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Retromarcia per Vinitaly che rimanda a giugno l'edizione 2020 a causa dell'assenza dei buyer americani

Dopo la ventata di ottimismo e coraggio che VeronaFiere aveva portato nei giorni scorsi con la conferma della manifestazione nelle date originarie (ad aprile), nonostante l'emergenza Coronavirus in corso, rumors sempre più accreditati ne darebbero il rinvio di due mesi a causa del blocco nei movimenti dagli Stati Uniti imposto da Trump.

Il Coronavirus ha contagiato anche Vinitaly 2020 che con grande probabilità sarà spostato a giugno dal 14 al 17, dopo la ventata di ottimismo e coraggio portata da VeronaFiere che  pochi giorni fa confermava le date originarie della manifestazione 19-22 aprile (leggi news).

In seguito alla recente decisione di Donald Trump di aumentare il livello d'allerta per il nostro Paese a raccomandando a tutti gli americani di "evitare i voli in Italia a meno che non siano strettamente necessari". 

La possibile assenza dei buyer americani sarebbe un un grande danno economico per Vinitaly, motivo per cui voci di corridoio sempre più accreditate darebbero lo slittamento della fiera oramai certo, nonostante non sia ancora arrivata la conferma ufficiale da parte di VeronaFiere.