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Report Deloitte sul valore anche immateriale del brand Giffoni Film Festival: arriva a 71 milioni di euro
Giffoni ha un brand che vale 71 milioni: la stima emerge da un report a cura di Deloitte che è stato presentato in occasione della chiusura di #Giffoni54.
Lo studio di Deloitte è partito concentrandosi sul valore economico del marchio calcolato col metodo Relief from Royalty e qui la stima arrivava a quota 7 milioni. Quindi il perimetro è stato allargato alla cosiddetta brand awareness, così da leggere l’impatto economico associabile alla visibilità mediatica del marchio, sulla base dell’esposizione sui canali web, social, televisione, radio e stampa. E siamo a quota 45 milioni. L’ultimo passo è stato considerare il “valore sociale” del marchio, ossia l’impatto economico prodotto nelle località ospitanti il Giffoni Film Festival, attribuibile direttamente al brand Giffoni lungo tutto l’arco dell’anno: ed ecco arrivare a quota 71 milioni di euro.
Alla presentazione dello studio hanno partecipato Davide Russo, responsabile delle relazioni istituzionali di Giffoni, Marco Cesaro, responsabile del dipartimento Progetti Speciali di Giffoni, Francesco Checcacci e Andrea Romani che si sono occupati dello studio per Deloitte, e Claudio Gubitosi, fondatore di Giffoni.
“Chi siamo dopo 54 anni di storia? Cos’ è un brand? Come arriva ad avere un valore economico? – questi gli interrogativi che si pone Gubitosi – Oggi abbiamo modo di scoprirlo e di comprendere meglio il nostro percorso quello che ci ha portato ad agire per sottrazione fino ad arrivare al solo Giffoni che dice tutto, che esprime tutto il nostro universo”.
“E’ da tempo – ha aggiunto Gubitosi – che mi chiedevo quale potesse essere il nostro valore economico e ci siamo rivolti da una delle più importanti società di consulenza, Deloitte, con cui abbiamo un rapporto di collaborazione ormai consolidato”.
Deloitte ha ricostruito la storia di Giffoni attraverso l’analisi dei bilanci e la consultazione di una serie di documenti. Fino ad una survey alla quale in due settimane hanno risposto ben 4mila persone.
“A dicembre – ha detto ancora Gubitosi – abbiamo avuto la certificazione del Nuvap, organismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, rispetto alla qualità dell’investimento che a Giffoni è stato messo in campo per la cultura. Ora ci sono questi dati importantissimi Abbiamo dimostrato come a Giffoni ci sia la quantità e la qualità delle azioni, la ricaduta economica, il rapporto con il territorio, con tutta l’area dei Picentini ed il riverbero nazionale che abbiamo oltre a tutta l’attività di comunicazione che negli ultimi anni ha raggiunto livelli vertiginosi”.
Per Deloitte una sfida. Lo dice chiaramente Checcacci: “Era una cosa diversa – ha dichiarato – rispetto che stimare un normale bene di consumo. Qui si trattava di misurare anche ciò che Giffoni è riuscito a costruire grazie alla lungimiranza e alla sua capacità di visione. Abbiamo accettato la sfida e abbiamo iniziato a studiarne la storia. Una storia che è esplosa negli ultimi venti anni”.
In chiusura il fondatore Gubitosi: “Questi numeri diventeranno il percorso di un nuovo Giffoni che ci aspetta”. Il valore del brand diventa così traccia per il futuro".