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25.000 abbonati per Sky e Fastweb.

Si è tenuta oggi la presentazione dei primi risultati dell'accordo tra le due società, alla presenza di Tom Mockridge, aministratore delegato Sky, e Stefano Parisi, aministratore delegato di Fastweb. L'a.d. Sky è ritornato sul tema della governance di Auditel. Mockridge: ‘Perché Auditel non misura l’Iptv?’

Sono già 25.000 gli abbonati a Sky tramite la piattaforma di Fastweb, e l'obiettivo è raggiungere i 50.000 a giugno e i 150.000 a giugno 2008. I dati sono emersi oggi, 14 maggio, all'incontro cui hanno preso parte Tom Mockridge, aministratore delegato Sky, e Stefano Parisi, aministratore delegato di Fastweb, per la presentazione dei primi risultati dell'accordo tra le due società. Annunciato lo scorso ottobre, e diventato effettivo da marzo, l'accordo prevede che ciascuna delle due aziende integri i propri servizi con quelli dell'altro operatore. Da oggi, poi, è stata introdotta un'altra novità: chi si abbona a Sky attraverso Fastweb può ora accedere anche ai pacchetti "Mondo", "Cinema", "Sport" e a servizi come il Cinema On Demand.

"In meno di due mesi abbiamo totalizzato i 25.000 abbonati - ha detto Mockridge - ed entro il 30 giugno contiamo di raggiungere i 50.000. Per il prossimo anno vorremmo giungere a 150.000 entro giugno 2008. Siamo felici di questa crescita, perché le famiglie che per vari motivi non potevano accedere al satellite ora hanno un'alternativa, è sufficiente il collegamento broadband". Non è mancata una nota polemica verso Auditel: "Per ragioni che non capisco, Auditel non rileva questi ascolti. Si dice che il numero dei telespettatori delle reti generaliste è in calo, ma alcuni di essi potrebbero essere recuperati se solo Auditel rilevasse anche l'Iptv". L'a.d. ha poi sottolineato: "Sky e Fastweb sono due aziende giovani che portano competizione e possibilità di scelta per in consumatori in un mercato che finora è stato limitato. Sky poi fa capo a NewsCorp, Fastweb sta per fondersi con Swisscom: si può dire quindi che l'Italia vede positivamente gli investimenti di realtà estere".

"Anche noi ci meravigliamo che il sistema di rilevazione degli ascolti non preveda queste nuove piattaforme e consideri solo i broadcaster – ha commentato Stefano Parisi -. Eppure, se si analizza il comportamento dei clienti che hanno maggiore possibilità di scelta, si vede che la domanda di contenuti è molto evoluta e si incentra su contenuti di nicchia che il broadcaster non può dare". Per il prossimo futuro, è allo studio una collaborazione tra le due società per sviluppare video on demand sull'Iptv. Proseguirà inoltre l'attività di co-marketing che vede la vendita incrociata dei servizi delle due aziende alle rispettive customer base, mentre non sono previste al momento novità sul fronte advertising, dopo lo spot di Bates con Valentino Rossi, andato on air ad aprile, che annunciava anche la nuova offerta.

A margine della conferenza, Mockridge è poi ritornato sul tema Auditel: "Ci è stata offerta la possibilità di entrarvi, ma non lo faremo se non cambia la governance. Oggi Rai e Mediaset hanno il 60% dei voti nel consiglio e questo dà l'idea di un conflitto di interessi. Noi proponiamo che nel consiglio siedano un terzo di rappresentanti delle televisioni, un terzo di investitori pubblicitari rappresentati da Upa e un terzo di indipendenti, come avviene in qualsiasi azienda quotata". "Siamo però contenti – ha aggiunto - che Auditel pubblichi i nostri dati, per vedere quali canali vanno bene e quali invece sono da 'bacchettare'. Però, dato che l'Iptv va così bene, perché Auditel non corre a misurarla? Certo, finché Rai e Mediaset avranno il 60% dei voti sarà difficile: però Auditel dovrebbe essere un arbitro di cui ci si possa fidare".

Sul versante dei contenuti, Mockridge ha dichiarato: "Stiamo cercando aziende italiane che ci forniscano i canali. Abbiamo già RaiSat, Digicast e Sitcom , ma stiamo parlando con altri fornitori".

A chi gli chiedeva un commento sull'acquisizione di Endemol da parte di Mediaset, Mockridge ha risposto: "È bene vedere un'azienda italiana che diventa più internazionale. Mediaset è un'ottima società e sono certo che farà un ottimo lavoro con Endemol". Infine, a proposito della possibilità di un'Ipo, "Non è stata presa alcuna decisione – ha detto l'a.d. – e Murdoch è felicissimo di possedere il suo 100%".

Claudia Albertoni