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Il Gruppo JWT/RMG riunisce tutte le attività sotto la sigla JWT

Tutte le attività di comunicazione del Gruppo guidato da Jane Reeve da oggi, 8 novembre, sono raggruppate sotto il cappello istituzionale della main agency. Da oggi dunque si parlerà solo di JWT e non più di JWT/RMG.
"I clienti di oggi vogliono relazionarsi con una sola interfaccia, versatile, veloce e multidisciplinare. I tempi delle agenzie a silos sono definitivamente tramontati". Con queste parole, Jane Reeve (nella foto insieme a Sergio Rodriguez e Enrico Dorizza), CEO di JWT Italia, annuncia la fase 2 nel processo di riorganizzazione dell’agenzia: quella in cui tutte le attività di comunicazione sono raggruppate sotto il cappello istituzionale della main agency. Da oggi dunque si parlerà solo di JWT e non più di JWT/RMG.

Da mesi al centro di un profondo rinnovamento per ridefinire l’assetto manageriale ma soprattutto la filosofia operativa, JWT si sta ripensando su un modello più vicino alla 'Branded Content Generation' per tutti i canali e i touch points presenti nella vita della gente. "Paradossalmente la pubblicità classica sta diventando solo una delle nostre attività, perchè è la rivoluzione dei media intorno a noi che sta chiedendoci di cambiare velocemente paradigma", aggiungono Sergio Rodriguez e Enrico Dorizza, i due direttori creativi dell’agenzia.

In linea con questa visione è stata di recente lanciata JWT Entertainment, la prima unit specializzata in Branded Content in collaborazione con la nota regista e autrice televisiva Tiziana Martinengo. Al suo attivo la creazione e produzione di 'The Fashion School', il primo docu-talent italiano trasmesso da Sky Uno e realizzato per un importante cliente dell’agenzia: Istituto Marangoni. Un format apripista da esportare nei paesi in cui l’Istituto Marangoni è già presente (Londra e Parigi) e per i paesi dove intende espandersi nel prossimo futuro.

"Oggi siamo l’unica agenzia nel nostro paese, e non solo, a offrire contenuti per tutti gli schermi che usiamo ogni giorno, dalla televisione al cellulare” - aggiunge Jane Reeve - “Una rivoluzione che nasce dall’aver impostato l’agenzia su 3 princìpi nuovi: la rotazione delle discipline, la condivisione continua e la responsabilizzazione del singolo in ogni fase del processo strategico e creativo".

SP