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Cannes Lions 2018. In un Festival ‘concentrato’, con quasi 300 leoni in meno e come sempre dominato dagli USA, l’Italia guadagna il 12mo posto per numero di trofei. Il medagliere e tutti i vincitori dei premi speciali

Il cambiamento nella struttura dei premi, unita al calo percentuale delle iscrizioni, ha fatto sì che l’edizione 2018 dei Cannes Lions abbia visto ridursi il numero complessivo di leoni assegnati di quasi 300 unità. Resta un Festival culturalmente dominato dagli Stati Uniti, in cui solo Gran Bretagna e Brasile riescono, benché a distanza siderale, quasi a tenere il passo. Buona comunque la performance dell’Italia, che nel medagliere globale risale dal 19° posto del 2017 al 12° di quest’anno.

(Cannes. Dal nostro inviato Tommaso Ridolfi). Come è consuetudine, alla fine del Festival si tirano le somme e si fanno due conti. Precisato che il nostro medagliere (vedi allegato) è realizzato sommando tutti i leoni vinti da ogni paese – senza distinzioni fra ori, argenti, bronzi e grand prix –, non occorrono calcoli complessi per vedere che come sempre è il mondo anglosassone a dominare la classifica: gli Stati Uniti si confermano davanti a tutti con un numero di trofei più che triplo di quello di Gran Bretagna e Brasile, immediati inseguitori.

Pochi gli spostamenti significativi nella top ten della classifica generale: l’Australia scende dalla terza alla sesta posizione – ma con il triplo Grand Prix del progetto ‘Palau Pledge’ resta comunque uno dei paesi di riferimento per la creatività globale; l’Olanda guadagna 10 leoni in più e sale dal 16mo all’ottavo posto; esce l’India (da nona a 17ma) ed entra la Nuova Zelanda (da 15ma a decima).

L’approfondimento sull’Italia lo abbiamo fatto altrove, ma vale la pena rimarcare che in un contesto globale la sua performance è stata più che soddisfacente: in un Festival accorciato, compresso e ristrutturato, in cui il numero di Leoni assegnato è stato notevolmente inferiore – grazie anche al taglio di alcune intere sezioni e in ogni caso al calo delle iscrizioni – portare a casa un leone in più a fronte di un numero di progetti iscritti inferiore non può che essere considerato positivo.

Con 21 leoni ‘ufficiali’ ci piazziamo al dodicesimo posto a pari merito con Argentina, Giappone, Sudafrica e Tailandia (eravamo al 19mo nel 2017). E se ci 'appropriassimo’ idealmente di quelli realizzati da sigle italiane per aziende italiane ma iscritti da case di produzione straniere – il riferimento è ovviamente a Diesel/Publicis e a Yoox/Google – con 25 leoni diventeremmo undicesimi subito dopo la Nuova Zelanda.

 

Special Awards


Agency of the Year
1. adam&;eveDDB, London
2. AMVBBDO, London
3. BBDO New York
Network of the Year
1. BBDO Worldwide
2. Ogilvy
3. DDB Worldwide

Independent Agency of the Year
1. Jung von Matt, Hamburg
2. Droga5, New York
3. Wieden+Kennedy, London
Holding Company of the Year
1. Omnicom
2. WPP
3. Interpublic Group
The Palme d’Or
1. MJZ, USA
2. Revolver / Will O'Rourke, Australia
3. The Corner Shop, USA


Creative Marketer of the Year
Google
Cannes LionHeart Award


Paul Polman, CEO Unilever, ha ritirato il premio per il suo continuo impegno a mettere gli obiettivi di sostenibilità sul lungo periodo al cuore della sua azienda.

Lion of St. Mark
Piyush e Prasoon Pandey


Grand Prix for Good
‘Project Revoice’, BWM Dentsu Sydney, per The ALS Association, Australia