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Vpe (Verona Parma Exhibitions) entra al 50% nel capitale di ‘Bellavita Expo’

L’ingresso al 50% nel capitale della società con sede a Londra integra nel segmento Ho.re.ca le attività all’estero di Veronafiere e Fiere di Parma. L’acquisto di 'Bellavita Expo' è la seconda operazione della neonata Vpe, compartecipata da Veronafiere e Fiere di Parma.

VPE (Verona Parma Exhibitions) entra al 50% nel capitale di ‘Bellavita Expo’, società inglese operante nel tradeshow per il settore agroalimentare made in Italy in alcuni mercati strategici, consolidati o emergenti, quali Regno Unito, USA, Canada, Messico, Olanda, Polonia e Thailandia.

L’acquisto di 'Bellavita Expo' è la seconda operazione della neonata VPE, compartecipata da Veronafiere e Fiere di Parma, che a dicembre scorso ha presentato il nuovo progetto fieristico WI.BEV, International Wine&Beverage Technologies Event, dedicato al settore delle tecnologie per il wine&beverage.
 
“Bellavita Expo”, costituita cinque anni fa, opera nel segmento del trade show internazionale dedicato all’agroalimentare italiano ed è in forte crescita. Oltre ad organizzare un evento di proprietà a Londra (Regno Unito), promuove il food italiano verso i buyer del settore ho.re.ca nell’ambito di fiere di primaria rilevanza in Olanda (Horecava, Amsterdam), Polonia (Worldfood, Varsavia), Canada (Rc Show Toronto), USA (Nra Show Chicago), Messico (Abastur Messico City) e Thailandia (Food & Hotel Thailand Bangkok).
 
Il format che “Bellavita Expo” propone è particolarmente dinamico e prevede attività prima, durante e post evento che includono seminari, dibattiti e masterclass di chef stellati con l’obiettivo di accompagnare da un lato le aziende verso i canali e i clienti più adatti nei diversi paesi, dall’altro i buyer di quegli stessi Paesi alfabetizzandoli sulla ricca offerta agroalimentare del Belpaese.
 
“Veronafiere è una piattaforma a servizio della internazionalizzazione del Paese e dei settori imprenditoriali che rappresenta con le proprie manifestazioni. La costituzione di VPE è stata pensata in una logica di sistema, in tal caso per il wine&food, dal momento che Parma e Verona rappresentano insieme il primo organizzatore italiano e tra i primi in Europa in tale segmento fieristico – ha sottolineato il neo amministratore delegato di VPE e direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani - Con questa operazione, ci rivolgiamo in particolare ai clienti di Cibus Vinitaly e Sol&Agrifood con un format dedicato ai principali mercati internazionali. Bellavita Expo si rivolgerà, con un nuovo piano di sviluppo, agli operatori del comparto ho.re.ca sempre più attenti all’Italian style. Si tratta di ampliare l’offerta di opportunità rispetto a quella che Parma e Verona da molti anni realizzano con le proprie attività all’estero. Siamo pronti a proseguire nel percorso di collaborazione già attivato con il governo, le istituzioni preposte, quali l’ICE-Agenzia, nonché con le associazioni di categoria per ottimizzare al massimo investimenti, risorse e iniziative promozionali a favore delle imprese”.
 
“Ringrazio tutti per avere reso possibile questa operazione che nasce da una intuizione della nostra vice-presidente Annalisa Sassi – ha dichiarato Antonio Cellie, CEO Fiere di Parma - La sua sensibilità imprenditoriale ci segnalò Bellavita Londra; lì conoscemmo il giovane team degli organizzatori e subito capimmo che esisteva un alto potenziale di integrazione e sviluppo congiunto. Avere a bordo Verona e quindi Vinitaly chiude perfettamente il cerchio ed accelera il nostro ragionato processo di internazionalizzazione, ovviamente nell’interesse del Made in Italy alimentare e sempre in un’ottica condivisa con Federalimentare e ICE”.
 
“Bellavita opera da 5 anni nel Mondo – ha spiegato Aldo Mazzocco, Ceo Bellavita -  educando i buyers esteri alla regionalità italiana, partendo dal territorio, passando dal prodotto, per finire al produttore. Il fattore educational è il driver che da sempre connota gli eventi Bellavita nel mondo. Con l’entrata in società di VPE si concretizza il primo Polo internazionale per la promozione del Made in Italy Agroalimentare. Questa joint venture dà una risposta pragmatica ad una crescente esigenza di mercato delle PMI italiane”.

MG