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BC&E Festival. Daniela Tavola: “Il publisher deve mettere al centro il lettore per accrescere la relazione anche con il brand. La sfida è formare i creativi”

Durante la sessione pomeridiana del Branded Content & Entertainment Festival di ADC Group, spazio all'intervento della projects&production team manager di Hearst Italia:'Essere rilevanti per i lettori e le marche'. L'obiettivo dello speech era quello di capire il rapporto tra publisher, utente e brand per sviluppare una comunicazione attraverso credibilità, intercettazione delle tendenze e racconto di storie.

Durante la sessione pomeridiana del Branded Content & Entertainment Festival di ADC Group, sul palcoscenico l'intervento di Daniela Tavola, projects&production team manager Hearst Italia: 'Essere rilevanti per i lettori e le marche'. L'obiettivo dello speech era quello di capire come i publisher possono costruire relazioni di lungo periodo con i target intercettando novità e raccontando storie.

2,5 quintilioni di dati si scambiano ogni giorno sul digital, rendendo sempre più complesso il sistema e mettendo in difficoltà i brand nell'instaurare la relazione con l'utente. L'obiettivo che si è posto Hearst è quello di mettere al centro l'utente, chiedendogli direttamente di essere coinvolto nel progetto. La manager ha infatti affermato: “Il publisher acquisisce un ruolo fondamentale perché deve instaurare una relazione molto stretta con il fruitore attraverso la credibilità, l'intercettazione delle tendenze e  il racconto di storie”.

In questo contesto, il brand fa propri i valori del publisher come nei 3 case study raccontati  da Tavola, tra cui Audi-Esquire, 'Cool Japan' con Suzuki e la collaborazione tra Elle e Dolce&Gabbana. Proprio nell'ultimo caso citato che rappresenta la categoria dello Story Entertainment, Hearst ha sfruttato la declinazione multipiattaforma dei messaggi tramite il format del video, uno dei più diffusi nelle attività di branded entertainment. 

La prossima sfida che Hearst ha annunciato di voler affrontare è la formazione della figura del Content Creator, dotandolo delle expertise necessarie affinchè sia creativo ed efficace.  Tavola a riguarod ha spiegato:  “Vogliamo costruire un hub fluido che racconti grandi storie di brand”. I brand editoriali, d'altra parte, devono continuamente evolversi ed essere attivi su tutti i network per trovare nuove modalità di engagement con il pubblico. 

Claudia Barbieri