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Tagliavia (Rai Pubblicità): "Nei primi sette mesi 2020 per Rai Radio +1,2 punti di market share e ricavi pubblicitari a -23%, meglio del mercato". Pronta la rilevazione autonoma degli ascolti con meter

Durante la presentazione dei palinsesti autunnali, l'AD della concessionaria ha sottolineato come a gennaio - luglio il calo di raccolta delle emittenti Rai sia stata inferiore alla media del mercato (-33%). Roberto Sergio, direttore Rai Radio, ha annunciato l'avvio della rilevazione indipendente degli ascolti. "Con la misurazione passiva avremo dati dettagliati e in tempo reale”.

"I nostri canali radio sono fatti di programmi scritti con grande cura, che sono diventati punti di riferimento per il pubblico, che vengono ricercati e ascoltati anche on demand. In un mercato dell’attenzione in cui le radio concorrono sempre di più con la musica in streaming, questo è un asset fondamentale. E i risultati dimostrano che i brand privilegiano i contesti in cui si sentono a proprio agio nell’articolare i propri valori: Rai Radio nel 2020 aumenta di 1,2 punti la propria quota di mercato e subisce una contrazione dei ricavi del -23,2%, con una media mercato al -33%* . Lo ha dichiarato Gian Paolo Tagliavia (nella foto in alto), AD Rai Pubblicità, durante la presentazione dei palinsesti autunnali di Rai Radio, avvenuta oggi in via Asiago. 

.(*) Dati FCP Assoradio, quota Rai Radio dall’8,0% gennaio-luglio 2019 al 9,2% gennaio-luglio 2020; progressivo ricavi gennaio-luglio 2020: Rai Radio -23,2%, radio commerciali -34,2%, media mercato -33,3%.). 

 

Altra novità emersa durante l'incontro odierno, la decisione di Rai Radio di misurare gli ascolti con il meter in maniera autonoma con uno strumento a uso interno, per tarare al meglio i contenuti editoriali e non solo.Già dal mese di ottobre sarà avviata la fase di test e con l’inizio del 2021 andrà a regime.

Roberto Sergio, Radio Rai

 “La rilevazione con meter –ha spiegato Roberto Sergio (foto sopra), Direttore Rai Radio – è l’unica forma di monitoraggio che può dare una fotografia realistica degli ascolti. Da mesi proponiamo in Ter un adeguamento dell’indagine in tal senso, con l’integrazione della Cati con il meter. Finora, le nostre richieste sono rimaste inascoltate. Ovviamente saremo ben felici di fermare la ricerca autonoma, se Ter dovesse approvare la modalità passiva e far proprio il monitoraggio tramite meter in modalità analoghe a quelle da noi progettate. Altrimenti, andremo avanti come da programma con la nostra ricerca parallela a quella Ter”.

La ricerca Rai Radio sarà uno strumento a uso interno, utile per poter avere indicazioni in tempo reale sull’andamento dei canali e dei singoli programmi, si legge nella nota stampa. “Avremo dati qualitativi e non solo – ha proseguito Sergio –, che saranno finalmente utili per capire come ottimizzare al meglio la programmazione. Fino ad oggi i dati Ter sono stati utili a misurare la brand awareness dei canali, ma non hanno mai fornito indicazioni puntuali sull’ascolto. Con la misurazione passiva avremo dati dettagliati e in tempo reale”.

Si tratterà di informazioni estremamente delicate che Rai Radio userà con riservatezza e grande senso di responsabilità, come nella natura del ruolo di Servizio pubblico, nonché di socio Ter.