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Dal rebranding alla nascita di Migma, il nuovo corso di Tembo al centro dell'evento nell'ostello di design Combo a Torino

Una serata che ha coinvolto, in un clima festoso e informale, tutti i compagni di viaggio dell’agenzia torinese che segna una nuova tappa del suo cammino d’impresa.

Lo scorso martedì 27 settembre, nella cornice del nuovo ostello di design Combo a Torino, si è svolta una grande serata di festa, puntellata da tanti annunci di molte novità.

La serata si è aperta con il talk “Your kids journey”, organizzato all’interno del palinsesto dei Graphic Days®, il festival internazionale di visual design nato a Torino dal 2016 dall’idea dell’associazione Print Club Torino e dell’agenzia Quattrolinee. Con il suo evento, Tembo ha voluto esplorare il rapporto tra nativi digitali e tecnologia, aprendo nuovi quesiti nella platea di designer e addetti ai lavori rispetto a un tema così sensibile e importante al giorno d’oggi. Tra i professionisti coinvolti nel dibattito ricordiamo Valentina Marsaglia, Digital Communication Strategist, Francesca Tabasso, Illustratrice & Character Designer, Claudia Selis, educatrice e pedagogista, Giada Francia, Editor di White Star Kids per National Geographic e Michela D’Urso, UX/UI Designer.

BE WATER, MY FRIEND.

Dopo un momento di convivialità per gli ospiti - colleghi, clienti o semplici amici -, ecco il primo annuncio: accompagnato dalla famosa citazione di Bruce Lee “Be water my friend”, Tembo cambia forma e diventa flusso. Nel corso dei suoi anni di attività Tembo, Branded Commerce Company associata UNA - Aziende della Comunicazione Unite, si è infatti dimostrata non solo un’azienda solida, concreta e affidabile, ma anche una realtà fluida e multiforme, in grado di adattarsi con successo alle mutevoli esigenze del mercato. Un concetto, questo, che ha ispirato il rebranding e ha portato alla creazione di un nuovo logo e una nuova visual identity

«Ci siamo guardati dentro e abbiamo cercato di raccontarci nel modo più naturale e vero possibile» afferma Michele Cornetto, CEO e Founder, e aggiunge: «La capacità di essere fluidi è un valore. In un'epoca di cigni neri come quella che stiamo vivendo, l’importante è saper cambiare con grande velocità, ma rimanendo se stessi». Alessandro Scali, Creative Director di Tembo, racconta il concept dietro questo cambio di immagine: «La nuova visual identity si ispira all’acqua, un elemento che resta sempre se stesso, ma contemporaneamente si adatta al suo contenitore. Abbiamo tradotto l’idea del flow in forme astratte, organiche e in costante movimento per rappresentare il dinamismo, la natura liquida e in divenire della nostra agenzia».

La serata è stata un’occasione per ripercorrere la strada che ha portato Tembo a quello che di fatto non è un punto di arrivo, ma l’inizio di un nuovo viaggio. L’agenzia è nata nel 2005 con un deciso focus sulla creatività e la cultura di marca senza però tralasciare prodotti e piattaforme digitali; da subito si è poi avvicinata al mondo dell’eCommerce, posizionandosi, qualche anno più tardi, come la prima branded commerce company italiana.

La crescita dell’agenzia non si è basata su una strategia studiata a tavolino, ma ha assunto piuttosto le sembianze di un mosaico che si è composto tessera dopo tessera ed è arrivato, in poco più di quindici anni di vita, a un’identità definita e riconoscibile seppur pronta a ricombinarsi in nuove forme per adattarsi a scenari in continua evoluzione.

LE PERSONE, AL CENTRO.

Tembo è un’agenzia orgogliosamente indipendente e cresciuta in modo organico, aggiungendo una persona alla volta e costruendo il suo percorso puntando sul capitale umano e sulla combinazione dei talenti: sensibilità e competenze diverse che hanno trovato la loro sintesi in valori e obiettivi condivisi.

«Siamo sempre stati interessati non solo alle qualità professionali, ma a persone desiderose di abbracciare un percorso di vita, di unire le forze. La valorizzazione del capitale umano, per me e per tutte le persone di questo gruppo è un caposaldo», sostiene Cornetto, che aggiunge: «Non abbiamo mai creduto troppo ai ruoli e agli organigrammi. Vorrei che tutto il team avesse la consapevolezza che ognuno può essere leader in relazione a quelli che sono i propri centri di responsabilità. Quello delle organizzazioni fluide e diffuse è un tema di grande attualità. Abbiamo l’occasione di costruire un nuovo percorso, inclusivo per tutti, lavorando sulle persone, sulla competenza, sul talento, sulla voglia di rincorrere nuove sfide»

UN NUOVO MODO DI STARE INSIEME.

Il rebranding di Tembo, però, non è stata l’unica novità annunciata nel corso della serata. Durante l’evento è stata infatti presentata MIGMA, un modo inedito di unire le forze, il coronamento di un percorso di collaborazione fra persone, appunto.

Ispirandosi alle teorie del filosofo presocratico Anassagora, Migma è “la mescolanza degli elementi, il tutto in tutto”. In concreto, Migma è l’insieme di quattro agenzie, ognuna delle quali rappresenta uno dei quattro elementi naturali: Tembo/Acqua, Edit Web/Terra, Timbro/Fuoco e Uryel/Aria. Ma soprattutto, è l’unione delle persone che ne fanno parte, accomunate dalla stessa concezione di crescita e dalla voglia di fare impresa, oltre che dalla consapevolezza che insieme è più facile arrivare a obiettivi più alti.

Guardando ai servizi, Editweb è specializzata nella progettazione e nella realizzazione di prodotti e servizi informatici, Timbro in digital strategy, performance, marketing automation e lead generation, mentre Uryel ha come focus il search marketing, ricerca e analisi di mercato, SEO, campagne di brand protection e formazione. La sfida sarà mettere a fattor comune le quattro diversità, valori preziosi da preservare: è importante che tutte le sigle mantengano la propria identità, conservando le proprie peculiarità per distinguersi dagli altri player di mercato.

Conclude Michele Cornetto: «Oggi uniamo quattro elementi, ma il progetto potrebbe ampliarsi ad altre realtà, se troveremo le persone giuste. Questa per noi è una nuova partenza, un modo per dimostrare che davvero intorno al cliente puoi costruire un team multidisciplinare e valorizzare le diverse identità per trasformarle in un valore tangibile agli occhi di chi lavora con noi»