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LO STORYTELLING DI FILMGOOD: Il Natale è più sincero con HARVEY NICHOLS
HARVEY NICHOLS Could I Be Any Clearer?
Regia di Eric Lynne (Partizan, London)
Guarda il video anche su http://www.adlab.tv
E iscriviti alla newsletter giornaliera di contagio creativo.
Da una ricerca condotta dal retailer dell’upper class inglese Harvey Nichols su un campione di 2000 londinesi, emerge che il 52% delle persone sono deluse dai loro regali di Natale, di cui il 25% riporta il dono natalizio al negozio per cambiarlo in qualcosa di più gradito. Questo dato ha ispirato l’agenzia adam&eveDDB (London) per la campagna Could I Be Any Clearer?, l’attesissimo follow-up natalizio di Sorry, I Spent It On Myself del 2013, che ha vinto quattro Grand Prix a Cannes l’estate scorsa.
Mentre l’idea creativa dell’anno scorso era basata, con elegantissima ironia, sull’egoismo del donatore, la protagonista di Could I Be Any Clearer? è colpevole di un peccato minore: l’egocentrismo. Tuttavia, lo spot non ha lo stesso impatto di Sorry, formalmente perché il ‘reveal’ non è una sorpresa, proprio a causa del suo predecessore. La differenza più profonda, però, sta nella descrizione dei personaggi. L’umanità che traspare nelle reazioni di delusione repressa dei personaggi di Sorry non trova il suo eguale nei protagonisti di quest’anno, che dimostrano emozioni meno complesse, e di conseguenza, meno credibili.
VOICE OVER
Auntie Val has always been one of the most important people in my life. She tries her best to buy me special presents at Christmas. It’s so touching. Even if they’re not really my kind of thing. So this year I thought I’d give her a big hint and get her a specially customized Christmas card from Harvey Nichols. The words are nice and big too, which is great because her eyesight isn’t what it used to be.
Season’s Greetings will be very awkward if you don’t get me a pair of Charlotte Olympia silver Octavia sandals. They’re the platform ones with the 6” heel. Size 4½, or a 5, if that’s all they’ve got.
SUPER
Harvey Nichols.
Could I be any clearer?
Christmas Cards
Richard Ronan.jpg)
FILMGOOD
rronan@filmgood.sm
Regia di Eric Lynne (Partizan, London)
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Da una ricerca condotta dal retailer dell’upper class inglese Harvey Nichols su un campione di 2000 londinesi, emerge che il 52% delle persone sono deluse dai loro regali di Natale, di cui il 25% riporta il dono natalizio al negozio per cambiarlo in qualcosa di più gradito. Questo dato ha ispirato l’agenzia adam&eveDDB (London) per la campagna Could I Be Any Clearer?, l’attesissimo follow-up natalizio di Sorry, I Spent It On Myself del 2013, che ha vinto quattro Grand Prix a Cannes l’estate scorsa.
Mentre l’idea creativa dell’anno scorso era basata, con elegantissima ironia, sull’egoismo del donatore, la protagonista di Could I Be Any Clearer? è colpevole di un peccato minore: l’egocentrismo. Tuttavia, lo spot non ha lo stesso impatto di Sorry, formalmente perché il ‘reveal’ non è una sorpresa, proprio a causa del suo predecessore. La differenza più profonda, però, sta nella descrizione dei personaggi. L’umanità che traspare nelle reazioni di delusione repressa dei personaggi di Sorry non trova il suo eguale nei protagonisti di quest’anno, che dimostrano emozioni meno complesse, e di conseguenza, meno credibili.
VOICE OVER
Auntie Val has always been one of the most important people in my life. She tries her best to buy me special presents at Christmas. It’s so touching. Even if they’re not really my kind of thing. So this year I thought I’d give her a big hint and get her a specially customized Christmas card from Harvey Nichols. The words are nice and big too, which is great because her eyesight isn’t what it used to be.
Season’s Greetings will be very awkward if you don’t get me a pair of Charlotte Olympia silver Octavia sandals. They’re the platform ones with the 6” heel. Size 4½, or a 5, if that’s all they’ve got.
SUPER
Harvey Nichols.
Could I be any clearer?
Christmas Cards
Richard Ronan
FILMGOOD
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