Off the records

Audipress, confronto dei dati: braccio di ferro tra Vitelli e Perchinelli

Atteso da due anni, il reingresso sulla scena delle nuove rilevazioni Audipress non poteva non sollevare polemiche.  Ne è prova la pubblicazione su ADVexpress dei confronti di Media Italia tra l'indagine 2008/I e la nuova 2010/I che ha subito suscitato reazioni. Ma la posizione di Media Italia è supportata da AssoComunicazione che la cavalca per stimolare Audipress ad integrare nell'indagine le proprie istanze di miglioramento, per fornire uno strumento di pianificazione che soddisfi tutto il mercato.
La reintroduzione, dopo due anni di silenzio, di una nuova metodologia di rilevazione Audipress, ha subito generato reazioni differenti tra i player del mercato, sollevando in particolare un batti e ribatti tra la stessa Audipress e AssoComunicazione.
Mentre la prima lamenta l'impossibilità di effettuare confronti tra l'ultima indagine, 2008/I e la nuova 2010/I, per via della differente metodologia di rilevazione, la seconda si schiera dalla parte di tutti i player  - grandi utenti, centri media, concessionarie, che i confronti li effettuano, regolandosi il mercato come meglio crede. E stimola Audipress ad accogliere le proprie istanze di miglioramento all'indagine, per arrivare alla definizione di uno strumento che metta d'accordo tutti player del mercato.

A partire dalla rilevazione Autunno 2009, Audipress ha definito una nuova architettura di indagine, allungando il periodo di rilevazione (circa 10 mesi), aumentando la frequenza di uscita dei dati (quadrimestrali), fornendo al mercato dati più freschi ed inserendo inoltre nel questionario una sezione web, per rilevare la duplicazione tra la lettura su supporto cartaceo e la visita del sito web solo per la testata dichiarata. I cicli di rilevazione sono tre, realizzati indicativamente tra metà gennaio-marzo; aprile-metà luglio; metà settembre - dicembre. La rilevazione viene quindi sospesa solo nei periodi estivo e natalizio.

Secondo Audipress, come indicato dalla stessa in un comunicato del 4 febbraio “I dati rilevati con la nuova metodologia, non sono comparabili con l’ultima edizione pubblicata, 2008/I”.

Media Italia, il centro media che fornisce ad ADVexpress l’elaborazione e il confronto dei dati Audipress, invece, ha ritenuto utile effettuare un confronto tra i dati emersi dalla nuova rilevazione e quelli relativi all’edizione 2008/1 per vedere i trend emergenti in un periodo in cui, tra l'altro, si è registrato un calo generalizzato dei dati di diffusione delle principali testate.

Dal confronto, pubblicato in data 6 maggio su ADVexpress (vedi notizia correlata), è emerso un trend di crescita del lettorato sulla stampa italiana. +4% il totale lettori Quotidiani e Settimanali, +2% i Mensili. Sul fronte internet, la novità di Audipress 2010/I è la possibilità di leggere la fruizione web, solo per le testate di cui si è dichiarata lettura.

In una lettera inviata il 21 maggio ad ADVexpress, a Media Italia e a Fidelio Perchinelli, direttore generale AssoComunicazione, Audipress, nella persona del presidente Vincenzo Vitelli (nella foto a sx),  critica il confronto pubblicato su ADVexpress ribadendo la non comparabilità delle due indagini, giustificando la posizione in  tre punti.

1. L'edizione 2001/I comprendeva i cicli autunno 2007 (10 settembre - 16 dicembre 2007), e primavera 2008 (10 marzo - 15 giugno 2008), ciascuno di 13 settimane. L'edizione 2010/I è uin'indagine continuativa e i dati pubblicati si riferiscono a una rilevazione effettuata su 24 settimane, con la sola interruzione del periodo natalizio.

2. Per la prima volta, Audipress ha svolto la rilevazione nei mesi di  gennaio, febbraio, marzo, registrando quindi la lettura in un periodo non precedentemente rilevato. Il questionario è stato aggiornato sostituendo la sezione Eurisko con la sezione web, producendo una riduzione complessiva del tempo di intervista.

3. Conseguentemente, i dati saranno pubblicati con periodicità quadrimestrale anzichè semestrale e con riferimento ai precedenti sei mesi per i quotidiani e dodici mesi per i periodici.

Non è mancata la risposta di AssoComunicazione, Secondo quanto risulta ad ADVexpress, il direttore generale Fidelio Perchinelli (nella foto a dx) avrebbe risposto a questa lettera con una nota, inviata al presidente Audipress Vincenzo Vitelli, ad Upa e ai principali centri media.

Nel testo Perchinelli farebbe notare a Vitelli come, in realtà, sia pratica diffusa tra i principali operatori del settore - grandi utenti, centri media e concessionarie - effettuare confronti tra le due indagini. A indicare come il mercato si regoli come meglio crede in funzione degli interessi dei vari player.

Secondo Perchinelli, pertanto, continuare ad imporre il divieto dei confronti non sarebbe solo inutile, ma anche un non senso, perché in un libero mercato è contraddittorio voler dettare regole dirigistiche e impositive.

Altra incongruenza riguarda i dati sulle letture online. Nella lettera ci si chiede come sia possibile che i numeri di Audipress siano superiori a quelli di Audiweb, ossia della rilevazione ufficiale adottata dal mercato per quanto riguarda la rete?

E, lamentando una tendenza del Presidente Vitelli a uniformarsi alle posizioni della Fieg, lo spronerebbe ad integrare nell'indagine le istanze di miglioramento proposte dall'Associazione. Tra queste, la ridefinizione del lettore e dell’arco temporale indagato, la possibilità di sottoporre l’elenco di testate per gruppi omogenei, modalità di fruizione della testata, rilascio di dati puntuali (non cumulati) per le maggiori testate.
Richieste che sarebbero in gran parte anche condivise da UPA.

Sembrerebbe chiaro l’obiettivo di arrivare, nel 2011, attraverso un miglioramento che tenga conto di tutte istanze sopra citate, a un’indagine che possa essere uno strumento di pianificazione utile per tutto il mercato.

Elena Colombo, Serena Piazzi