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Studio Ghiretti 2001- 2006: crescere con lo sport

Studio Ghiretti ha festeggiato ieri a Milano al Kasta Gallery la chiusura del 2006, presentando il bilancio di attività.

Per l’anno appena trascorso lo studio, specializzato in marketing e comunicazione dello sport, ha registrato un fatturato vicino ai 4 milioni di euro, con un incremento di circa il 40% rispetto al 2005. Il fatturato è stato in crescita dall’anno di fondazione.

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Studio Ghiretti
, nato nel 2001 dall’unione di un gruppo di professionisti provenienti da ambiti sportivi diversi, oggi conta oltre 30 collaboratori e si posiziona come struttura di advisoring capace di supportare le diverse realtà attive nel mondo dello sport (sportmakers, aziende ed enti pubblici). “Crediamo fortemente nel nostro lavoro - afferma Roberto Ghiretti (nella foto) -  e vogliamo essere sempre di più il punto di riferimento per chi vuole rapportarsi con lo sport, per chi vuole identificarsi e sviluppare le proprie strategie di marketing e comunicazione nello sport e  per chi concepisce lo sport in modo etico e sano”.

La mission dello Studio si fonda sul trasmettere un concetto di sport come espressione di valore e cultura. “Oggi ci sentiamo strutturati per rispondere alle diverse esigenze degli interlocutori più vari; ciò che ci caratterizza  è la possibilità di mettere a disposizione un lavoro di consulenza completo: dalla creazione di un intero progetto al singolo applicativo sul campo”.

Durante la festa, svolta al Kasta Gallery, gli ospiti, tra cui Antonio Matarrese, presidente della Lega Calcio, Francesco Franchi, membro del board di FIVB, Matteo Dore, direttore di Sportweek ed Alex Bellini, il navigatore solitario che ha attraversato l’Atlantico a bordo di una barca a remi, sono stati condotti attraverso la mostra fotografica “E-Motion” di David Burnett. A seguire Roberto Ghiretti ha introdotto alcuni nuovi progetti per il 2007 tra cui la nascita del centro studi, una nuova area deputata alla ricerca ed elaborazione di dati in materia di sport.

È stato poi annunciato il trasferimento in un nuovo spazio di oltre 600 mq in Parma. “Questa area alla fine del secolo scorso era un insediamento artigianale. Qui si fabbricavano armadi e questo per noi non è solo un dato storico ma anche un importante elemento simbolico: dalla fabbrica vera e propria dove l’artigiano costruiva, alla fabbrica dei progetti e delle idee per aiutare lo sport a crescere”.