Mercato

WPP pronta a vendere una quota di Kantar. Business in calo nel terzo trimestre dell'anno, ma brilla l'Italia con una crescita tra il 5 e il 10%

La holding guidata dal Ceo Mark Read (nella foto), registra un calo del fatturato dello 0,8% nel Q3, a 3,75 mld di sterline, e dell’1,6% nei primi nove mesi. Riviste al ribasso le stime per il 2018, passate da un incremento dello 0,3% dei ricavi a una flessione tra il -0,5% e il -1%. Prosegue il processo di semplificazione della struttura del gruppo.

Risultati con segno negativo nel terzo trimestre 2018 per WPP.

Il Gruppo guidato dal Ceo Mark Read (nella foto), infatti, ha registrato un calo dello 0,8% del fatturato, ora pari a 3,7 mld di sterline, dopo una flessione dell'1,6% nei primi nove mesi dell'anno, a 11,25 mld di sterline.

Il business della holding, infatti è calato in vari mercati chiave durante il terzo trimestre dell'anno: il Nord America ha segnato -5,3%, Uk -2% e l' Europa Occidentale -0,4%.

Brilla invece l'Italia, che con Brasile, Singapore e Sud Corea, ha registrato una crescita del business compresa tra il +5% e il +10%.

In flessione anche le revenue organiche, che hanno registrato -1,5% nel 3° trimestre, anche a causa di un segno negativo in quasi tutti i settori, ad eccezione dei dati.

In seguito a queste performance negative, la holding ha rivisto la ribasso le stime per la chiusura 2018, passando da un incremento dei ricavi dello 0,3% a una flessione tra il -0,5% e il -1%.

Read, da due mesi alla guida di WPP , si trova ora a gestire un complesso piano di semplificazione e riorganizzazione le gruppo e il manager, dopo i rumors circolanti da tempo, ha confermato la decisione di vendere una quota di Kantar.

L'operazione, che sarà gestita da Goldman Sachs, vedrà Wpp mantenere una partecipazione nella società.

“Crediamo nel potenziale di Kantar, ma date le nostre numerose priorità, dobbiamo fare scelte difficili e crediamo che il modo migliore per sbloccare il potenziale di Kantar sia con un partner strategico o finanziario” ha spiegato Read, precisando che “Ad oggi abbiamo ricevuto richieste da diversi player interessati a investire nella società”.

Da quando Martin Sorrell si è dimesso da Ceo di Wpp, la holding ha già effettuato 16 vendite di partecipazioni per un valore di circa 700 milioni di sterline . Per il futuro il manager ha dichiarato che il Gruppo intende investire esclusivamente in aree potenzialmente strategiche.

Riguardo al turnover dei clienti, negli ultimi mesi dal portfolio di WPP sono uscite aziende importanti come Opel (che ha affidato la creatività in McCann WorldGroup), American Express, GSK, HSBC e United Airlines, anche se la holding ha mantenuto alcune porzioni di incarichi per questi stessi brand. Anche Ford ha spostato in BBDO la creatività, mantenendo però in WPP le attività media e il digital.

Tra i new business e i clienti che il gruppo ha difeso e mantenuto Read ha ricordato Adidas, BP, Hilton, Mars, Mondelez, Shell, T-Mobile e Panadol (GSK).

In una nota istituzionale Mark Read ha così spiegato il complesso processo di riorganizzazione in corso in WPP: "La nostra industry sta cambiando e in passato WPP è stata troppo lenta ad adattarsi ai mutamenti in corso, troppo complicata ed ha investito troppo poco nei core business. C'è molto da fare e stiamo prendendo decisioni importanti per migliorare la nostra peformance".

"Ad aprile abbiamo immediatamente sviluppato una nuova strategia per WPP volta a semplificare la nostra organizzazione, posizionare meglio le nostre companies, investire maggiormente in talenti creativi, definire una strategia comune basata su dati e tecnologia rendendo più semplice per i clienti l'accesso ai punti di forza che risiedono nella company. Al centro di tutto c'è una nuova vision di WPP, supportata da una forte cultura che ci unisce e ci rende la destinazione più attrattiva per i migliori talenti, proiettandoci verso un ruolo di guida della nostra industry per il futuro”.

“Abbiamo già implementato la nuova strategia identificando le aree nelle quali investire e facendo ristrutturazioni necessarie per semplificare la holding, mettendo a punto dei team nelle aree chiave dei dati e della tecnologia. Abbiamo già definito 16 vendite di asset no core, per un valore di circa 700 milioni di sterline. Di conseguenza, il nostro debito netto è sceso di 925 milioni di sterline rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso”.

Tra le ristrutturazioni e i merge effettuati dalla sua nomima a Ceo del Gruppo, a settembre 2018, Read ricorda la fusione di Y&R e VML con la creazione di VMLY&R, l'integrazione delle agenzie di healthcare con Ogilvy, VMLY&R e Wunderman e la costruzione di un più forte executive team al centro di WPP.