Evento sportivo

A inaugurare i Giochi Olimpici di Parigi 2024 una spettacolare Cerimonia di 4 ore lungo la Senna che ha entusiasmato e indignato l'opinione pubblica. Special guest Lady Gaga e Celine Dion. Direzione Artistica di Thomas Jolly sotto il controllo del P24

Suddiviso in 12 tableaux artistici e con la partecipazione di 2.000 artisti, il grande spettacolo ha portato gli spettatori a visitare i luoghi più iconici di Parigi e a farli rivivere. Molto entusiasmo per le esibizioni delle due star mondiali della musica, critiche per la rivisitazione dell'Ultima Cena di Leonardo Da Vinci in chiave Queer.

La pioggia battente che ha bagnato l'inaugurazione dei Giochi olimpici di Parigi non ha fermato le celebrazioni protagoniste di una cerimonia di apertura che già sulla carta era destinata, nel bene e nel male, a lasciare il segno con la firma del direttore artistico Thomas Jolly sotto il controllo del P24 (Comitato organizzatore dei Giochi a Parigi)

La più grande di sempre e per la prma volta in scena fuori dallo stadio, ha intrattenuto per 4 ore i 320mila spettatori che hanno assistito live dagli spalti lungo la Senna, sede dell'evento, e i 4,2 milioni di italiani che l'hanno seguita in diretta su Rai 2.

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La Ville Lumière, nella notte della Cerimonia di Apertura di Parigi 2024 venerdì 26 luglio, si è trasformata in uno stadio sportivo urbano che ha visto sfilare 85 imbarcazioni, salpate dal Pont d'Austerlitz sotto l'esplosione dei fuochi d'artificio con i colori della Francia, con a bordo 6.800 atleti lungo la Senna verso la Torre Eiffel illuminata a festa con l'ascesa della fiamma Oimpica al cielo su un Braciere "aerostatico".

La parata fluviale e le esibizioni artistiche hanno attraversato il cuore di Parigi fino al Trocadero, dove il mondo si è fermato per ascoltare le parole del Presidente francese Emmanuel Macron: "Dichiaro aperti i Giochi Olimpici di Parigi".

Mentre le delegazioni percorrevano la Senna e il centro di Parigi, la storia prendeva vita intorno a loro.

Suddiviso in 12 tableaux artistici e con la partecipazione di 2.000 artisti, il grande spettacolo lungo i 6 km di palcoscenico acquatico ha portato gli spettatori a visitare i luoghi più iconici di Parigi e a farli rivivere.

Il passato e il presente si sono uniti senza soluzione di continuità, come nel capitolo dedicato alla Libertà, dove una scena d'opera tratta da Les Miserables e uno sparo di cannoni dalla Conciergerie, sono confluiti in una celebrazione degli amanti parigini in tutta la loro diversità.

Poco dopo il Pont Royal, la Senna si è trasformata in un museo d'arte, con i ritratti dei capolavori del Museo del Louvre che emergevano dall'acqua per salutare gli atleti, mentre un tedoforo mascherato viaggiava indietro nel tempo attraverso il corridoio del museo reale per assistere al furto dell'iconica Monna Lisa.

L'esecuzione de "La Marsigliese" è stata un momento particolarmente emozionante.

Il mezzosoprano Axelle Saint-Cirel ha cantato l'inno nazionale francese in piedi sul tetto del Grand Palais, drappeggiata in un abito Dior che ricordava la bandiera della Francia, mentre le statue di dieci storiche figure femminili si ergevano accanto all'Assemblea Nazionale - una sede istituzionale che in precedenza era stata decorata solo con statue di uomini che avevano fatto la storia.

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Magistrale Celine Dion che ha subito dopo l'accensione del Bracere che è volato in cielo su una mongolfiera, ha incantato cantando l'Hymne a l'Amour' di Edith Piaf. Unanime l'entusiasmo sulla sua esibizione, così come per quella di Lady Gaga che a sorpresa, però, non ha cantato "La vie en rose" di Edith Piaf, ma un grande successo del music hall francese, "Mon truc en plumes", di Zizi Jeanmaire.

 

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Tra le performance più appariscenti si è distinta quella della band metal francese Gojira, che ha suonato dai balconi della Conciergerie, un enorme palazzo storico – a lungo residenza reale – che si affaccia sulla Senna nel I arrondissement. Hanno suonato una versione metal di “Ah, Ça Ira!”, un canto popolare della Rivoluzione francese, introdotto da una cantante che interpretava la regina Maria Antonietta, con la testa mozzata dalla ghigliottina in mano. La canzone è stata accompagnata da fuochi d’artificio, coriandoli rossi come il sangue e da una barca su cui era trasportata la cantante lirica svizzera Marina Viotti, che si è unita all’esibizione.

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Tra i momenti più memorabili della cerimonia, lo show di luci che ha avvolto la Torre Eiffel: 1000 laser hanno creato un effetto scenografico mozzafiato che ha incantato il pubblico di tutto il mondo.

Una cerimonia che ha entusiasmato per molti aspetti ma anche indignato per altri l'opinione pubblica.

Esperto organizzatore di diverse cerimonie Olimpiche (ben 14 all'attivo), Marco Balich ha commentato negativamente l'evento parigino. Come dichiarato al Corriere della Sera, "Non mi è arrivata l'emozione e gli atleti sono stati trascurati. Peccato, perché era proprio una bella idea, uscire dallo stadio, abbracciare la città...". Entrandi nei dettagli del suo commento: "Sono mancati i simboli olimpici, poco valorizzati gli atleti e non sono passate le emozioni. L’emozione te la trasmette la reazione del pubblico sul luogo, ma a Parigi era troppo distante. Se non ce l’hai lì, a casa non arriva: devi sentire che sta succedendo qualcosa di speciale".

Tra le anomalie rilevate dagli addetti ai lavori, sicuramente il non avere previsto postazioni coperte per i capi di stato intervenuti, al di fuori di Macron che era l'unico, insieme al Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, ad avere assistito alla cerimonia su una tribuna coperta.

I rappresentanti istituzionali degli altri stati, compreso il nostro Presidente Sergio Mattarella, sono invece rimasti sotto la pioggia con impermeabili di plastica forniti dagli organizzatori.

Sui social media tra le molte recensioni della cerimonia non entusiastiche le più comuni l'hanno definita “bizzarra” e hanno criticato la decisione di non averla svolta come di consueto in uno stadio.

Una delle recensioni del quotidiano britannico The Guardian ha definito la cerimonia “discontinua” 

Il quotidiano americano New York Times ha riassunto lo spettacolo con il titolo “Opening Ceremony Misses the Boat” (La cerimonia di apertura ha perso il traghetto).

In Francia lo stesso quotidiano francese Le Monde ha affermato che il regista Thomas Jolly ha presentato “uno spettacolo coinvolgente in una capitale trasformata in un gigantesco palcoscenico”.

Il quotidiano di destra Le Figaro è stato meno lusinghiero, affermando che alcune parti dello spettacolo erano “semplicemente eccessive” e che la ricostruzione dell'Ultima Cena di Gesù e dei suoi apostoli davanti a una sfilata di moda era “inutilmente provocatoria”.

Ed è stato proprio questo il momento che ha scatenato le maggiori polemiche e indignazioni in ogni parte del mondo.

Attraverso un comunicato,  la Conferenza episcopale di Francia (Cef), ha affermato: "La cerimonia di apertura proposta dal COJOP (Comitato organizzatore dei Giochi olimpici e paralimpici) ha offerto al mondo intero ieri sera meravigliosi momenti di bellezza, di gioia, ricchi di emozioni e universalmente lodati. Questa cerimonia purtroppo comprendeva scene di derisione e di scherno del cristianesimo, che deploriamo profondamente".

Si fa allusione al dipinto intitolato "Festa" che inizia con l'immagine di un gruppo a tavola, tra cui diverse drag queen, che ricorda l''Ultima Cena' di Leonardo Da Vinci.

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La polemica ha varcato qualsiasi confine: il vescovo Robert Barron del Minnesota, negli Stati Uniti, ha invitato i cattolici a "far sentire la loro voce", in risposta a quella che ha definito "la grave presa in giro dell'Ultima Cena".  

Sui social, poi, una pioggia di critiche: anche Elon Musk, patron di X, si è espresso parlando di un cristianesimo "diventato impotente" e di una performance "estremamente irrispettosa".

"L'Avvenire" ha preso posizione nel suo editoriale: "Si è andati giù pesante di trucco e parrucco a ridisegnare un'umanità che ormai pare aver senso solo se trasgredisce. Non prendeteci per biechi bacchettoni moralistici, ma che senso ha dover vivere ogni singolo evento planetario, per di più sportivo, come se fosse un Gay Pride?".

Poi l'eclatante errore avvenuto nel momento in cui la cerimonia d'apertura entrava nella sua parte solenne, poco prima della dichiarazione di apertura delle Olimpiadi di Emmanuel Macron e del giuramento degli atleti.

La bandiera a Place du Trocadero è stata consegnata ai militari da un cavaliere mascherato e loro l'hanno issata, ma non nel verso giusto, bensì al contrario. 

L'errore non è sfuggito agli osservatori più attenti. La testata inglese Daily Mail ha immediatamente fatto notare l'incredibile autogol e molti spettatori hanno sottolineato e commentato sui social l'incredibile sbaglio.