Industry

The Studio cambia volto e innova ulteriormente il suo assetto tecnologico per eventi in live streaming di ultima generazione

Ne abbiamo parliamo con Romain Sabella (in foto), Head of Events e partner Clonwerk, che in prima persona ha curato lo sviluppo del nuovo centro di produzione e la gestione di tutte le operations al suo interno.

A dieci mesi dalla sua inaugurazione il The Studio cambia volto e innova ulteriormente il suo assetto tecnologico. Le novità introdotte non alzano soltanto la qualità degli eventi in live streaming ma aprono le porte del The Studio alle produzioni pubblicitarie e cinematografiche, fino alla gestione di format tv

Ne parliamo con Romain Sabella, Head of Events e partner Clonwerk, che in prima persona ha curato lo sviluppo del nuovo centro di produzione e la gestione di tutte le operations al suo interno.

"Di fatto il The Studio è stata la risposta del mondo degli Eventi alla pandemia Covid-19 in Italia: dovevamo dare vita a un formato digitale, un nuovo modo di concepire e vivere gli eventi via streaming, ma in realtà già in fase di costruzione ci siamo resi conto che le potenzialità erano enormi. Siamo partiti dall’idea degli eventi digitali, ma poi abbiamo detto: perché non fare anche trasmissioni tv? Perché non allargare a spot pubblicitari o a riprese più cinematografiche? Dopotutto lo studio era già dotato di collegamenti per lo streaming con tutta la tecnologia necessaria, luci, un grande ledwall, un grande limbo verde, un impianto di ripresa video-traccato etc. Ci è bastato mettere a frutto le esperienze di questi primi mesi per capire quale fosse la giusta strada da percorrere" ha spiegato Sabella

La principale modifica riguarda la configurazione del sistema Virtual Show Chiunque abbia visitato il The Studio negli scorsi mesi avrà notato che l’originario set a forma cubica, già discretamente ampio, è stato sostituito con un’enorme set up scenico composto da un unico ledwall che occupa gran parte dello studio.

THE STUDIO LED + CAMERE

"Siamo partiti da un set up cubico - 3 lati di un cubo 5x5 mt. –  ispirato agli esperimenti che stavamo facendo sull’extended reality, che noi chiamiamo Virtual Show. Il nostro cubo aveva molti aspetti positivi ma abbiamo visto che in alcune produzioni, soprattutto quelle più cinematografiche come The Mandalorian, si preferiva un grande led leggermente curvo ed avvolgente per evitare l’inconveniente dell’angolo visibile in mezzo. Da due pareti da 5 mt. siamo quindi passati a un'unica parete led di 11 metri di larghezza per 3.50 metri di altezza, conseguentemente abbiamo allargato anche il pavimento a 11x4 mt di profondità. Questo ci ha permesso di alzare la qualità di tutto il sistema Virtual Show, sia la definizione dei render sia gli stacchi di camera e la grafica su led con auto-tracking, come abbiamo potuto apprezzare nell’ultimo evento realizzato per Campari."

Una scelta che ha così permesso al The Studio di godere di una grande flessibilità.

"Ovviamente quando abbiamo fatto questo cambiamento non abbiamo pensato solo alla tecnologia XR: grazie a un set up del genere si possono produrre anche eventi che impiegano le classiche tecnologie watch-out senza traccatura delle camere. Rimane comunque tutta la potenza video degli eventi, tra l’altro con un’estensione di illuminotecnica, di luci, di motorizzati e simili che rendono spettacolare l’evento anche senza immergerlo in un mondo virtuale; basta pensare all’evento che abbiamo realizzato per la presentazione del Ducati Lenovo Team 2021, lanciato in diretta streaming su SkySport e sui canali digital Ducati in vista del nuovo campionato MotoGp. Il passaggio a un set molto più grande ha risolto inoltre la problematica del mantenimento del distanziamento sociale, ora abbiamo tutto lo spazio per rispettare le distanze Covid. Per dare un’idea, sul set Ducati erano contemporaneamente presenti sette persone distanziate e le due nuove moto da corsa ufficiali, e nonostante questo avanzava spazio sul palco. Non mi sbilancio se dico che il nuovo assetto rende il The Studio un’opzione interessante anche per tutto il segmento automotive e i Big Events in generale".

the studio

La punta di diamante rimane comunque il Sistema Virtual Show, che in questi mesi ha subito importanti e positive trasformazioni anche sul fronte tecnologico. Fabio Vettrice, addetto al reparto Software and ICT Developement di Clonwerk, sintetizza in tre parole l’obbiettivo di questa evoluzione: "Sicurezza, semplicità e coinvolgimento. Lavorando con clienti come Banche Generali abbiamo dovuto sviluppare una WebApp a prova di bomba, in grado di resistere ad attachi DOS, superare penetration test e rispettare tutte le loro policy di sicurezza, che naturalmente sono molto esigenti. Abbiamo potuto farlo perché si tratta di una tecnologia proprietaria che possiamo personalizzare a nostro piacimento. Per esempio, abbiamo introdotto il blocco automatico agli utenti che effettuano doppi accessi e diamo la possibilità di linkare lo stream direttamente al dominio del sito, rendendo quindi impossibile la riproduzione del video su qualsiasi altra piattaforma all’infuori di quella controllata dal cliente. Sembra strano, ma lavorare sulla sicurezza della WebApp è stato il volano che l’ha portata ad essere così pratica da utilizzare".

Infatti, per mantenere alti i livelli di sicurezza la WebApp è stata resa completamente indipendente da software di terze parti. Tutte le interazioni sono contenute nella sua interfaccia senza necessità di spostarsi su altri link o piattaforme, costituendo così un sistema di live streaming unico in Italia, privo di potenziali brecce informatiche, ma soprattutto estremamente intuitivo e semplice da utilizzare:

"La WebApp è responsive e quindi fruibile su tutti i dispositivi, mobile e tablet, e da qualsiasi browser su pc. Inoltre, tutta la configurazione testuale può essere personalizzata in base alla lingua dell’utente e lo streaming audio viene tradotto in tempo reale. Altro aspetto molto importante è che usando un sistema proprietario possiamo svilupparlo come vuole il cliente, dai template completamente customizzabili alla possibilità di creare e raccogliere Q&A in real time che poi verranno commentate dal moderatore, o di permettere agli utenti di intervenire in live streaming ed essere proiettati all’interno dello studio assieme agli altri relatori in remoto".

L’interazione con la WebApp è estremamente immediata: nel caso di live polls o giochi a quiz, le risposte su cui l’utente può cliccare compaiono direttamente sull’interfaccia dell’applicazione per poi essere raccolte, aggregate e proiettate sul palco in real time, come in un vero e proprio game show interattivo. Un’altra funzionalità interessante per coinvolgere i partecipanti all’evento è per esempio la live chat, uno spazio per permettere agli utenti di scambiarsi idee durante lo streaming e di ricevere risposte istantanee dai moderatori:

Abbiamo la possibilità di far chattare migliaia di persone in stanze pubbliche o distinte per tipologia di utente e possiamo gestire contemporaneamente più eventi sulla stessa piattaforma, controllandone stacchi, singoli accessi e countdown. Grazie ai nostri sistemi di bilanciamento dei server non abbiamo limiti. Queste tecnologie erano già state impiegate su un grosso evento realizzato per Massey Ferguson dall'agenzia Next Group lo scorso anno, da lì le abbiamo sviluppate ulteriormente permettendo la raccolta dati in tempo reale e migliorandone diversi aspetti grafici e funzionali. Adesso ci stiamo concentrando sullo sviluppo di piattaforme online che possano ospitare giochi interattivi da lanciare nelle settimane che precedono gli show, pensiamo che sia un altro modo intelligente per coinvolgere le persone e l’idea sembra aver già suscitato un discreto interesse nell’ambiente.  

THE STUDIO INGRESSO PIAZZA ALVAR AALTO

Quale il principale motivo che ha attratto i clienti al The Studio fino ad oggi? "Di clienti ne sono passati tanti, alcuni semplicemente incuriositi dal sistema Virtual Show, altri perché visti i partner di altissimo livello che fanno parte di questa operazione – parlo chiaramente di Clonwerk, STS, Big Spaces etc. – il The Studio è riconosciuto come un polo di eccellenza sul mercato, per di più all’interno di una location esclusiva e posizionata in una delle zone più belle di Milano. Dopotutto stiamo parlando del quartiere di Porta Vittoria, la cui centralità per molti clienti è più che funzionale perché anche l’immagine fa la sua parte. Ecco senz’altro la location è una cosa che non cambieremo mai, potete starne certi!" ha concluso Sabella.