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Inchiesta Cannes. Roncaglia: "Creatività, letteratura e tecnologia le carte vincenti di 4Matic Adaptive Book. Dopo la vittoria agli NC Awards 2017, portiamo il progetto nell'arena internazionale Cannes"

Intervistato da ADVexpress alla vigilia dell'inizio del Festival, il general manager del Gruppo racconta le grandi aspettative riposte nel progetto realizzato per Mercedes - Benz, già vincitore degli NC Awards 2017 di ADC Group, iscritto in ben 12 categorie. Un'iniziativa così innovativa da essere stata adottata dalla casa automobilistica in ben 10 Paesi Europei. Dopo un primo semestre verso il +15%, il gruppo punta a un 2017 a oltre +20% del business. Complice, anche, sottolinea il manager, l'impatto positivo dei premi.

Gruppo Roncaglia si prepara al Festival di Cannes con un asso nella manica: 4Matic Adaptive Book realizzato per Mercedes-Benz Italia.

Il progetto, già trionfatore agli NC Awards 2017, il premio di ADC Group dedicato alla migliore comunicazione olistica e integrata Made in Italy,  è stato infatti iscritto dal Gruppo in ben 12 categorie alla kermesse internazionale. Altre 5 entries inoltre per Mercedes- Benz #GoMB e 3 entries per  Enel Loyalty.

Lo anticipa ad ADVexpress Armando Roncaglia (nella foto), General Manager della company romana, che abbiamo intervistato per conoscere le aspettative dal Festival Internazionale della Creatività che sta per aprirsi a Cannes.

"Abbiamo puntato su questo progetto unico e innovativo,  già vincitore del premio di Best Holistic Campaign agli NC Awards 2017 perché siamo certi che il suo grande valore verrà riconosciuto anche in un'arena internazionale come quella di Cannes. Crediamo infatti nell'eccellenza della comunicazione e nella sfida  in contesti altamente competitivi".

4Matic Adaptive Book, realizzato da Gruppo Roncaglia con la collaborazione di Google e dello scrittore Gianrico Carofiglio, ricordiamo,  è un libro, una storia che si adatta al lettore che lo sta leggendo, alle ore precise , al luogo dove si trova, al tempo che fa, addirittura al sito sul quale l'utente sta navigando. La narrazione, infatti, si modifica in base a questi elementi, adattandosi al lettore proprio come la tecnologia 4Matic, la trazione evoluta Mercedes-Benz, adatta l’assetto del veicolo alle condizioni atmosferiche e stradali. 

Un progetto quindi che, attraverso l’uso di smart data, ingaggia il lettore rendendolo il reale protagonista del racconto.

Quali gli asset  vincenti di 4Matic Adaptive Book?
"Un mx innovativo di creatività, letteratura e tecnologia, già apprezzato da ben 100 mila persone, che hanno potuto così leggere ben 100 mila storie diverse in base al contesto di guida" spiega Roncaglia. "Un progetto così innovativo che Mercedes - Benz lo ha adottato a livello internazionale in ben 10 Paesi Europei. E che noi ora portiamo a Cannes con l'orgoglio di esserne l'agenzia italiana di questo progetto unico di storytelling".
 
"Del resto - aggiunge Roncaglia - creatività, tecnologia e storytelling sono anche gli asset della nostra filosofia d'agenzia, che anche grazie ai premi, punta ad alzare l'asticella dei prodotti creativi, frutto del talento e del know how dei nostri professionisti. E i risultati si vedono. Vincere awards importanti come gli NC  è risultato premiante per il business dell'agenzia e ci ha dato grande visibilità sul mercato.  Chiudiamo infatti il primo semestre  con la proiezione di una crescita del 15% e puntiamo a un 2017 a oltre +20%
". 
Il Gruppo, ricordiamo, conta 65 professionisti complessivi tra la sede di Roma e i nuovi uffici di Milano. 

"Come agenzia italiana indipendente stiamo dando il meglio per tenere alta l'asticella della qualità creativa tricolore anche oltreconfine. E dopo l'esperienza della scorsa edizione romana del Premio, anche quest'anno saremo l'unico sponsor dell'edizione londinese di Eurobest" conclude Armando Roncaglia.

Per approfondire ulteriormente l'approccio di Gruppo Roncaglia al mercato e la strategia alla base della realizzazione del 4Matic Adaptive Book, pubblichiamo di seguito l'intervista a Paolo Roncaglia, azionista del Gruppo, e a Lorenzo Lorato, strategic planner, tratta dall'inchiesta su Cannes contenuta nell'ultimo numero di NC -Nuova Comunicazione .

Paolo Roncaglia

 “L’experience è oggi l’unico modo per essere rilevanti, per creare una connessione con l’utente e trasformarlo in cliente. La nostra agenzia sta investendo molto nella creazione di brand experience partendo dall’analisi dei data insight, che permettano di individuare la giusta esperienza per la giusta persona, e delle tecnologie di fruizione, dalla realtà virtuale e aumentata, ai voice e chatbot”. In queste parole di Paolo Roncaglia (foto a sinistra), azionista del Gruppo Roncaglia, è sintetizzata l’idea di esperienza di marca per il Gruppo, realtà tutta italiana presente sul mercato da 30 anni, che nel tempo ha saputo seguire da vicino i cambiamenti del settore, ampliando la propria offerta e competenze. A contraddistinguerlo sul mercato è il modello organizzativo, strutturato in quattro grandi aree strategiche e hub operativi che lavorano in modo ‘cross’. Un modello, questo, che permette di ‘assemblare’ team di progetto in modo rapido e flessibile, sulle reali esigenze del cliente. 


“Oggi, l’evoluzione tecnologica impatta in modo sostanziale nei processi di comunicazione - continua Roncaglia -. Pensiamo alla potenzialità di experience in termini di tecnologie come la realtà virtuale o aumentata; piuttosto che alle possibilità offerte, in termini di personalizzazione, dalla elaborazione mirata di smart e big data. Le agenzie di comunicazione devono saper governare anche questi processi, che diventano parte integrante della strategia di comunicazione e creativa”. Diverse le regole da rispettare per sviluppare progetti basati sulla brand experience: individuare, su base analitica, i giusti contenuti per il target; offrire un’esperienza innovativa, che offra la possibilità di fare cose nuove e inaspettate; e, soprattutto, sviluppare uno storytelling ingaggiante e integrato all’interno della strategia di marketing e comunicazione del brand. Questo senza dimenticare il ruolo di generatore di contenuti da parte delle audience, sempre più community. Allo stesso tempo, la richiesta da parte dei clienti è una: avere risultati. 


“Per questo è fondamentale individuare con il cliente, all’inizio di ogni progetto, dei precisi Kpi e obiettivi quantitativi sui quali incardinare strategie e attività che possano raggiungere i risultati attesi - precisa Roncaglia -. Crediamo fortemente che un progetto di comunicazione sia un progetto di squadra tra cliente e agenzia, occorre quindi che tutta la squadra spinga sull’innovazione; crediamo altresì che i clienti siano più che pronti ad affrontare percorsi nuovi, a patto che portino risultati”. Certo, in un contesto di questo tipo non mancano le criticità, prima fra tutte l’imprevedibilità.

Lorenzo Lorato, Gruppo Roncaglia

 “Quando si sviluppano progetti di questo genere, ogni minuto si presenta una nuova variabile da gestire - spiega Lorenzo Lorato (foto a sinistra), strategic planner Gruppo Roncaglia -. La soluzione a questa difficoltà sta nel possedere tutte le competenze necessarie per imbrigliare il progetto e mantenerlo sulla rotta strategica stabilita. Significa avere competenze in tutti gli ambiti: di comunicazione, di analisi, tecnologici, produttivi e legali”.


Per questo il Gruppo sta investendo su diversi ambiti, come la data analysis, tecnologia e formazione, che consentono di restare sempre aggiornati sulle novità e ampliare le proprie conoscenze. “La formazione è il faro acceso sul futuro - continua Lorato -: partecipare ai più importanti eventi mondiali di tecnologia e comunicazione; seguire corsi di formazione in mercati che tracciano la strada verso il domani della comunicazione; dialogare con i maggiori player internazionali del settore. Crediamo fortemente che questa sia l’unica strada per riuscire a comprendere, gestire e anticipare il futuro”.


Ma come evolverà la comunicazione che punta sulla brand experience? “Sicuramente assisteremo a un’evoluzione verso una brand experience sempre più personalizzata e appagante - commenta Paolo Roncaglia-. Le evoluzioni in termini tecnologici e di data analysis, sono già sotto gli occhi di tutti. La loro applicazione di massa è ancora frenata da limiti di connettività. Un grande passo avanti è previsto nei prossimi due o tre anni, forse qualcuno in più per l’Italia, con l’avvento del 5Ge la diffusione dell’IoT (Internet of Things). Sul fronte della comunicazione si parlerà di marche interconnesse con i consumattori.