Interviste
Bertagnon (Access): "L'event marketing? Un lavoro complesso e trasversale. A volte è bene ricordarlo"
Access è una delle strutture coinvolte nel nostro 'giro di microfono': una chiacchierata 'a tu per tu' con le maggiori agenzie italiane per fare il punto su un 2016 in cui le partite sono ancora tutte aperte.
L'inchiesta di e20express.it coinvolge le maggiori agenzie di eventi.
Obiettivo: esplorare l'andamento di mercato, i maggiori trend, le strategie evolutive messe in atto e le criticità della eventi industry & live communication.
Intervistiamo Davide Bertagnon (FOTO), head of Access.
Come avete chiuso il 2015? Qual è l’andamento di questo primo quadrimestre 2016?
Il 2015 è stato per Access un anno all’insegna di un importante segno positivo: oltre il 30% di crescita del fatturato e un incremento numerico delle aziende che collaborano con noi in maniera solida e continuativa.
Anche il primo quarter del 2016 vede Access reattiva sul fronte new business e gare, garantendo una costante crescita rispetto agli importanti obiettivi che ci siamo prefissati.
Quali sono i nuovi canali di business che state esplorando?
Siamo molto focalizzati e orientati sulle activation territoriali di grande impatto e rilevanza che siano esse connesse dal mondo dello sport, all’ambito musicale oppure attività di engagement e marketing experience (compresi tour o roadshow). Senza dubbio, la componente tecnologica e di sviluppo digitale è stata essenziale nell’ultimo anno per Access: quasi la totalità della produzione eventi è fortemente legata e connessa agli strumenti di ultima generazione quali Oculus Rift 4D, e la realtà virtuale in tutte le sue declinazioni.
Oggi una delle tendenze delle agenzie è quella di realizzare format proprietari di live entertainment. Avete mai esplorato questo ambito?
Assolutamente sì. Il 2015 è stato fortemente incentrato sulla realizzazione di format proprietari esclusivi di live entertainment. Durante i sei mesi di ExpoinCittà abbiamo creato e messo in opera The Cube sulla Nuova Darsena, un palcoscenico naturale con più di 80 eventi prodotti e realizzati per brand quali Sky e Vodafone; durante il periodo natalizio invece è stato ideato per Coca-Cola il Christmas Village, un vero e proprio villaggio delle fiabe arricchito da una pista di pattinaggio e un grande albero di Natale sull’acqua. Il tutto ha visto la presenza di oltre 300.000 visitatori, nostri graditi ospiti sulla slitta di Babbo Natale.
Salone del Mobile, fiere, eventi sportivi… quali sono, ogni anno, i maggiori catalizzatori di eventi?
Imprescindibile resta il Salone del Mobile, che rimane la più grande manifestazione a Milano in termini di presenze, influencer e risonanza sulla stampa italiana ed estera. Quest’anno Access ha dato vita, presso il Mudec di Milano, a una grande installazione per Ideal Standard all’insegna della leggerezza e del design, il tutto prodotto con le ultime tecnologie e le strutture in 4D.
Il 2016, in particolare, è l’anno degli eventi sportivi: Europei di Calcio in Francia, la finale della Uefa Champions League a Milano e le Olimpiadi di Rio. Avete chiuso progetti o avete eventi in programma legati a uno di questi eventi?
Anche quest’anno siamo stati i vincitori del bando pubblico del comune di Milano relativo a The Cube 2016 e alla realizzazione del Darsena Summer Village, un grande villaggio tematico che andremo a inaugurare proprio in questi giorni, nella magica cornice della Nuova Darsena. Questo palcoscenico unico e gratuito è stato allestito e adibito per la visione dei tre principali eventi sportivi estivi, quali Finale di Champions, Europei di Francia e Olimpiadi di Rio, il tutto in partnership con la Gazzetta dello Sport, importanti brand partner come Sky, Fiat, Sammontana, Carlsberg, Mondelez e media partner come Radio Italia e il Milanese Imbruttito. All’interno del Village è presente, inoltre, un’area multisport dove poter praticare calcio, basket e beach volley da giugno a settembre, oltre ad una lounge chiringuito.
Relativamente alle gare, invece, ritiene che rispetto a qualche anno fa ci sia oggi maggior rispetto per le agenzie concorrenti oppure siamo sempre a livello di gare ‘selvagge’ con tante agenzie e nessun rimborso?
La situazione, purtroppo, non è cambiata. Non sempre esiste nelle aziende la cultura volta al rimborso spese per le gare e il tempo dedicato, ma ormai essendo una consuetudine non diamo particolare rilevanza a questo aspetto. Le gare nel mondo dell’unconventional media sono tendenzialmente sempre in conquista e mai in difesa e in questo elemento risiede anche la natura del tempo dedicato, quasi mai remunerato.
Come i consumatori, anche i partecipanti agli eventi diventano sempre più esigenti e più critici. Quali sono i ‘requisiti minimi’ che vanno garantiti per evitare critiche o insuccessi? E come si fa a gestire il dissenso?
Fondamentale negli eventi è la gestione della leva delle community social e del buzz che viene generato a seguito e durante un evento. Non sempre è possibile moderare i pareri del pubblico e proprio per questo motivo in Access cerchiamo di produrre contenuti che siano qualificati ed eventi che abbiamo un pensiero e un insight creativo rilevante e sfidante per il pubblico presente.
Obiettivo: esplorare l'andamento di mercato, i maggiori trend, le strategie evolutive messe in atto e le criticità della eventi industry & live communication.
Intervistiamo Davide Bertagnon (FOTO), head of Access.
Come avete chiuso il 2015? Qual è l’andamento di questo primo quadrimestre 2016?
Il 2015 è stato per Access un anno all’insegna di un importante segno positivo: oltre il 30% di crescita del fatturato e un incremento numerico delle aziende che collaborano con noi in maniera solida e continuativa.
Anche il primo quarter del 2016 vede Access reattiva sul fronte new business e gare, garantendo una costante crescita rispetto agli importanti obiettivi che ci siamo prefissati.
Quali sono i nuovi canali di business che state esplorando?
Siamo molto focalizzati e orientati sulle activation territoriali di grande impatto e rilevanza che siano esse connesse dal mondo dello sport, all’ambito musicale oppure attività di engagement e marketing experience (compresi tour o roadshow). Senza dubbio, la componente tecnologica e di sviluppo digitale è stata essenziale nell’ultimo anno per Access: quasi la totalità della produzione eventi è fortemente legata e connessa agli strumenti di ultima generazione quali Oculus Rift 4D, e la realtà virtuale in tutte le sue declinazioni.
Oggi una delle tendenze delle agenzie è quella di realizzare format proprietari di live entertainment. Avete mai esplorato questo ambito?
Assolutamente sì. Il 2015 è stato fortemente incentrato sulla realizzazione di format proprietari esclusivi di live entertainment. Durante i sei mesi di ExpoinCittà abbiamo creato e messo in opera The Cube sulla Nuova Darsena, un palcoscenico naturale con più di 80 eventi prodotti e realizzati per brand quali Sky e Vodafone; durante il periodo natalizio invece è stato ideato per Coca-Cola il Christmas Village, un vero e proprio villaggio delle fiabe arricchito da una pista di pattinaggio e un grande albero di Natale sull’acqua. Il tutto ha visto la presenza di oltre 300.000 visitatori, nostri graditi ospiti sulla slitta di Babbo Natale.
Salone del Mobile, fiere, eventi sportivi… quali sono, ogni anno, i maggiori catalizzatori di eventi?
Imprescindibile resta il Salone del Mobile, che rimane la più grande manifestazione a Milano in termini di presenze, influencer e risonanza sulla stampa italiana ed estera. Quest’anno Access ha dato vita, presso il Mudec di Milano, a una grande installazione per Ideal Standard all’insegna della leggerezza e del design, il tutto prodotto con le ultime tecnologie e le strutture in 4D.
Il 2016, in particolare, è l’anno degli eventi sportivi: Europei di Calcio in Francia, la finale della Uefa Champions League a Milano e le Olimpiadi di Rio. Avete chiuso progetti o avete eventi in programma legati a uno di questi eventi?
Anche quest’anno siamo stati i vincitori del bando pubblico del comune di Milano relativo a The Cube 2016 e alla realizzazione del Darsena Summer Village, un grande villaggio tematico che andremo a inaugurare proprio in questi giorni, nella magica cornice della Nuova Darsena. Questo palcoscenico unico e gratuito è stato allestito e adibito per la visione dei tre principali eventi sportivi estivi, quali Finale di Champions, Europei di Francia e Olimpiadi di Rio, il tutto in partnership con la Gazzetta dello Sport, importanti brand partner come Sky, Fiat, Sammontana, Carlsberg, Mondelez e media partner come Radio Italia e il Milanese Imbruttito. All’interno del Village è presente, inoltre, un’area multisport dove poter praticare calcio, basket e beach volley da giugno a settembre, oltre ad una lounge chiringuito.
Relativamente alle gare, invece, ritiene che rispetto a qualche anno fa ci sia oggi maggior rispetto per le agenzie concorrenti oppure siamo sempre a livello di gare ‘selvagge’ con tante agenzie e nessun rimborso?
La situazione, purtroppo, non è cambiata. Non sempre esiste nelle aziende la cultura volta al rimborso spese per le gare e il tempo dedicato, ma ormai essendo una consuetudine non diamo particolare rilevanza a questo aspetto. Le gare nel mondo dell’unconventional media sono tendenzialmente sempre in conquista e mai in difesa e in questo elemento risiede anche la natura del tempo dedicato, quasi mai remunerato.
Come i consumatori, anche i partecipanti agli eventi diventano sempre più esigenti e più critici. Quali sono i ‘requisiti minimi’ che vanno garantiti per evitare critiche o insuccessi? E come si fa a gestire il dissenso?
Fondamentale negli eventi è la gestione della leva delle community social e del buzz che viene generato a seguito e durante un evento. Non sempre è possibile moderare i pareri del pubblico e proprio per questo motivo in Access cerchiamo di produrre contenuti che siano qualificati ed eventi che abbiamo un pensiero e un insight creativo rilevante e sfidante per il pubblico presente.
Oggi vi sono moltissime app che possono essere utilizzate per gli eventi. Quali, secondo voi, sono le più utili o quali da voi le più utilizzate?
Come sapete, il mondo app è molto ricco e in continuo divenire. La scelta fatta da Access negli ultimi due anni è stata quella di produrre e creare ad hoc app che fossero funzionali agli obiettivi dei vari eventi, app molto user friendly sia su Ios o Android, e con immediata 'call to action' sui principali social.
Il 2016 pone sotto i riflettori, più che mai, il tema della sicurezza. A vostro avviso c’è oggi una maggiore preoccupazione in tal senso? In che modo le agenzie sono chiamate a garantire che gli eventi si svolgano in totale sicurezza per i partecipanti?
Il tema della sicurezza è oggi uno dei primi prerequisiti soprattutto quando si lavora sul suolo pubblico. Il nostro approccio prevede sempre che tutte le strutture realizzate siano certificate e a norma, sia per impatto strutturale che ambientale. Lavorando con grandi brand, il tema della sicurezza è ormai una commodity dovuta e doverosa verso i nostri clienti e penso che questo caratterizzi anche la serietà e la qualità del nostro servizio.
Quale evento da voi realizzato nell’ultimo anno vedrebbe bene sul podio del Bea – Best Event Awards?
Senza dubbio il già citato Christmas Village di Coca-Cola, un evento unico e irripetibile per spettacolarità e affluenza di pubblico.
Se avesse la bacchetta magica, che cosa cambierebbe oggi nel mondo degli eventi?
Cercherei di fare un po' di sana cultura nei confronti delle aziende che cercano professionalità e partner solidi nel mondo degli eventi, spiegando loro che il nostro lavoro è molto complesso e prevede una grande trasversalità di competenze che dovrebbero sempre generare un’attitudine al problem solving, caratteristica imprescindibile nel mondo dell’event marketing.
Come sapete, il mondo app è molto ricco e in continuo divenire. La scelta fatta da Access negli ultimi due anni è stata quella di produrre e creare ad hoc app che fossero funzionali agli obiettivi dei vari eventi, app molto user friendly sia su Ios o Android, e con immediata 'call to action' sui principali social.
Il 2016 pone sotto i riflettori, più che mai, il tema della sicurezza. A vostro avviso c’è oggi una maggiore preoccupazione in tal senso? In che modo le agenzie sono chiamate a garantire che gli eventi si svolgano in totale sicurezza per i partecipanti?
Il tema della sicurezza è oggi uno dei primi prerequisiti soprattutto quando si lavora sul suolo pubblico. Il nostro approccio prevede sempre che tutte le strutture realizzate siano certificate e a norma, sia per impatto strutturale che ambientale. Lavorando con grandi brand, il tema della sicurezza è ormai una commodity dovuta e doverosa verso i nostri clienti e penso che questo caratterizzi anche la serietà e la qualità del nostro servizio.
Quale evento da voi realizzato nell’ultimo anno vedrebbe bene sul podio del Bea – Best Event Awards?
Senza dubbio il già citato Christmas Village di Coca-Cola, un evento unico e irripetibile per spettacolarità e affluenza di pubblico.
Se avesse la bacchetta magica, che cosa cambierebbe oggi nel mondo degli eventi?
Cercherei di fare un po' di sana cultura nei confronti delle aziende che cercano professionalità e partner solidi nel mondo degli eventi, spiegando loro che il nostro lavoro è molto complesso e prevede una grande trasversalità di competenze che dovrebbero sempre generare un’attitudine al problem solving, caratteristica imprescindibile nel mondo dell’event marketing.