienti all’interno dei parchi, per un totale di circa 450 milioni di euro, che con l’indotto si avvicina ai 2 miliardi di euro" dice all’AdnKronos Maurizio Crisanti, segretario nazionale associazione Parchi Permanenti Italiani.

I parchi hanno un effetto rilevante su tutta la filiera turistica e tramite le agenzie di viaggio interne commercializzano oltre un milione di pernottamenti con la formula parco + hotel. A questi si aggiungono le prenotazioni, quantificabili nell’ordine di diversi milioni, effettuate direttamente dai visitatori.

"Il 2023 è stato un anno positivo - spiega Crisanti - dopo un 2022 che ha segnato la ripresa del settore, non solo rispetto al complesso biennio 2020/2021 ma anche rispetto al 2019, registrando un bel +10,9%, dato eccezionale nell’ambito dell’industria turistica. I numeri definitivi sul 2023 non sono ancora stati diffusi da Siae ma si prevede che registreranno un ulteriore, seppur lieve, incremento rispetto all’anno precedente”. L'intero comparto registra circa 30mila occupati diretti tra dipendenti a tempo indeterminato e stagionali e attrae ogni anno milioni di persone. Nel 2023, la stima di visitatori stranieri è di circa 1,7 milioni a fronte di circa 22 milioni di italiani, mentre in alcune strutture del Veneto, la presenza di turisti stranieri può raggiungere il 50 per cento rispetto agli ospiti italiani.

Per il 2024 si prevede una crescita ulteriore, trainata dai 400 milioni di euro di investimenti in nuove attrazioni e ampliamenti, che il comparto ha in programma nel triennio 2024/27.

Inflazione e maltempo non sembrano pesare fortemente sull’apertura di stagione. “La stagione si è avviata nelle scorse settimane ed ancora è difficile fare una valutazione - evidenzia Crisanti - certamente il maltempo sta condizionando alcune giornate ma l’attività dei parchi è soggetta ad una forte stagionalità, quindi sarà l’andamento dei prossimi mesi estivi a determinare i fatturati dell’anno. Quanto ai prezzi, negli ultimi anni l’aumento si è attestato intorno al 4/5%, quindi ben al di sotto rispetto all’andamento dell’inflazione e a quelli praticati dal comparto turistico”. A differenza di altre categorie, come i trasporti e gli alloggi, i parchi divertimento non hanno aumentato eccessivamente i prezzi, "perché fronteggiano una domanda molto elastica e perderebbero immediatamente la loro popolarità" sottolinea Crisanti". Al contrario, "sono cresciute le presenze dei clienti italiani disincentivati dai costi sempre più elevati delle vacanze, hanno scelto di restare a casa e trascorrere qualche giorno in più nei parchi”.

In Italia i parchi attraggono visitatori da Nord a Sud, con le regioni “più densamente abitate e più turistiche” che “sono anche le più attrattive per gli investitori” spiega Luciano Pareschi (in foto), presidente associazione Parchi Permanenti Italiani, “perché un parco di divertimento necessita di numeri elevati per diventare profittevole”. Non sorprende che il primo gradino del podio sia saldamente in mano al Veneto. “I dati Siae del 2019 – ricorda Pareschi - indicano che la Regione è la prima in Italia per visitatori con 4,5 milioni di biglietti e 157 milioni di euro di fatturato che, aggiungendo l’indotto, arrivano a un valore complessivo di circa 500 milioni di euro. Si stima che la sponda del basso lago di Garda rappresenti i due terzi dei dati, pari a circa 3 milioni di visitatori e 100 milioni di fatturato. Seguono Emilia Romagna, Lombardia e Lazio”.

I complessi principali hanno l’appeal necessario per richiamare tanto gli italiani su scala nazionale quanto gli stranieri. I più appassionati di parchi divertimento, fa notare Pareschi, si confermano i tedeschi, seguiti dai turisti provenienti da centro Europa, Usa ed Emirati Arabi Uniti. “Questi ultimi considerano i parchi divertimento un elemento imprescindibile della vacanza in Italia, al pari dello shopping e del food. Poi ci sono le famiglie svizzere e francesi che apprezzano la possibilità di alternare le loro vacanze balneari o culturali nel Belpaese con una o più giornate nei parchi”.

A livello di trend, la maggior parte degli investimenti quest’anno sarà concentrata sul miglioramento dell’esperienza degli ospiti all’interno del parco. “Ai grandi investimenti per l’acquisto di attrazioni spettacolari, nelle strutture che offrono un prodotto già maturo si preferiscono interventi volti a implementare soluzioni ad elevato valore aggiunto - rimarca Crisanti - con l’obiettivo di migliorare la qualità del tempo trascorso nel parco e rendere memorabili le giornate dei visitatori. Si presta quindi molta attenzione a particolari come la facilità di parcheggio, le opzioni per il pagamento dei servizi ancillari, la fruizione del food & beverage, i tempi di attesa alle attrazioni e la gradevolezza del contesto”.