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Forum WPP - Ambrosetti/4. E' 'Millennial' solo il 16% degli italiani. Socialità, trasparenza, immediatezza, libertà, esperienza i concetti chiave di questa generazione

83% celibi, il 64% vive ancora con i genitori, l'85% è connesso tutti i giorni e il 55% vede quotidianamente la tv. Sono i Millennials italiani, al centro della settimana edizione dell'evento organizzato da WPP e The European House Ambrosetti. Ecco il quadro di questa generazione tracciato da Federico Capeci, Ceo Italy Kantar Insights.

L'Italia è il Paese che ha la minor penetrazione di Millennials al mondo. Sono solo il 16% gli italiani appartenenti a questa generazione, contro il 19% della media europea e il 24% della Cina. Un target importante, tanto che WPP e The European House - Ambrosetti hanno dedicato ai Millennials la settima edizione del Forum, intitolata 'The Era of Millennials: new business models and consumption patterns', andata in scena oggi, 16 novembre, a Milano. 

"Dobbiamo imparare a dialogare con questa parte importante, strategica e sana del Paese", ha affermato Massimo Costa, country manager WPP Italia, in apertura dell'incontro. 

Federico Capeci, Ceo Italy Kantar Insights, nel suo intervento ha tracciato un quadro complessivo di questa generazione, mettendone in evidenza alcune caratteristiche fondamentali. "Innanzitutto dobbiamo tenere presente che i Millennials sono giovani, ma non solo, poiché i più 'grandi' hanno 35 anni - ha affermato Capeci - . L'83% dei Millennials italiani è celibe, il 64% vive con i genitori e il 26% delle donne appartenenti a questa generazione ha un figlio. Il 27% dei Millennials è laureato e il 12% è disoccupato. Interessante notare che l'85% di questa fascia della popolazione è connesso tutti i giorni, ma il 55% vede quotidianamente la tv". 

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Si tratta di informazioni importanti da tenere presenti se si desidera comunicare con questo target, che richiede l'utilizzo di un linguaggio differente, che rispecchi i valori di riferimento e allo stesso tempo si adatti alle dotazioni tecnologiche e culturali di questo segmento. 

Socialità, Trasparenza, Immediatezza, Libertà, Esperienza: sono questi i 5 pilastri chiave per comprendere i Millennials, come ha messo in evidenza Capeci. "La trasparenza costituisce la base di ogni relazione per questo target, dunque è fondamentale anche nel rapporto con le marche - ha detto il manager - . Inoltre i Millennials sono abituati ad avere grande libertà di scelta, poiché da sempre sono immersi in un mondo dove l'offerta è ampissima, e considerano prioritaria l'esperienza, anche rispetto ai prodotti acquistati. Le aziende che hanno avuto successo con questo segmento di mercato sono quelle che hanno saputo declinare la loro comunicazione tenendo conto di questo frame interpretativo. Un brand riesce a catturare l'attenzione dei Millennials soprattutto quando riesce a diventare un'icona che vive nei rituali di consumo". 

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"Quando si parla a una generazione per farlo in modo efficace non è importante tanto cosa si dice, ma come", ha dichiarato Capeci. Interessante notare a questo proposito come le attese che le diverse generazioni ripongono nei confronti dei brand. "Per i Baby boomers il prodotto rappresentava uno status symbol, la Generazione X esprime attraverso l'acquisto un bisogno di appartenenza, mentre per i Millennials la parola d'ordine è sperimentazione". 

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 "Il marketing mix deve tenere conto di tutti questi elementi, che restano fissi anche quando i Millennials diventano adulti - ha sottolineato Capeci - . E' importante condividere il percorso di crescita con i Millennials, che rappresentano la più ragionevole rappresentazione del nostro futuro".

Serena Piazzi