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Sky Media: a gennaio arriva AdSmart, per personalizzare l'adv sui canali pay. Nel primo semestre raccolta a +21%

Grazie alla nuova tecnologia il decoder My Sky (oltre 3,2 milioni quelli presenti in Italia) funzionerà di fatto come un AdServer, attraverso cui gli investitori potranno definire a priori numero di visualizzazioni, frequenza e target della propria comunicazione pubblicitaria, come avviene sul web. Per il momento AdSmart funzionerà sui canali lineari pay, ma sarà disponibile in seguito anche sull'On Demand, che attualmente rappresenta il 15% del totale raccolta pay.

La presentazione della nuova programmazione Sky, andata in scena ieri sera, 14 settembre, al Teatro degli Arcimboldi di Milano (leggi news), è stata anche l'occasione per parlare con Daniele Ottier, direttore di Sky Media, di AdSmart, la nuova tecnologia, il cui lancio ufficiale è previsto a gennaio, che consentirà di pianificare i canali lineari pay con una logica completamente differente.

 

“Con AdSmart il decoder MySky si trasforma di fatto in un AdServer – ha spiegato Ottier - : gli spot non vengono diffusi via satellite, ma caricati direttamente sull'hard disc del decoder, e gli investitori potranno definire a priori numero di visualizzazioni, frequenza e target della propria comunicazione pubblicitaria, come avviene sul web. Una vera e propria rivoluzione per la pianificazione televisiva, dal momento che a essere pianificati non saranno più i canali, ma le audience. Alla profilazione dei canali tematici e dei pacchetti posseduti si potrà unire ad esempio la profilazione per area geografica, offrendo così agli utenti un advertising molto più personalizzato”.

 

In questo modo, le aziende avranno dunque la possibilità di promuovere prodotti differenti in regioni o anche in province diverse, e di intercettare anche i light viewers, dal momento che il loro spot potrà essere veicolato nel primo break visto da un determinato utente. Interessante sottolineare il fatto che AdSmart supera anche le difficoltà legate alla connettività, dal momento che la tecnologia per funzionare non necessita che il decoder My Sky sia connesso alla rete.

 

“La logica di fatto è win-win – ha sottolineato Ottier - : le aziende hanno l'opportunità di razionalizzare gli investimenti abbattendo la dispersione, agli abbonati non viene erogata una maggior quantità di pubblicità, ma solo spot più in linea con il loro profilo”.

 

Nel Regno Unito, dove è stata lanciata nel 2014, AdSmart è già stata utilizzata per l'erogazione di oltre 700 campagne, con benefici tangibili sui brand, sul business e sulle vendite. In Italia, la fase di test con i clienti partirà a fine ottobre ma l'interesse tra gli investitori, come ha affermato Ottier, è già alto.

 

In seguito, molto probabilmente la tecnologia AdSmart verrà applicata anche all'On Demand, da cui attualmente proviene il 15% della totale raccolta pay. Oltre 1 miliardo le visualizzazioni pubblicitarie sull'On Demand nel 2016, per oltre 200 milioni di contenuti scaricati.

 

Guardando all'andamento generale della concessionaria, Ottier ha spiegato ad ADVexpress: “Sky Media è la concessionaria che vanta il maggior numero di clienti, ben 1200. Nel primo semestre la raccolta è cresciuta complessivamente del +21% e a luglio la tendenza è stata confermata. Difficile prevedere l'andamento dei prossimi mesi, ma considerata l'ottima qualità della nuova programmazione e le performance dei nostri canali e dell'On Demand, non posso che essere ottimista”.

 

D'altra parte, gli ascolti nel 2016 stanno regalando grandi soddisfazioni: da gennaio a fine agosto la crescita complessiva è stata del +14%, considerando canali pay e free.

 

Serena Piazzi