Interviste

Upa rivede le stime 2017 a +1%. Robbiati (Publicis Media): "Confermiamo il +0,7%. Segnali macroeconomici e indici di fiducia positivi a novembre e dicembre, ma le aziende restano caute e orientate al ROI"

Il Research & Business Intelligence Lead di Publicis Media conferma le previsioni, già caute, per l'anno in corso, e rileva un atteggiamento ancora timido negli investimenti da parte delle aziende, anche per il 2018, nonostante il PIL e gli indici di fiducia dei consumatori positivi. La crescente attenzione all'efficacia degli investimenti da parte delle imprese un elemento che potrà incidere sui risultati dell'anno prossimo, ad oggi previsto, in linea con UPA, a +1%.

Publicis Media mantiene caute le stime per il mercato 2017, confermando il +0,7% già previsto a novembre (leggi news), in linea con le nuove previsioni UPA, che ha abbassato  il forecast da +1,8% a +1%. 

Lo ha dichiarato ad ADVexpress Marco Robbiati (nella foto), Research & Business Intelligence Lead di Publicis Media (nella foto), che ha sottolineato: "A novembre e dicembre registriamo segnali positivi, sia in termini macroeconomici che nella fiducia dei consumatori, speriamo inneschino un trend per il 2018. Restano tuttavia elementi di incertezza come i Mondiali e le elezioni e soprattutto un atteggiamento cauto da parte delle aziende, che nelle strategie di investimento sono sempre più attente al Roi, con criteri di allocazione dei budget nei vari mercati legata ai risultati ottenuti. Prima di elaborare stime per il 2018 è necessario vedere come si combineranno tutti questi fattori. In generale ad oggi per l'anno prossimo crediamo che il mercato si attesterà al +1,2%, in linea con UPA, un risultato inferiore al +2,1% previsto prima dell'uscita dell'Italia dai Mondiali".

Riguardo ai settori più o meno performanti, Robbiati, come ha evidenziato anche Norina Buscone di GroupM (leggi news), sottolinea l'andamento negativo per tutto il comparto della GDO. Il manager, analizzando il mercato, osserva che non sempre i big spender hanno ridotto la pressione pubblicitaria, ma hanno spesso ottenuto costi inferiori in un anno costellato da un gran numero di gare. Il calo maggiore degli investimenti si è registrato nei Fast Mover Consumer Goods, mentre il settore dei cibi biologici legati al benessere ha mostrato grande vitalità con il lancio di nuovi prodotti sul mercato che ha assorbito crescenti investimenti. Ma si conferma in generale una logica di attenzione ai costi da parte delle aziende.