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Fondazione Guido Carli presenta “Sostenibili Futuri. Guida visionaria al domani che vogliamo”. Paolo Barletta tra gli imprenditori della task force permanente a sostegno del Governo su temi urgenti

Il Ceo del Gruppo Arsenale, imprenditore nel turismo di lusso, ha commentato a margine della convention: "Dobbiamo mettere in campo una visione di medio lungo termine che proietti l’Italia tra i primi paesi al mondo nel turismo nei prossimi 10 o 20 anni. Le idee possono essere bellissime, ma senza le giuste sinergie tra parte privata e pubblica, senza la giusta programmazione, formazione e accesso al finanziamento diventa difficile la messa a terra di qualsiasi idea o progetto, non solo nel turismo".

Oggi a Roma, presso la sala della Regina della Camera dei deputati, la Fondazione Guido Carli ha presentato “Sostenibili Futuri. Guida visionaria al domani che vogliamo”. Nel corso della convention una task force di imprenditori e top manager ha offerto concretamente aiuto al Governo sui temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale con idee, visioni e progetti per il futuro dell’Italia.

Paolo Barletta (foto), Ceo Gruppo Arsenale e imprenditore nel turismo di lusso, ha commentato a margine della convention: “È un grande onore far parte di questa task force permanente dei Sostenibili futuri e di aiutare il Governo e i decision maker con idee e progetti che trovano pieno riscontro con i principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Il turismo è un settore in cui la sostenibilità ha impatti trasversali su tutte queste macro aree. Non è un segreto come negli ultimi anni post pandemia il turismo sia cambiato e continui ad evolvere, dopo le forti contrazioni, oggi è di nuovo in crescita. Abbiamo una grande occasione per essere protagonisti, l’Italia è il Paese più bello e richiesto al mondo e non può non essere sul podio dei paesi più visitati. Lo dobbiamo ai nostri padri fondatori e soprattutto ai nostri nipoti. Essere italiani è un privilegio, personalmente lo considero un motivo di enorme orgoglio. Noi dobbiamo assicurarci di valorizzare il made in Italy nel mondo, il nostro più grande patrimonio e il Turismo è lo strumento più potente per promuovere l’Italia e la nostra cultura”.

Barletta ha proseguito: “Servono strutture ricettive all’avanguardia, collegamenti efficienti, serve essere attraenti verso una fascia di turisti trasversale con un’offerta recettiva moderna e al passo con i tempi. Se parliamo del solo segmento leisure, il punto non è solo avere alberghi di qualità, ma anche condizioni e servizi che rendano la vacanza qualcosa di memorabile. Su questo l’Italia ha ancora un grande lavoro da fare perchè ci eravamo un po’ adagiati sul fatto che i turisti sarebbero venuti comunque. Ora più che mai non possiamo più darlo per scontato e dobbiamo dare loro una esperienza eccezionale, per far sì che continuino a tornare. Soprattutto in un mondo dove alcuni paesi puntano enormi risorse per attrarre i flussi turistici mondiali. L’esempio di Expo 2030 assegnata a Riyadh è evidente della grande competizione presente oggi e di quanto sia importanti poter giocare bene le carte dell’Italia e dell’Italianità, asset difficilmente trasportabili o replicabili nonostante tutte le risorse economiche che altri paesi possono avere a disposizione. In questa direzione va il nostro treno Orient Express La Dolce Vita, che Arsenale sta realizzando in collaborazione con Trenitalia, Fondazione FS e con il brand Orient Express. Vogliamo portare in Italia e nel mondo le nostre crociere su rotaia ed essere il primo gruppo Italiano a giocare un ruolo da vero protagonista nel turismo mondiale”.

Ha poi concluso Barletta: “Dobbiamo mettere in campo una visione di medio lungo termine che proietti l’Italia tra i primi paesi al mondo nel turismo nei prossimi 10 o 20 anni. Le idee possono essere bellissime, ma senza le giuste sinergie tra parte privata e pubblica, senza la giusta programmazione, formazione e accesso al finanziamento diventa difficile la messa a terra di qualsiasi idea o progetto, non solo nel turismo. Siamo qui dunque a confrontarci tra imprenditori e Istituzioni per proporre soluzioni che favoriscano lo sviluppo di tanti settori strategici per il nostro paese. L’asse pubblico privato mai come oggi è la chiave del successo dell’Italia e degli Italiani”.