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Gli eventi digitali continueranno a ricoprire un ruolo chiave anche nel post pandemia. Lo rivela un'indagine di Emeraude Escape

Nonostante si stia assistendo a un deciso allentamento delle restrizioni e a breve potranno ripartire anche in Italia fiere, convegni e congressi in presenza, una netta maggioranza delle aziende continua a programmare eventi virtuali o ibridi anche per la fine del 2021 e per il 2022. Questo è quanto emerge da un’indagine interna di Emeraude Escape, secondo cui l'ascesa degli eventi digitali interattivi in ambito B2B non si fermerà nemmeno nell'era post Covid 19.
Per oltre un anno la quasi totale assenza di eventi fisici su larga scala (fiere, seminari, congressi) ha spinto molte realtà a preferire format virtuali, che in molti casi hanno ottenuto un successo ben oltre le aspettative.
 
Questa tendenza, che si è progressivamente affermata dall’inizio della pandemia, sembra voler perdurare anche in presenza di minori restrizioni e per un periodo di tempo piuttosto lungo. Infatti, in base a un’indagine interna di Emeraude Escape, società francese specializzata nella progettazione di soluzioni di gamification su misura per il business, il 90% delle aziende continuerà a scegliere eventi digitali oppure ibridi, ovvero in parte in presenza e in parte virtuali, al posto di quelli fisici per tutto il 2021 e il 2022.
 
Oltre ai buoni risultati che si sono potuti riscontrare sul campo, le limitazioni che rimarranno presumibilmente vigenti ancora per molti mesi anche nel nostro paese, come il numero massimo di persone, la necessità di dispositivi di protezione individuale, di frequenti disinfezioni e di altre incombenze, insieme alla maggiore flessibilità e alle nuove opportunità offerte dal digitale, stanno inducendo numerose realtà a preferire gli eventi virtuali o ibridi anche per il prossimo anno. Questa previsione viene confermata anche da uno studio recentemente svolto da LinkedIn in Francia, secondo cui il 69% degli organizzatori di eventi B2B ha dichiarato che continuerà a proporre seminari e convegni digitali o ibridi per i prossimi 12 mesi.
 
"La quasi totalità delle richieste che stiamo ricevendo per questo e per il prossimo anno è relativa a congressi di tipo virtuale oppure in parte digitale e in parte in presenza", ha dichiarato Virgile Loisance (in foto), CEO di Emeraude Escape, che ha proseguito: "Numerose grandi aziende stanno pensando di consentire ai propri dipendenti di lavorare da casa per alcuni giorni alla settimana anche dopo la fine dell'emergenza sanitaria. SI tratta, infatti, di una modalità flessibile e che offre diversi vantaggi ad ambo le parti, oltre a garantire una maggior sicurezza. La possibilità di proporre eventi virtuali o ibridi particolarmente immersivi e coinvolgenti non fa che rendere un'organizzazione di tipo ibrido ancora più interessante e facilmente attuabile anche sul lungo periodo".”
 
Emeraude Escape ha sviluppato una piattaforma che consente di creare eventi digitali, tra cui convegni, training, congressi, escape game, workshop e cyber party, su misura per ogni azienda, favorendo al contempo una partecipazione attiva e coinvolgente e con divertenti sfide tra singoli o gruppi via chat e video.
 
Tutte le attività vengono poi rese più stimolanti dall'utilizzo di classifiche, sistemi di ricompensa, sfide (campionati, quiz, giochi di ruolo), contenuti esclusivi e molto altro ancora, che andranno a generare una quantità di dati e metriche di sicuro interesse per le risorse umane.
 
Florian Russo, Responsabile di Emeraude Escape in Italia, ha commentato:  "Dal marzo del 2020 le richieste di escape room fisiche aziendali sono comprensibilmente crollate, ma parallelamente abbiamo assistito a un vero boom di eventi virtuali. Unendo i concetti di gamification, phygital e live event, i format digitali che abbiamo sviluppato consentono alle più diverse tipologie di aziende di raggiungere i propri obiettivi, rappresentando, quindi, un'interessante alternativa ai grandi eventi anche nell'era post-COVID".