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Lampugnani (VP ADCI) sull'assenza di Publicis agli ADCI Awards: "Un peccato, sarebbe una perdita di apporto creativo di qualità. Il Festival di Cannes? Va comunque ripensato"

Secondo il vice presidente dell'ADCI la presa di posizione del Ceo del Gruppo Publicis di non partecipare, l'anno prossimo, a nessun premio, Cannes compreso, sebbene troppo netta, sarà comunque da stimolo al Festival per ripensarsi. Nessun progetto di Publicis risulterebbe ad oggi iscritto agli ADCI Awards.

Nell'ambito della presentazione della quarta edizione di IF! Italians Festival, l'evento promosso da ADCI, Assocom e Google, svoltasi oggi al Teatro Franco Parenti a Milano (leggi news) non poteva mancare una discussione sulla decisione di Arthur Sadoun, Ceo di Publicis, di non partecipare, almeno per i prossimi 365 giorni, a nessun premio, Festival di Cannes compreso. Quali le ripercussioni di questa posizione netta sugli ADCI Awards, il premio dell'Art Directors Club?

Lo abbiamo chiesto a Nicola Lampugnani,  VP dell'Associazione, che ha commentato: "Mi dispiacerebbe molto.  Sarebbe una perdita,non tanto in termini economici, quanto di apporto creativo di qualità visto il buon lavoro delle agenzie del gruppo Publicis. Non so ancora quale sarà la loro reazione, vero è che la call for entries per gli ADCI Awards è stata aperta prima dell'annuncio di Sadoun".

Secondo quanto risulta ad ADVexpress, ad oggi nessuna agenzia del gruppo Publicis avrebbe iscritto progetti agli ADCI Awards. 

"Credo comunque che il Festival di Cannes abbia comunque bisogno di cambiamenti e probabilmente la discussione aperta dalla decisione del Ceo di Publicis potrà essere utile alla Kermesse - conclude il VP ADCI - .Certamente una posizione più aperta al dialogo da parte di Sadoun sarebbe stata più utile".