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Sisalpay: il contante è oggi il mezzo più diffuso (oltre 52% del transato), ma il 2022 potrebbe segnare lo storico sorpasso da parte di carte e wallet digitali

L'indagine condotta dall’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano e dal brand dei servizi di pagamento del Gruppo Sisal rappresenta il primo filone di ricerca in grado di analizzare in modo ampio e dettagliato i pagamenti effettuati dagli italiani, attraverso tutti gli strumenti, dal contante allo smartphone, e tutti i canali in prossimità o da remoto. Il contante vale 337 miliardi, le carte utilizzate utilizzate da più dell’80% degli italiani per pagamenti in negozio e online, nel 2017 registrano un transato di circa 220 miliardi di euro e il restante 15% è processato con altri strumenti, come l’addebito in conto corrente, il bonifico bancario, l’assegno e i buoni pasto, che assieme valgono 97 miliardi di euro.

Come pagano e quali sono le abitudini di spesa degli italiani? Quali sono gli strumenti di pagamento posseduti dai consumatori e come vengono utilizzati? Quanto pesa il contante sulla totalità degli acquisti consumer e quanto valgono gli strumenti di pagamento alternativi? Quali trend e aspettative future? Sono solo alcune delle domande a cui risponde l’inedito studio dedicato al mondo dei pagamenti degli italiani, condotto dall’ Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano e promosso da SisalPay, il brand dei servizi di pagamento del Gruppo Sisal, presentato quest’oggi durante l’evento "Il mercato dei pagamenti consumer in Italia".

L’indagine rappresenta il primo filone di ricerca in grado di analizzare in modo ampio e dettagliato i pagamenti effettuati dagli italiani, attraverso tutti gli strumenti, dal contante allo smartphone, e tutti i canali in prossimità o da remoto. La fotografia che restituisce lo studio delinea un mercato che, prendendo in considerazione gli acquisti di beni e servizi di consumo, vale in Italia 654 miliardi di euro. I prodotti di consumo rappresentano il 54% del totale mercato, i servizi il 37% e gli altri pagamenti quali tasse, tributi e sanzioni valgono il 9%.

“Si tratta di un’indagine essenziale e necessaria – commenta Francesco Maldari, (in foto), Responsabile Payments and Services del Gruppo Sisal - per comprendere a fondo un mercato in grandissima evoluzione ed espansione, in cui operano player di diversa estrazione, dagli istituti bancari e di pagamento, alle big tech e fintech e che è pronto a vivere nuove fasi di grande accelerazione: se è vero che l’Italia è oggi ancora la patria del contante, il 2022 potrebbe segnare l’anno dello storico sorpasso delle carte e wallet digitali rispetto al cash, in termini di transato. Ma aldilà dei numeri – conclude Maldari -, ciò che è chiaro è che i consumatori vogliono sempre più poter effettuare i propri pagamenti superando ogni barriera relativa al canale o allo strumento e, in questo contesto, SisalPay, con oltre 40 mila punti di vendita connessi online, i propri sistemi e le sue digital properties, si pone come enabler e facilitatore privilegiato, che da sempre semplifica la vita degli italiani”.

 

Gli strumenti di pagamento utilizzati dai consumatori italiani

Il contante è ad oggi il mezzo di pagamento più diffuso e utilizzato dai cittadini italiani: vale il 52% del totale transato, per un valore di 337 miliardi di euro, e ha uno scontrino medio di 16 euro.

Le carte, utilizzate da più dell’80% degli italiani per pagamenti in negozio e online, nel 2017 registrano un transato di circa 220 miliardi di euro, un terzo del totale, con una crescita a doppia cifra anno su anno nell’ultimo triennio. Lo scontrino medio di 60,5 euro riflette tuttavia un utilizzo delle carte ancora non frequente per le piccole e medie spese quotidiane, che rimangono appannaggio del contante per la maggioranza dei consumatori.

Il restante 15% del transato del mercato dei pagamenti è processato con altri strumenti, come l’addebito in conto corrente, il bonifico bancario, l’assegno e i buoni pasto, che assieme valgono 97 miliardi di euro. Tra questi sono cresciuti in particolare gli addebiti in conto corrente grazie alle domiciliazioni bancarie delle utenze domestiche promosse dalle politiche commerciali delle utility e la diffusione degli strumenti di Internet e Mobile banking. Decresce, invece, l’utilizzo degli assegni, in favore soprattutto dei bonifici.

 

I canali di pagamento

Se si considerano i canali attraverso i quali i consumatori scelgono di effettuare un pagamento, quello di Proximity Payment (effettuato in un luogo fisico, in prossimità della cassa in negozio, punto vendita, tabacchi, sportello bancario o postale) rappresenta nel 2017 il 91% del totale mercato per un valore di 570 miliardi di euro; si prevede che tale canale rimarrà il più importante anche nei prossimi cinque anni.

I canali online di Remote Payment rappresentano il residuale 9% del mercato, con un valore transato di 59 miliardi di euro e pur trattandosi di un mercato di valore secondario rispetto al canale offline mostrano elevati tassi di crescita anno su anno, in particolare per quanto riguarda la componente di acquisti su siti eCommerce e pagamenti tramite bonifico da home banking.

 

I trend attesi nei prossimi 5 anni

Nei prossimi 5 anni si prevede un aumento del transato con carta a discapito di quello con contante. Per il 2022 è atteso un forte avvicinamento, in termini di valore: secondo le stime il totale transato attraverso contante scenderà tra il 39% e il 43%, mentre quello con carte e wallet digitali tra il 45% e il 42%.

“Lo studio – spiega Francesco Maldari, Responsabile Payments and Services del Gruppo Sisal - evidenzia come le iniziative promosse dagli attori della filiera, aldilà delle fondamentali politiche che il Governo potrà attivare, siano importanti per promuovere l’uso di nuovi strumenti di pagamento. Come SisalPay, con l’obiettivo di continuare ad accompagnare gli italiani verso nuove esperienze di consumo innovative, contribuendo concretamente all’evoluzione digitale del Paese verso una cashless society, investiamo costantemente in ricerca, persone, competenze e innovazione. Solo nel triennio 2017-2019 abbiamo investito oltre 60 milioni in tecnologie innovative nei sistemi di pagamento. Siamo oggi entusiasti di presentare quest’inedita ricerca, insieme ad uno dei più autorevoli osservatori e istituti universitari: un esempio virtuoso di diffusione di cultura sul tema dei pagamenti, fondamenta imprescindibili per far evolvere come sistema tutto il comparto”.