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Mauri (Mondadori): "Confermiamo gli obiettivi di fine anno. Buon andamento anche per il 2° semestre. Pronti a investire nei settori Professionale e Formazione in Italia e nei Libri all'estero"

Lo ha dichiarato l'AD del Gruppo a margine dell'Assemblea UPA, precisando che l'andamento del gruppo è in linea con l'obiettivo di "un'ulteriore riduzione del debito a 60-65 milioni, ovvero 300 milioni in meno in cinque anni nonostante l'acquisizione di Rizzoli e Banzai". Mondadori, ha sottolineato Mauri "entrerà in nuova fase, caratterizzata dalla gestione della crescita e non della decrescita".

"Il secondo semestre andrà  bene come il primo, i risultati sono quelli che abbiamo previsto e siamo in linea con la nostra guidance". Lo ha dichiarato ad ADVexpress Ernesto Mauri, AD Mondadori, a margine dell'Assemblea UPA, oggi, 3 luglio.

I Libri sono strategici per il giro d'affari di Mondadori e rappresentano circa il 70% dei ricavi. Segono i Periodici anche se, ha sottolineato l'AD "come avviene in generale nel mercato di questo segmento, registriamo una flessione della raccolta pubblicitaria su carta, mentre quella digital cresce a doppia cifra grazie ad AdKaora che in sei mesi ha ottenuto il risultato realizzato l'anno scorso, registrando una crescita del 100% sul 2018. I Periodici chiuderanno l'anno in linea ma trainati dal digitale".

L'andamento complessivo del Gruppo, come detto, è in linea con le previsioni che, ha ricordato l'AD "consideravano una lieve flessione dei ricavi, un incremento dell'Ebitda, un sensibile incremento dell'utile netto, una generazione di cassa importante e, soprattutto, un'ulteriore riduzione dell'indebitamento che dovrebbe essere intorno ai 60-65 milioni, vale a dire 300 milioni in meno in cinque anni nonostante l'acquisizione di Rizzoli e Banzai".

Riguardo alle prossime operazioni strategiche del Gruppo l'AD ha anticipato l'interesse a investire nel settore dei Libri all'estero."Abbiamo fatto un attento esame, ora abbiamo una bella fotografia dei mercati e adesso ci muoveremo". Operazioni che veranno fatte "nelle condizioni migliori' e  faranno seguito alla cessione dei periodici in Francia, il cui closing è previsto a fine luglio.

"Avendo un indebitamento bassissimo, siamo nelle condizioni per affrontare seriamente lo sviluppo" ha sottolineato Mauri, aggiungendo che Mondadori  "entrerà in nuova fase, caratterizzata non più dalla gestione della decrescita ma dalla gestione della crescita". Riguardo invece all'Italia, l'interesse del gruppo si muove verso due settori, professionale e formazione, contigui a quelli nei quali già è presente.