Referendum Costituzionale, quale impatto sull'industry pubblicitaria? Vergani (MEC): "Ad oggi nessun segnale di nervosismo del mercato. Ma serve reattività, perché i consumatori premiano la certezza del futuro e le aziende reagiscono di conseguenza"

Se nell'immediato non ci sarà nessun contraccolpo sulle pianificazioni pubblicitarie natalizie da parte della situazione politica incerta che si è venuta a creare, per il 2017, sostiene il Ceo di MEC, tutto dipenderà dalla velocità con cui il Governo riporterà stabilità, fondamentale per la propensione al consumo degli italiani e l'orientamento delle aziende a investire in comunicazione.

"Il clima di incertezza politica derivante dall'esito del Referendum Costituzionale non intaccherà le pianificazioni natalizie in corso nelle ultime settimane dell'anno da parte delle principali aziende del mercato" commenta ad ADVexpress Luca Vergani, Ceo di Mec.

"Ad oggi non abbiamo ricevuto dai clienti indicazioni negative in tal senso. Per il futuro, staremo a vedere: se l'incertezza politica intaccherà i consumi le aziende ne trarranno le debite consguenze".

Ad oggi, osserva Vergani " i primi indicatori economici rassicurano poichè non mostrano particolari segnali di nervosismo dei mercati: la Borsa ha dimostrato una semplice volatilità e lo Spread è rimasto all'incirca ai livelli dello scorso venerdì. Nessun allarmismo dall'internazionale, probabilmente in molti si aspettavano questo risultato elettorale oppure lo stesso ha generato reazioni poco scomposte".

Guardando ad un orizzonte temporale più ampio, il manager sostiene che l'andamento degli investimenti sarà legato "alla velocità con cui il Governo sarà in grado di fornire una soluzione che riporti stabilità. Perchè i consumatori premiano la certezza del futuro".

L'Italia, dunque, "dovrà reagire velocemente per evitare che l'instabilità politica intacchi la propensione al consumo degli italiani e, con effetto domino, gli investimenti pubblicitari da parte delle aziende".

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