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IAB Seminar. Gitto, Scotto di Carlo, Mastromatteo, Lampugnani: "Qualità, idea e innovazione gli ingredienti immancabili in una content strategy di successo"

Quali sono gli elementi vincenti di una content strategy di successo? Ne hanno parlato allo Iab Seminar del 7 aprile i quattro importanti creativi, intervistati da ADVexpressTV.

Qualità, idea e innovazione: sono questi gli ingredienti immancabili in una content strategy che voglia essere di successo secondo i quattro creativi intervenuti allo Iab Seminar dedicato alla Content Strategy tenutosi il 7 aprile al MiCo di Milano.

Sollecitati dal moderatore dell’evento Marco Montemagno, Vicky Gitto (Y&R Group), Nicola Lampugnani (TBWA\Italia), Luca Scotto Di Carlo (M&C Saatchi) e Giuseppe Mastromatteo (Ogilvy Italia) hanno offerto ai presenti spunti interessanti di riflessione sul rapporto fra creatività e contenuti.

“Oggi sul tema del content c’è una grande confusione – ha esordito Vicky Gitto -, mentre ci sono differenze importanti fra branded content, che mescola logiche di advertising con quelle di contenuti editoriali e branded entertainment, che ha invece logiche di entertainment. Ciò è evidente nel video Volvo Truck (mostrato in sala, ndr) in cui la bambina che guida il tir da remoto è come se giocasse a un videogioco”.

“Il nostro lavoro consiste ormai nel tenere sempre alzate le antenne – ha aggiunto Luca Scotto Di Carlo -. Cavalcare la tendenza è ormai solo temporaneo, mentre si deve invece essere in grado di percepire gli stimoli”.

Innovazione è dunque la parola chiave della comunicazione che deve anche sapere rischiare per potere essere davvero incisiva. “Purtroppo le aziende spesso non hanno il coraggio di rischiare – ha dichiarato Giuseppe Mastromatteo – mentre è necessario invece sperimentare, accettando che la campagna possa anche non funzionare, e non trascurando una componente di imprevedibilità”.

“Proprio per questo motivo oggi più che mai  importante che fra agenzia e azienda vi sia una connessione molto forte – ha aggiunto Nicola Lampugnani -, dalla quale possa scaturire una strategia pensata in tutto e per tutto in funzione del consumatore”.

Al centro di una content strategy sta infatti lui, il consumatore, con i suoi desideri ed emozioni sempre più critico e sempre più disposto a ‘skippare’ i contenuti che non trova immediatamente di suo gusto e interesse.

Come fare dunque perché invece venga attirato? “Le regole della narrazione e dello storytelling sono sempre le stesse – continua Lampugnani -: bisogna creare empatia e ingaggio, riflettendo i valori del brand in modo trasparente con un tono non troppo pubblicitario”.

A disposizione di chi fa comunicazione, oggi, c’è la tecnologia, che offre infinite possibilità per creare ingaggio e condivisione. “Attenzione però a non confondere il contenitore con il contenuto – ha dichiarato Scotto di Carlo -: a monte, infatti, deve esserci sempre l’idea creativa che deve tenere conto dei desideri del target. Come una volta si faceva zapping in tv, oggi si fa skipping, la logica è la stessa: l’idea deve essere rilevante per attirare l’attenzione. La tecnologia fa da veicolatore dell’idea, che però deve essere forte indipendentemente dal mezzo che viene poi utilizzato”.