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Vivendi acquisisce da Bollorè Group il 60% di Havas e apre Vivendi Italia, puntando a cinema e calcio

Completata l'operazione con la holding pubblicitaria guidata da Yannick Bollorè, figlio di Vincent Bollorè. Intanto apre a Milano Vivendi Italia, che investirà in contenuti di intrattenimento (sport, eventi, film, brevi serie tv), anche attraverso partnership con società nel settore dei contenuti cinematografici e potrebbe anche partecipare alle aste per i diritti tv del calcio italiano.

Vivendi ha definito l’accordo  con il gruppo Bolloré per l'acquisizione della sua quota di maggioranz (60%) in Havas, la holding pubblicitaria guidata da Yannick Bollorè, figlio di Vincent Bollorè (foto in alto).

Come riporta un comunicato congiunto, l’accordo è stato firmato dal Consiglio di gestione di Vivendi – del quale Vincent Bolloré è il principale azionista – dopo il parere positivo degli organi rappresentativi di Vivendi, Havas e Bolloré e la realizzazione della ‘due diligence’ prevista per l’operazione. 

Confermato il prezzo di 9,25 euro per azione, indicato originariamente nella lettera d'intenti, con un premio “basato su diversi criteri: la performance operativa del gruppo Havas rispetto ai suoi concorrenti nel corso degli ultimi anni, il livello storico di Havas e le prospettive di medio termine”, afferma la nota.

Vivendi depositerà un’offerta pubblica semplificata per la quota residua di Havas che non ha però lo scopo di ‘delistare’ il gruppo pubblicitario dalla Borsa di Parigi.

Arnaud de Puyfontaine, Vivendi

 “Questa operazione è un passo importante nel nostro desiderio di costruire un leader mondiale nel settore dei contenuti, media e comunicazione”, ha spiegato Arnaud de Puyfontaine (a sinistra nella foto), amministratore delegato di Vivendi, sottolineando come l’acquisizione dia al gruppo “una posizione unica”.  “Havas apporta a Vivendi le sue conoscenze sui comportamenti dei consumatori, la padronanza dei dati e la creazione di nuovi formati” ha aggiunto il manager, già presidente di Telecom Italia. 

“L’ambiziosa strategia di sviluppo accelerato per la creazione di un leader globale nelle comunicazioni condotto da Vivendi ci permetterà di crescere ancora più velocemente”, ha commentato  Yannick Bolloré, figlio di Vincent e amministratore delegato di Havas.

Intanto Vivendi ha aperto a Milano la filiale italiana della società, che, anticipa il Sole 24 Ore, si chiamerà Vicendi Italia, un'iniziativa nell'ambito del progetto di costruire una 'Netflix europea' da parte di Vincent Bollorè.

 La nuova società, riporta il Sole 24 Ore, investirà in contenuti di intrattenimento: sport, eventi, film, brevi serie tv, anche attraverso partnership con società nel settore dei contenuti cinematografici e potrebbe anche partecipare alle aste per i diritti tv del calcio italiano.

Come scrive il ‘Sole 24 Ore’ Vivendi Italia potrebbe investire sulla serie A provando a ricucire lo strappo con Mediaset dopo il mancato rispetto del contratto su Premium.

“Vogliamo contribuire a rilanciare il cinema italiano, far diventare l’Italia un polo d’attrazione per giovani talenti”, ha sottolineato il ceo di Vivendi e presidente di Telecom, Arnaud de Puyfontaine. “Operiamo in un’industria locale che sta diventando sempre più globale. E per competere coi colossi Usa, e in prospettiva con quelli cinesi, bisogna poter contare sulle economie di scala, creando un network, che permetta di rendere efficienti gli investimenti in contenuti”.

De Puyfontaine, prosegue il ‘Sole 24 Ore’, ha ammesso un interesse per le prossime aste sui diritti del calcio e dichiarato di  “studiarela situazione”. Dati i tempi stretti per la presentazione delle offerte  per i diritti della Serie A  entro le ore 10 di sabato 10 giugno, il manager ha dichiarato  "le decisioni migliori si prendono sotto pressione”, "se un gruppo che vuole diventare player globale non può permettersi di trascurare alcuna occasione".

“Mi piacerebbe molto tornare a discutere con” Mediaset, ha aggiunto, “ma per il momento non ci sono incontri in agenda. Io comunque resto ottimista sulla possibilità di trovare un accordo”.

Ricordiamo che in Italia Vivendi è il principale azionista di Telecom, di cui detiene una quota del  24,7% ed ha una partecipazione del 28,8% di Mediaset.

Infine, come riporta ancora il Sole "Quello che è certo - ha assicurato de Puyfontaine - è che siamo investitori di lungo periodo, siamo impegnati a fare investimenti infrastrutturali in Italia e vogliamo far tornare grande Telecom, non siamo il cavallo di Troia di Orange“. “Telecom è un pilastro fondamentale della nostra strategia. Crediamo che la convergenza tra contenuti e distribuzione cambierà radicalmente il nostro business”. 

Il presidente di Telecom ha già chiesto di incontrare esponenti del Governo, per spiegare quali sono i progetti di Vivendi.